PROPOSTA INSOSTENIBILE DEL CSM
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1 Aprile 2017 alle 11:38 AM #928ConcettaPartecipante
Buongiorno Egregio Dottore
ho bisogno di delucidazioni e indicazioni su come muoverci. Sono sorella di un ragazzo schizofrenico di 52 anni, i nostri genitori, con cui mio fratello vive, hanno 80 anni e diversi problemi di salute. La malattia si è aggravata negli ultimi 7 anni, da quando in pratica ci siamo rivolti al csm che lo ha preso in carico, somministrandogli farmaci depot. Nell’ultimo anno diversi TSO perchè non è consapevole della malattia e non collabora all’assunzione dei medicinali. Sono mesi che ci rimbalzano la nostra richiesta di inserimento in struttura (i genitori non ce la fanno più…), quindi abbiamo avviato ricorso per Ads con nomina provvisoria di un altro mio fratello; durante l’ultimo incontro ci hanno proposto una RSSA “casa di riposo” con contributo da parte della famiglia:ohmy: ..
Due le perplessità più emergenti:
1. Perchè non tentare un percorso riabilitativo?
2. I miei vivono con pensione unica di papà agricoltore e invalidità civile del suddetto paziente. Come si fa ad accettare una proposta del genere?
Siamo come sempre abbandonati a gestire la complessità della malattia di mio fratello, da soli e con energie familiari sempre meno presenti…. quali alternative? Il csm in questione fa “spallucce” e ci rimanda a casa.
Grazie se vorrà darmi numi…
Concetta, provincia di Bari2 Aprile 2017 alle 6:11 PM #929ldalbuonoAmministratore del forumCara Concetta,
Lei sa che il termine “percorso riabilitativo” non significa che lo schizofrenico guarisca e torni normale. Significa semplicemente che si cerca di impedire di farlo peggiorare. E questo avviene sia con la cura che con una accettabile qualità di vita che lo impegni e lo interessi: lavoro, divertimento, sport. Peraltro, a volte, nonostante ogni cura la malattia provoca improvvisi ed inspiegabili peggioramenti. Però, la schizofrenia è una delle poche patologie in cui a volte, con l’età si ha una remissione dei sintomi più attivi: le allucinazioni ed i deliri. E suo fratello ha già 52 anni. Quindi, per quanto riguarda la RSSA guardate se ha attività ricreative e ludiche per i pazienti e se la loro qualità di vita è accettabile. Se così è, io non avrei esitazioni a inserirvi suo fratello.
Per quanto riguarda il contributo alle spese, l’assegno di invalidità di suo fratello è dato per il suo mantenimento. Sarebbe illecito se fosse invece destinato al mantenimento di suo padre. Per cui la richiesta della struttura è abbastanza normale.
Pensateci bene prima di rifiutare la proposta . Cordiali Saluti e Auguri.3 Aprile 2017 alle 10:00 AM #931ConcettaPartecipanteEgregio Dottore
intanto la ringrazio vivamente per la sua risposta puntuale; ci tengo a sottolineare che, probabilmente non mi sono espressa bene, in merito al discorso del contributo richiesto dalla RSSA. I miei già vivono solo della pensione di nostro padre, non vi è alcun utilizzo del’importo della pensione di invalidità di mio fratello se non per spese a lui riguardanti. Non siamo ancora stati a visitare la struttura, ma guardando sul sito istituzionale si parla di una (cito quanto scritto sul sito) Retta giornaliera di soggiorno in convenzione ASL
Camera Doppia e Tripla € 46,45 (quota Ospite)…significa circa 1500 euro al mese, questa è una cifra insostenibile, se considera quanto le avevo riferito nella mia prima mail e che l’importo della pens. invalidità si aggira intorno ai 400 euro circa mensili.
Mi auguro, a questo puntom di aver compreso male il discorso “retta giornaliera” e/o che si possa accedere a qualche altro contributo pubblico, cosa può consigliarmi al riguardo?
La ringrazio davvero per la sua gentile risposta
Concetta -
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