Amministrazione di sostegno impossibile?
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15 Settembre 2020 alle 2:14 PM #1968AnnalisaPartecipante
Buongiorno, sono la sorella di una psicotica la cui psicosi consiste principalmente nel ritenere la sua famiglia responsabile di averle messo dei marchingegni in casa che la fanno stare male e che lotta con l’impulso di mangiare i rifiuti dai cestini, spesso perdendo.
La ragazza vive con mio padre che però l’anno scorso ha avuto un ictus e ora è invalido al 35%. Da quel momento ha vissuto da sola, con la mia visita settimanale per portarle dei soldi per la spesa (nonostante il frigorifero rimanesse invariabilmente vuoto perché ha problemi di anoressia) perché mio padre è ospite di sua sorella ma ora vorrebbe ritornare a casa.
A maggio ha conosciuto un tossico che si è installato in casa di mia sorella e l’ha convinta a prelevare 8000€ in una settimana per comprare le sostanze. Senza il mio intervento l’eredità di mia madre sarebbe andata dilapidata e lei ora ci odia ancora di più perché le abbiamo portato via i soldi che in 4 anni dalla morte di mia madre non aveva mai toccato.
Un poliziotto mi ha detto che il tossico ha piccoli precedenti ed è conosciuto. Fra l’altro è sieropositivo. quando ho provato a riferire a mia sorella la cosa, mi ha detto che lui non è quello che sembra, ma è chiaramente una persona “sotto copertura della polizia.” Sì è rifiutata di fare il test HIV.
D’accordo con mio padre ci siamo recati da un avvocato che ha proposto di fare domanda per l’amministrazione di sostegno. ho ottenuto copia di tutte le cartelle cliniche ospedaliere di mia sorella compreso quella di un aborto spontaneo, senza che lei avesse nemmeno capito di essere incinta e fosse infine scappata dal reparto di ginecologia. ho chiesto a una neurologa di fiducia che l’aveva già visitata di analizzare le cartelle e fornire un parere. La dottoressa sostiene che siccome mia sorella non è incapace di intendere e volere, ma sembra anche lucida per la maggior parte del tempo, non esistono i requisiti per l’amministrazione di sostegno. L’avvocato sembra sconsiglia armi di proseguire, ma vorrei un secondo parere perché vorrei comunque tentare di presentare domanda. Grazie15 Settembre 2020 alle 4:12 PM #1969AnnalisaPartecipanteUlteriore precisazione. mio padre, con il dolore che può dare a un genitore questa anmissione, non ha più intenzione di vivere con mia sorella, provato dalla morte di sua moglie e dall’ictus. Era in casa con lui, mia sorella, quando ebbe l’ictus e rimase 12 ore a letto chiedendo aiuto senza che lei controllasse la stanza dove giaceva perché non gli rivolge la parola. Non vuole più vivere con lei, sia nel caso le venga riconosciuta l’amministrazione di sostegno (che l’avvocato mi ha detto essere di natura soltanto economica in ogni caso, e cmq che vorremmo affidata a un terzo e non a noi), sia nel caso che questa non venga riconosciuta a mia sorella, nel qual caso se il tribunale giudicasse mia sorella sana procederemmo per richiedere che lei vada a vivere per conto suo e che si cerchi un lavoro (cosa che ovviamente la abbandonerebbe a se stessa e a chiunque voglia approfittare di lei, come sta già avvenendo).
16 Settembre 2020 alle 10:55 AM #1970ldalbuonoAmministratore del forumCara Signora,
Le rispondo brevemente in attesa della, molto più esauriente e documentata, risposta dell’avvocato, che è attualmente molto impegnato. Intanto non è vero che l’amministratore ha natura solo economica. In genere si chiede al giudice che possa e debba informarsi sulle cure mediche al malato e seguirle. Inoltre per chiedere l’amministratore di sostegno vi è bisogno di una perizia medica che attesti che il malato è malato o che ha necessità di un amministratore. Il fatto che sembri lucido non significa niente. E’ scritto nella cartella clinica che sua sorella è psicotica ?16 Settembre 2020 alle 11:20 AM #1971AnnalisaPartecipanteSì, è scritto, ma la cartella risale al 2015, quando era in fase acuta e dovettero farle il TSO. Ora è in una fase molto più tranquilla per quanto continui a non parlare con mio padre, mangi i rifiuti e eviti contatto esterni. L’aborto spontaneo invece è del 2018, c’è una relazione di uno psicologo che spiega come abbia rifiutato di parlargli e in generale abbia manifestato delle emozioni non congrue alla situazione e infine sia scappata dall’ospedale.
16 Settembre 2020 alle 11:25 AM #1972AnnalisaPartecipantePer avere l’amministratore di sostegno non bisogna essere necessariamente inabilitati? Qualcuno che la segua nelle cure che non ha mai voluto fare sarebbe l’ideale..
16 Settembre 2020 alle 11:16 PM #1973Silvia De SanctisModeratoreGentile “Benegoal”,
Inizio subito a parlare dell’Amministratore di Sostegno che è una figura che potrebbe darle una mano nel difficile e doloroso rapporto con sua sorella.
L’Amministratore di sostegno è una figura introdotta per tutelare quelle persone che, a causa di un’infermita’ o di una menomazione fisica o “psichica” si trovano nell’impossibilità, anche parziale, di provvedere ai propri interessi (legge 9.1.2004 n. 6),
Cioè, a chi spetta questa tutela? In concreto, la misura è stata disposta a favore di un’ampia categoria di persone, tra cui quelle affette da infermità mentali, come, per esempio, patologie psichiatriche, ritardo mentale, abuso di stupefacenti, alcooldipendenze, prodigalita’, ludopatie…
Quindi, secondo me, sua sorella può tranquillamente rientrare tra le persone da tutelare.
Inoltre, come detto da Lucio, i doveri dell’amministratore di sostegno non sono assolutamente solo di natura economica; i compiti dell’Amministratore di sostegno riguardano due ambiti in particolare:
– la cura della persona, intesa sia come cura della salute che come gestione degli aspetti sociali (dove vivere, lavoro, ecc)
– la cura del patrimonio per conservare le risorse del beneficiario.
Quindi, in sintesi, a mio parere lei ben potrebbe almeno tentare e fare ricorso al giudice tutelare per la nomina di un amministratore di sostegno per sua sorella e, nella parte in cui vanno indicate le ragioni per cui si chiede la nomina, esporrà tutte le difficoltà di sua sorella nel condurre una vita “normale”, allegando TUTTA la documentazione medica in sue mani, anche non recente (cartelle cliniche, TSO, aborto, relazioni psicologi, estratti conto…)
Un abbraccio
Silvia17 Settembre 2020 alle 9:56 AM #1975AnnalisaPartecipanteGrazie mille per l’importante chiarimento.
Ci proverò con maggiore convinzione e inserendo richieste non solo economiche. -
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