Tranciabilità dell’accaduto
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7 Giugno 2019 alle 11:51 AM #1304Andrea FabbianoPartecipante
Buongiorno,
recentemente è accaduto un evento grave (apnea soffocamento da cibo), all’interno della struttura in cui è residente mia sorella, da anni sotto terapia farmacologica antidepressiva e, come conseguenza il fin di vita e danni irreversibili. Scrivo per le chiederle quale sia il modus operandi corretto che permetta di sapere cosa sia sequenzialmente successo (prima e dopo), e se ci sono eventuali responsabilità. Esempio per scarsa preparazione al primo intervento di soccorso,carenza di personale adeguato, oppure per motivi legati al tipo di terapia.Quindi come posso accertare i fatti e se l’approccio all’emergenza è stata eseguita correttamente ? addestramento adeguato ? tempo decorso dal riscontro dalle difficoltà dell’infortunato,al primo soccorritore del 118 ? Come posso sapere se sussiste una correlazione tra l’evento critico e la somministrazione dei farmaci ?
la terapia farmacologica a che ora viene somministrata rispetto l’evento ? era la stessa terapia (tipo e quantità), oppure è stata sostituita?In conclusione nonostante i colloqui con i medici ho molti dubbi e domande a cui non trovo risposta.
Grazie per la collaborazione e supporto. Saluti
12 Giugno 2019 alle 11:56 PM #1314Silvia De SanctisModeratoreCaro Andrea,
avendo dei dubbi sul corretto operato della casa di riposo, il primo passo è quello di richiedere copia della cartella clinica di sua sorella per cercare di capire meglio cosa è successo.
Ricordo, però, che gli aventi diritto cui è riservato il rilascio della cartella clinica e materiale sanitario sono:il paziente stesso, un soggetto munito di delega scritta del paziente, il medico curante, l’autorità giudiziaria, il tutore/curatore, l’amministratore di sostegno.
Pertanto, qualora non rientrasse tra le categoria di cui sopra, si dovrà far rilasciare una delega da sua sorella per il ritiro di copia della cartella clinica.
Successivamente, per poter valutare la convenienza ed il senso di un’eventuale denuncia verso la casa di cura per fare maggior chiarezza e richiedere, eventualmente, un risarcimento danni, potrà consultare un medico – legale della sua zona. Il medico -legale, visionata la cartella clinica del ricovero e tutta la documentazione utile riferita alla lunga degenza di sua sorella nella casa di cura, potrà fare una prima valutazione circa la correlazione tra l’apnea soffocamento da cibo ed i danni irreversibili avuti. A seguire, quindi, eventuale denuncia con conseguenti indagini in merito.
Ci tenga aggiornati e buona fortuna.
Silvia13 Giugno 2019 alle 1:03 PM #1315Andrea FabbianoPartecipanteBuongiorno Silvia,
intanto la ringrazio per la celerità, in più le trasmetto una dovuta informazione, ovvero mia sorella è deceduta sabato 8 Giugno alle 18,00 circa all’ospedale Uboldo di Cernusco S/N. A questo punto le chiedo se l’iter da seguire è sempre lo stesso da lei descritto oppure no. Tenga conto che sono sprovvisto di deleghe e, se mia sorella era seguita da un tutore o curatore, lo si trova nel Centro di Riabilitazione Sant’Ambrogio di Cernusco S/N dove sono state effettuate le operazioni di primo soccorso. Quindi rimane la via Giudiziaria oppure del medico curante. Attendo sue istruzioni…
Nel frattempo i miei dubbi si sono moltiplicati, alcune circostante le trovo davvero incredibili.
Grazie per la collaborazione16 Giugno 2019 alle 4:27 PM #1316Silvia De SanctisModeratoreCaro Andrea,
mi spiace davvero tanto per la morte di sua sorella…
A questo punto, essendoci di mezzo un decesso con eventuali responsabili e gli eredi con eventuali diritti di risarcimento e di richiesta della documentazione clinica, forse il primo passo da fare è di rivolgersi direttamente ad un avvocato e non più ad medico legale per una consulenza.
Sarà poi l’avvocato stesso a valutare il senso e la convenienza di un’eventuale azione giudiziaria verso la casa di cura e/o l’ospedale.Un abbraccio
Silvia
17 Giugno 2019 alle 10:20 AM #1320Andrea FabbianoPartecipanteBuongiorno Silvia
chiedo venia per la sua disponibilità e pazienza, grazie davvero. Volevo chiederle un’ultima informazione prima di procedere. Premessa, tenga conto che non sono alla ricerca di colpevoli. Il mio obiettivo è conoscere i fatti. Altro non m’interessa. Mia sorella era in cura da diversi anni presso il Centro di Riabilitazione di Cernusco S/N ovvero dove si sono svolte le attività di primo soccorso, che (secondo me), hanno fatto la differenza tra la vita e il decesso. Questo fatto dovrebbe pretendere chiarezza sull’accaduto sia per trasparenza, sia per diritto dei propri famigliari. Come semplice cittadino la mia idea prima di imbarcarmi in costose spese legali, è di fare un esposto in Procura in modo che le autorità indaghino per accertare fatti. Niente di più, se tecnicamente non si ravviseranno anomalie. Questa strada la ritiene percorribile? e quali sono le eventuali difficoltà? Grazie nuovamente e buon lavoro. AF.2 Luglio 2019 alle 10:42 AM #1325Silvia De SanctisModeratoreCaro Andrea,
L’esposto e’ la segnalazione che un cittadino fa’ all’autorità giudiziaria per sottoporre alla sua attenzione fatti di cui ha notizia affinché valuti se ricorre un’ipotesi di reato.
Il modulo si può scaricare da internet e va consegnato personalmente ad un comando di polizia o carabinieri
Quindi, sicuramente e la strada più semplice, meno impegnativa e non dispendiosa
Buona giornata
Silvia -
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