Salve ! …… A questo punto l’unica soluzione e’ un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO). Come ho spiegato piu’ volte, questo deve essere richiesto (la proposta) da un qualsiasi medico, anche “quello della porta accanto”, ma meglio se il medico di base o il medico specialista psichiatra del CPS (Centro Psico Sociale) della propria zona, contattato prima, e a cui si spiega la situazione. Questi dovrebbero fare una visita domiciliare, valutare il caso e redigere una proposta di TSO. Questa proposta (a Milano), va portata all’Ufficio TSO dei Vigili Urbani in Pzza Beccaria (attigua a Pzza Fontana). Nel giro di 24 ore esce una pattuglia dei vigili urbani con uno psichiatra medico della struttura pubblica per la convalida del TSO. A questo punto il pz viene condotto in ambulanza anche contro la sua volonta’ nel reparto di psichiatria competente (SPDC, Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura: a Milano sono 5, presso H Niguarda, H Policlinico, H Sacco, H S. Paolo, H S. Carlo). Valutato e seguito, in genere dopo 15 gg viene dimesso per essere curato presso un centro territoriale (CPS). A qs punto se la situazione richiede un intervento anche per fattori economici, incapacita’ di gestione del patrimonio etc, puo’ essere nominato “rapidamente” presso il tribunale un Amministratore di Sostegno Provvisorio. Ma a questo punto si chiede meglio o all’assistente sociale del CPS o ad un avvocato.