Delirio di Gelosia, Situazione complessa, Medico di base se ne lava le mani..
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1 Maggio 2019 alle 11:37 PM #1270Valerio BenigniPartecipante
Un saluto a tutti, arrivo a questo forum dopo aver girato in lungo e largo e chiesto aiuto in ogni dove, per ritrovarmi ogni volta al punto di partenza.
Sono un ragazzo ormai quasi trentenne, la mia vicenda inizia poco meno di 4 anni fa, quando mio padre un giorno ci gela con la notizia di volersi separare da mia madre. La notizia coglie tutti di sorpresa, compresa mia madre che ne rimane distrutta. Mio padre giustifica la decisione sostenendo di aver saputo di un tradimento da parte di mia madre. Ovviamente profondamente incredulo e ritenendo la notizia alquanto improbabile chiedo come potesse affermare questo con così tale certezza e lui mi informa che ha avuto vari “segnali” (che lui ha visto come avvisi da gente di buon cuore) da parte di persone che abitano il paese: mosse, sorrisi, cambi di sguardo, persone che non lo hanno salutato e prima lo facevano, persone che invece dopo la sua decisione di terminare la relazione con mia madre lo salutano e guardano con rispetto. La cosa mi pare già sul momento senza alcun senso.
Fortunatamente ero (e sono) in cura da uno psichiatra per disturbi d’ansia e un episodio depressivo andato in remissione ormai a cui parlo di questo nuovo mio problema, e lui ascoltando i miei racconti mi informa che probabilmente mi trovavo di fronte a un delirio.
La mia mente va a quando ero bambino e si presentò con mio padre un episodio molto simile, poi andato, sembrava, a scemare nel tempo.
Nei giorni seguenti mi accorsi che la diagnosi era probabilmente quella giusta, mio padre delirava, le sue convinzioni risultavano resistenti ad ogni critica: mia madre doveva pagare per la sofferenza che gli aveva arrecato.
Per paura potesse fuggire con l’amante o semplicemente per vendetta si era appropriato, ben prima di palesare la sua decisione di terminare il matrimonio, di tutti i risparmi di mia madre, che lui aveva in gestione.
Per qualche motivo ad un certo punto dopo settimane e mesi di inferno, in cui non si è nemmeno curato di garantire alla sua famiglia nemmeno i soldi per mangiare( sopravvissuta grazie a qualche finanza sfuggita alle sue mani) si è calmato e ha proposto di provare a “continuare e vedere come va”, pur mantenendo il controllo economico, psicologico su tutta la famiglia.
Passano i mesi e gli anni, con alti e bassi, momenti quasi normali e momenti in cui i litigi e le minacce si ripetono ogni giorno, fino a quando nuovamente qualche settimana fa, mio padre invita mia madre a lasciare la casa(di proprietà di mio padre) o si sarebbe licenziato dal lavoro pur di non dovergli versare il mantenimento, avrebbe trovato il modo di cacciarla di casa e di far sparire tutti gli averi(di cui aveva e ha tuttora pieno k possesso) in modo da lasciarci(parole sue) “col il c**o per terra” e minacciando che comunque, qualora non fosse riuscito nel suo intento, sarebbe venuto a cercare mia madre ovunque sarebbe andata.
Riassumendo, attualmente mio padre ha a sua disposizione e a nome suo la casa e tutte le disponibilità della famiglia, continua a minacciarci di lasciarci senza niente se non accettiamo le sue richieste, e cioè che mia madre se ne vada senza una lira o con al massimo qualche migliaio di euro.
Mia madre è disoccupata, io studio e mio fratello è disoccupato.
Vengo al quesito.
Ho chiesto aiuto al medico di base che, dagli atteggiamenti e dalle parole non sembra volersi immischiare, sono stato al dipartimento di salute mentale dell’asur e mi hanno detto che non possono fare niente.
Volevo sapere quali sono i doveri del medico di medicina generale in questa situazione? Possibile che non debba nemmeno sforzarsi di parlare con il “presunto” malato? Proporre una visita? Un ASO?
Cosa dovrei fare secondo voi per tutelare la mia famiglia?
C’è una minima speranza di spingerlo a curarsi?
Ps:non so se questa è la sezione giusta, spostate se necessario. -
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