Non bello in Toscana
Correva il giorno 27 gennaio dell’anno 2006, quando un giovane di 30 anni, in cura presso i servizi psichiatrici di Pisa, uccideva brutalmente mia madre di 80 anni a botte perché si sentiva perseguitato da lei. Mia madre era una coinquilina del ragazzo. Viveva sola e spesso cercava invece di aiutare quel malato, che le faceva pena. Non si sa perché l’abbia uccisa e, francamente, non me ne frega niente. Il padre e la madre l’avevano già buttato letteralmente fuori di casa, perché era violento e si era più volte segnalato per fatti fuori dal normale. Perché me ne devo interessare io? Il processo si è concluso in otto mesi con un patteggiamento a cinque anni di manicomio criminale. Non con una condanna, perché ritenuto non imputabile in quanto incapace di intendere e di volere. Però capace di chiedere il patteggiamento. E questo non mi sembra da individuo incapace di intendere e di volere. Io, figlio unico della vittima, mi sono costituito parte civile. Il reo è stato dichiarato “pubblicamente pericoloso” ed ora è a Montelupo Fiorentino. Ma ci resterà per pochi anni. Mia madre invece non c’è più. In tutta questa faccenda non ci è stato dato alcun risarcimento, neanche le spese del funerale……
Se tutto questo è giusto …..A questo punto Vi chiedo : posso fare ancora qualcosa o mi devo rassegnare, come si dice da noi in Toscana, ad essere becco e bastonato?