VITTIME DELLA 180
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Terapia antidepressiva a base di Valdoxan

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  • #418
    roberto
    Partecipante

    Buongiorno,

    ho iniziato da 16 giorni una terapia antidepressiva a base di Valdoxan (25 mg/di). Evito di includere ansiolitici vari perche non li considero la parte principale di una terapia, ma solo un aiuto iniziale fino a quanto l’antidepressivo non entra effettivamente a regime : ammesso che funzioni sull’individuo che l’assume. Sappiamo tutti perfettamente che sia gli effetti collaterali che quelli benefici sono del tutto soggettivi.

    Precedentemente assumevo il Sereupin che tra tutti quelli provati era quello che mi faceva stare meglio, anzi proprio bene ! Peccato che almeno su di me aveva un grosso effetto collaterale che non riusciva a passare (credo sia un classico effetto collaterale di tutti gli SSRI) : ovvero l’anorgasmia.
    Proprio perche’ ho un posto di lavoro che devo difendere con i denti (soprattutto di questi tempi) ho cercato di resistere e a lungo con questo effetto collaterale.

    Diciamo che riducevo progressivamente nel tempo e con molta cautela il farmaco, fino a quando , sempre stando bene, riuscivo a sopperire (in verita sempre molto parzialmente) all’effetto collaterale.
    So bene che e’ un effetto collaterale che capita a me, ma per esempio so di persone che soffrono di eiaculazione precoce che benedicono l’esistenza di un farmaco come il Sereupin.

    Detto questo passo al punto. Purtroppo in Febbraio, ad un dosaggio minimo di Sereupin (mezza compressa da 20 mg. al di) e dopo ben due anni di scalaggi molto molto leggeri e attenti (periodo in cui sono stato sempre bene), ho avuto una recidiva. E cosi in breve tempo sono ritornato, prima a uno e poi a 2 Sereupin. Potete immaginare con che stato morale. Ho tirato avanti cosi fino ai primi di Maggio, ma poi non ho piu’ resistito al sapermi bloccato nei rapporti sessuali.
    Cosi, sempre seguito dal mio psichiatra, ho voluto provare il Valdoxan. Il mio dottore, e in parte ha ragione, e’ per la sostituzione immediata del farmaco, proprio per evitare tempi ancora piu’ lunghi prima di avvertire miglioramenti. Anche se da un punto di vista pratico e’ molto piu’ dura. Vista la dismissione di uno e l’entrata in azione dell’altro.

    Ad ogni modo ho fatto cosi e per il momento non intendo mollare. Assumo 1 compressa da 25 mg. al giorno di Valdoxan da 16 giorni.

    Dopo circa 1 settimana la mia funzionalita’ sessuale e’ tornata normale (ma questo gia’ lo sapevo). Il problema e’ che ho diversi effetti collaterali molto fastidiosi e credo che non sia ancora entrato a regime il nuovo farmaco.

    Fermo restando che mi rendo conto di essere ancora in una fase depressiva, cio’ che avverto (e che non mi succedeva con Sereupin) e’ : dolori muscolari, soprattutto alla schiena (che adesso si stanno attenuando) sonnolenza e stato confusionale, irrequietezza e nervosismo, giramenti di testa e a volte piccole scosse a livello nervoso e visivo.

    Il mio medico dice di aspettare e che sono tutti effetti iniziali e transitori. Personlamente (e aggiungo purtroppo) gli effetti collaterali che mi ha dato ciascun antidepressivo provato non sono mai passati. Che in questo caso sia diverso ?

    Vi chiedo cosa ne pensate in merito.

    Scusate per la “pappardella” che ho scritto tutto di getto, ma che spero sia comprensibile.

    Grazie Roberto

    #419

    Salve ! un certo adattamento al farmaco e’ necessario ! … io spero proprio che qs effetti cessino, d’altro canto ne assume una dose minima. L’irritabilita’ e’ un effetto frequentemente riportato dalle persone che assumono qs farmaco. In genere passa.

    #422
    roberto
    Partecipante

    Intanto La ringrazio per la Sue risposta.

    Quello che mi preoccupa (che vorrei chiederLe) e’ che si parla molto frequentemente (sia sul bugiardino che in giro sui vari siti internet) che tale farmaco provoca molto facilmente un innalvamento dei valori degli enzimi epatici e/o delle transaminasi.

    Lei e’ a conoscenza di questo fatto o potrebbe informarsi ?

    Il mio psichiatra non mi ha soddisfatto in merito.

    Grazie

    #423

    Si, e’ vero, e’ riportato ovunque un aumento degli enzimi epatici da parte di qs farmaco (fino a tre volte l’indice di normalita’) . Si tratta comunque di una induzione della attivita’ epatica. E’ infatti controindicato nei pz in cui e’ presente una patologia epatica. Oltre tutto come ho gia’ detto e’ ad un dosaggio gia’ minimo. Vanno comunque tenuti sotto controllo con dei successivi esami (ad esempio tra un mese): se aumentano si deve cambiare terapia.
    Non si deve dimenticare comunque che la maggior parte degli psicofarmaci (non tutti !!) ha un certo grado di epatotossicita’.
    Al limite si puo’ passare ad un altro SSRI (parente della paroxetina) visto che hanno funzionato: non e’ detto che un farmaco della stessa famiglia dia gli stessi problemi sex, non e’ incrociato tale effetto.

    #424
    roberto
    Partecipante

    Grazie per il suo consiglio.

    Il problema e’ che da una settimana circa sono passato a due compresse al di (50 mg.) e il mio psichiatra mi dice di star tranquillo che non e’ il caso di allarmi su questo aspetto.

    Eppure non dico che sia un luminare , ma oltre a seguire pazienti privatamente, lavora ancora in ospedale.

    C’e` qualcosa che non mi convince. Lei cosa ne pensa ?

    Inoltre, dopo quasi un mese di terapia, noto che la mia funzione sessuale ha ripreso a funzionare normalmente (e le garantisco che ho avuto problemi di questo tipo con tutti gli SSRI), ma l’aspetto depressivo (nonche il nervosismo, forse indotto) e’ ancora ben presente.

    Di sicuro per ora ho notato che dormo molto meglio, nulla di piu’ pero.

    La ringrazio se vorra’ darmi un suo ulteriore parere.

    #425

    Salve !!.. Ci vuole comunque tempo, aspetti ancora un paio di settimane poi si fa risentire dal suo specialista.

    #641
    Michele
    Partecipante

    Ciao Roberto! Ci tengo a rispondere per dare un mio parere e giudizio al fine di guidare anche chi legge alla cura della depressione con valdoxan. Premetto che sono un ragazzo di 35 anni affetto da una depressione cronica che curerò a vita per motivi dovuti esclusivamente a carenza di neurotrasmettitori. Il mio è un calvario che va avanti da anni. Ho girato i migliori specialisti ed ho fatto uso per loro prescrizione di una miriade di farmaci attinenti il mio problema. Una catastrofe di effetti collaterali e riggetto psicologico dei farmaci. Per non parlare di centinaia di euro regalati per 10 minuti di visita e un aumento del peso corporeo vertiginoso dovuto ai farmaci antidepressivi convenzionali. La svolta l’ho avuta quando navigando su internet ho scoperto che era stato messo in commercio il valdoxan. L’ho proposto al mio medico curante e con esito positivo ho abbandonato tutto alle spalle e dato retta a me stesso e al nuovo farmaco. Lo prendo da due anni ed ha cambiato nettamente la mia vita. Sessualità perfetta, sono tornato al peso corporeo naturale, nessun effetto collaterale e devo dirti che a differenza di quello che si dice non ho mai riscontrato il famoso e grave aumento degli enzimi epatici che tanto menzionano. Sono perfettamante in forma con la psiche. L’unico problema sono i 60€ mensili che mi tocca uscire visto che sto benedetto farmaco non lo vogliono portare in fascia A. Gli effetti collaterali che hai menzionato nel passaggio al valdoxan, a mio parere sono dovuti dalla cessazione dell’assunzione del vecchio antidepressivo.
    Il valdoxan FUNZIONA!!!!!!!!!! Non è giusto che un povero Cristo impossibilitato dalla spesa esorbitante deve continuare ad assumere vecchi farmaci quando nel suo caso potrebbe andar benissimo il Valdoxan.
    Ciao, Michele

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