VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

Cronaca del 2012

Gennaio

Non ci sono limiti al peggio.  L’inizio d’anno è contrassegnato dall’annuncio dell’ineffabile Marino, guru della Sanità della Sinistra: nel 2013 verranno chiusi gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.   Si ripete la catastrofe del 1978, quando erano stati chiusi i normali ospedali psichiatrici.   Si prende a spunto l’inefficienza di alcuni ospedali, o il loro cattivo trattamento dei malati e – anzichè migliorarli, come il buon senso e la misericordia umana impongono – li si chiude.    Certo Marino promette mirabolanti strutture di 30-40 persone che verranno create ad hoc. Stessa cosa che era stata promessa nel 78. Chissà con che soldi e con quali teste. La realtà è che i 1500 ospiti degli attuali Ospedali andranno ad aumentare le fila dei barboni e non avranno più speranza nè di miglioramenti, nè di riscatto. I nuovi malati colpevoli di reati stazioneranno nelle carceri in attesa di far lievitare le statistiche dei suicidi.       La cosa strana in questo paese è che – da qualsiasi parte si guardino gli uomini politici –  la bestialità distruttiva e inumama resta.  E’ diversa, ma non c’è speranza che l’alternanza dei Governi porti miglioramenti.  La sinistra fa delle leggi utopistiche ed assolutamente cretine. La destra poi ne approfitta per fare i suoi comodacci.  A sinistra troviamo subumani idealisti, di cui con un’occhita individui le bassissime caratteristiche umane.  A destra ladri e puttane.   Nè da una parte, nè dall’altra vi è traccia di Uomini, con la U maiuscola.  Di onesti e di buon senso, poi,  se ne è persa da 40 anni la razza.   Rendiamo onore, con struggente rimpianto,  all’ultimo Ministro della Sanità degno di questo nome. Era il socialista Mariotti, medico, che nel 1970 ha fatto l’unica vera grande riforma della Psichiatria italiana dopo quella del 1904.

Febbraio

3 Febbraio. Milano. Un giovane di 32 anni, psicotico, si è impiccato nel bagno di casa sua. E’ stato trovato dai genitori.

3 Febbraio. Brescia. Mario Albanese di 34 anni, uccide a revolverate la ex moglie e l’amante della stessa, la figlia di primo letto della moglie di 20 anni e il ragazzo della stessa.  Risparmia i tre figli,  di 10, 8 e 6 anni, avuti dalla moglie. Cerca poi di uccidersi ma è malauguratamente bloccato da un carabiniere suo vicino. Non è un dramma della follia in senso stretto, ma dimostra ancora una volta l’abbandono in cui le persone in difficoltà sono tenute da una legge criminale e crudele.

Marzo

10 Marzo. Rovereto(Tn). Adrea Faustini, psicotico, era in cura presso i servizi di igene mentale. Come delirio aveva una accentuata mania di persecuzione nei riguardi dei preti e della Chiesa.  Ieri ha ucciso con una sprangata alla nuca il sacrestano, Luigi Andreoli, della parrocchia di Santa Maria di Rovereto.

14 Marzo. Milano. Un uomo di  77 anni,  gravemente depresso, colpisce la moglie a martellate riducendola in fin di vita. Tenta poi il suicidio tagliandosi i polsi.

Aprile

19 Aprile. Milano. Rosa Carini di 64 anni, schizofrenica “curata” presso l’Ospedale San Carlo e convivente con il marito Luigi Mandarini di 74 anni, durante le notte cosparge il marito stesso di alcol e gli da fuoco.   Subito dopo va a bussare alla porta della vicina dicendole “Ho bruciato mio marito. Chiama il 118”.    Il Mandarini ha ustioni di secondo e terzo grado sul 60% del corpo e probabilmente non ce la farà.

Maggio

2 Maggio. Cosenza. Domenica Ruggiano di 54 anni, psicotica, uccide a fucilate il marito e la figlia Rosa. Poi tenta di suicidarsi con un colpo di fucile. Sostiene che il marito era un violento.

3 Maggio. Milano.  Umberto Passa, di 65 anni, da tempo depresso, ucide a coltellate la moglie Matilde e poi si uccide son lo stesso coltello. I corpi sono stati trovati dal figlio Francesco di 40 anni.

20 Maggio. Brescia. Marco Turrini di 41 anni, da tempo depresso, getta i figli di 1 anno e 4 anni dal balcone di casa e poi si butta a sua volta nel vuoto. Sono morti tutti e tre.

Luglio

27 Luglio. Agrigento. Filippo Cuffaro di 30 anni, studente di ingegneria e psicotico ha aggredito a martellate la madre Giuseppa Mangione di 55 anni. La donna è stata ricoverata in gravissime condizioni all’Ospedale di Palermo.   Filippo è stato trovato dai carabinieri tranquillamente assopito a letto. Aveva aggredito anche il padre tempo fa, ma la cosa non era stata denunciata. Il padre, al momento dell’aggressione della moglie, era ricoverato in ospedale per un ictus.

Settembre

13 Settembre. Chiavari (Ge). Una donna di 43 anni lancia dalla finestra il figlio di due anni e mezzo. Poi cerca di buttare la suocera di 71 anni, che però riesce a fuggire. Infine la donna si lancia anche lei nel vuoto. Il bimbo è atterrato su delle piante rimanendo quasi illeso.

18 settembre. Roma. Una donna di 41 anni si è buttata dalla finestra con la figlioletta di 8 anni. Sono volate dal settimo piano: sono morte tutte e due sul colpo. La donna soffriva di depressione.

 

Ottobre

4 Ottobre. Gela. Efferato dramma della follia. Iolanda Di Natale di 73 anni viene uccisa dal figlio adottivo, Fabio Greco di 38 anni.  Il Greco era laureato ma lavorava saltuariamente come operaio.  Ha ucciso la madre con ferocia sfigurandole il volto e spaccandole il cranio. Ha aggredito poi i Carabinieri, richiamati dalle urla della donna, colpendo ripetutamente con un coltello un appuntato, fino a quando non è stato immobilizzato dai militari.

Novembre

14 Novembre. Genova. Incredibile delitto ieri a Genova tra due “camalli”, i lavoratoti del porto. Sono due giovani della stessa età e dallo stesso nome. Tutti e due Matteo Biggi di 29 anni. Si conoscono bene e sono amici di vecchia data. Uno dei due Biggi, la vittima, è stato fidanzato con la sorella dell’altro. Il Matteo Biggi omicida è gravemente malato: uno degli schizofrenici mal curati che infestano le città.  Va nella palestra dove si sta allenando l’amico, accompagnato dal padre che voleva vigilare – lo si saprà dopo – sul comportamento del figlio.   Avvicina l’amico e, prima che il padre riesca  ad intervenire, lo accoltella a morte.  Evidentemente aveva maturato un delirio di persecuzione non curato nei confronti della sfortunata vittima.

19 Novembre. Vasto(Chieti). Marco Del Vecchio, di 37 anni, psicotico e drogato, ha ucciso a coltellate i genitori che gli negavano i soldi per la droga.  Bloccato dai Carabinieri ha opposto resistenza ferendo lievemente tre Carabinieri con calci, pugni e testate.

28 Novembre. San Secondo di Pinerolo (To). Due sorelle 50enni, Piera e Liliana, si suicidano impiccandosi nel pollaio di casa. Soffrivano da tempo di depressione.

Dicembre

15 Dicembre. Connecticut (USA). 28 morti!!!  Parliamo di questa spaventosa strage, in quanto legata a quella criminale corrente di pensiero che ha dato origine, in Italia, alla 180 ed in parecchi stati americani all’abbandono dei malati di mente.  NELLA  LA STRAGE DEL CONNECTICUT NON C’ENTRA NIENTE LA LIBERALIZZAZIONE DELLE ARMI.  E’ STATA FATTA DA UN POVERO IDIOTA E MALATO PSICHICO CHE VIVEVA IN CASA E NON IN UNA ADATTA STRUTTURA.   QUESTO E’ IL VERGOGNOSO CRIMINE! L’ABBANDONO DEI MALATI.

23 Dicembre. Gela. I comunisti, tramite la TV di Stato e l’ineffabile Marino,  continuano la loro criminale azione per distruggere le uniche strutture italiane per i malati di mente che funzionavano, bene o male, ancora: gli OPG.    Non importa.  A Gela hanno trovato un metodo più efficace per risolvere il problema della psicosi: si ammazza lo psicotico. Giuseppe Licata di 42 anni viveva a Gela  con il padre 75enne paralitico e la madre. Dato che stava male tentava di farsi ricoverare al Pronto Soccorso, ma veniva rimandato a casa. In preda al delirio,  alle dieci di sera, ha cominciato a sparare sui passanti con il fucile da caccia.  Ha esploso una trentina di colpi, senza peraltro ferire nessuno.  Alle tre di notte la polizia ha cercato di entrare con la forza, anche se non c’era alcun bisogno.  Un ultimo colpo ha ferito un agente ad un occhio. Poi il povero malato è stato abbattuto, di fronte al padre immobilizzato sulla sedia a rotelle.