Mia sorella ha subito un TSO all’eta di 40anni nel 2004. poi un secondo nel 2006 a seguito di interruzione cura
Diagnosi schizofrenia paranoide
poi per 14 anni eravamo riuscite a costruire un rapporto
nel 2016 il medico del CSM dimezza il dosaggio
segnaliamo che le cose non vanno bene aumento dell’aggressività in casa (viviamo insieme a nostra madre).
nel 2018 trova uno psichiatra che dichiara che non necessita di terapia e la “sgancia” dal TSO e dai farmaci
nel 2019 si deve ricorrere ad un Aso ( ci accusa di avvelenarle il cibo , ha preteso le analisi delle urine per dimostrare che la stavamo drogando )
riprende la terapia
a novembre decide di non proseguirla con il placet della psichiatra del CSM
lockdown senza terapia la cosa degenera
non mangia con noi , nasconde il cibo in camera , non fa la doccia nel suo bagno perchè l’acqua le corrode la pelle , mentre negli altri bagni no )
ma il medesimo psichiatra dichiara di averla presa in cura …
quindi che si fa ? Mia madre ed io viviamo assediate in casa
un altro TSo non ha senso se poi lei torna dallo psichiatra e si fa fare una lettera
oggi ha 56 anni , non lavora , sta studiano lettere ( 2 esami l’anno )
sono disperata
davvero la 180 è un disastro davvero gli psicofarmaci non servono ?
se volete venire a casa mia ne parliamo