Buongiorno, avrei alcuni dubbi di natura legale a cui non sono ancora riuscita a trovare risposta. Sono la mamma di una ragazza di 17 anni attualmente ricoverata in comunità terapeutica, dove è sorvegliata quasi costantemente per ripetuti gesti autolesionisti e tentativi di suicidio, in possesso di legge 104 art. 3 co. 3, di cui si dovrebbe nominare un amministratore di sostegno. In caso che ai 18 anni voglia tornare a casa, i genitori sono tenuti a sorvegliarla h24 come in comunità e sono responsabili per eventuali danni che possa causare a se stessa o ad altri, in caso che la lascino da sola, sapendo i suoi problemi? Visto che non migliora e che in comunità è un costo non indifferente per il servizio sanitario, i servizi cominciano a dirci che potrebbe stare a casa, basta che nascondiamo gli oggetti taglienti e la candeggina (come se potesse bastare: ha smontato mobili per ricavare corpi estranei da ingerire, ha ingerito farmaci, alcool, sapone, si è tagliata e buttata dalla finestra, preso droghe). Grazie per eventuali pareri
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