Gentile Irene,
ha provato a rivolgersi agli organi regionali presso la Sede della Sua Regione (che non mi dice)? Perché, come Lei certo sa – anche se talora di fronte a certe situazioni si è portati a dimenticarlo – la Sanità nel nostro Paese è su base regionale, e alla Regione competono sia gli indirizzi come l’organizzazione; sia quindi di valutare se un certo CPS segua gli indirizzi, sia di stabilire un certo iter per eventuale cambio di CPS.
L’assessore regionale Le dovrebbe confermare che la Legge non prevede che un certo paziente debba coattivamente restare vincolato al suo “CPS territoriale”, quindi dovrebbe – sempre, ripeto, su base di L. Regionale – essere prevista una modalità di cambio ove questo si renda per le più svariate ragioni necessario o anche soltanto opportuno nell’interesse del paziente.
Provi e mi faccia sapere
(scusi il ritardo nella risposta ma ho avuto quattro giorni un po’ impegnati)
Saluti O.Bonzio