Buongiorno,
ho un figlio trentenne che da 11 anni ha una diagnosi di schizofrenia paranoide. Gli è riconosciuta l’invalidità civile nella percentuale di 80%.
A causa della patologia, mio figlio tende ad automedicarsi con alcool e altre droghe, il che aggrava notevolmente la situazione.
Nonostante l’aiuto dei curanti del centro di salute mentale e della psichiatria, la vita di mio figlio e dei familiari conviventi coinvolti (fratello maggiore, nonno materno e la sottoscritta) è limitata, pesante, molto difficile.
Il padre, da cui sono divorziata da prima della diagnosi, non partecipa né alla terapia familiare né al mantenimento del figlio disabile.
– che responsabilità ha il padre nei confronti di un figlio maggiorenne disabile all’80%?
– che tipo di contributo economico potrei chiedere al padre e quale iter dovrei seguire per obbligarlo ad adempiere?
Vi ringrazio infinitamente per ogni contributo
Una madre che cerca di aiutare un figlio