disturbo bipolare che finisce in demenza?
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21 Settembre 2014 alle 6:27 PM #714francescaPartecipante
Salve, da circa un anno mio padre (73 anni) è ricoverato per una fortissima depressione con sintomi psicotici sopraggiunta dopo la morte di mia madre.
In questa circostanza e sulla base dei miei racconti e’ stato diagnosticato un disturbo bipolare (anni fa ebbe un altro ricovero per gli stessi motivi, poi seguì un periodo in cui diceva di sentirsi bene e rifiutò le cure).
Le sue fasi maniacali tuttavia non sono mai state “eclatanti” (a parte lo sperpero del patrimonio e la richiesta di alcuni prestiti).
II medici dicono che hanno provato tutti i tipi di antidepressivi, uniti a TDCS e a terapia occupazionale, senza ottenere alcun miglioramento. Sulla base di questi fallimenti sospettano un principio di demenza, pur avendo un punteggio al mini mental test di 29/30.
Attualmente stanno tentando l’associazione di neurolettici e antidepressivi per cercare di ridurre il delirio di rovina, ma finora con questa nuova cura sembra addirittura peggiorato.
Secondo la vostra esperienza è possibile che una depressione sia resistente ai farmaci per anni e poi si risolva? Oppure il fatto che essa non si modifichi depone inesorabilmente per la demenza (per la quale a quanto pare non esistono cure)? E’ questo l’esito naturale di un disturbo bipolare? Insomma, ho speranze secondo voi di vedere mio padre smettere di soffrire per il tempo che gli rimane da vivere?22 Settembre 2014 alle 9:30 AM #715Massimo Carlo MauriModeratoreSalve !…Be’, fasi maniacali “non eclatanti”, non direi…. a quanto riportato. In ogni caso e’ possibile che una forma depressiva possa durare anni, anche 5 o piu’ e poi risolversi in modo direi quasi “miracoloso”. Questo anche nell’anziano, anche se effettivamente e’ piu’ difficile. Il fatto comunque che sia una forma bipolare (se in ogni caso e’ vero, tenuto conto che e’ una diagnosi “di moda” !) e’ prognosticamente positivo in termini di risposta farmacologica. D’altro canto e’ possibile che un disturbo bipolare (vero !… giovanile) possa portare ad un decadimento cognitivo con l’eta’. Per altro spesso si confonde una forma demenziale con una depressione (si parla di pseudodemenza) nell’anziano. Puo’ essere il caso di suo padre.
25 Settembre 2014 alle 2:38 PM #716francescaPartecipanteGrazie per la sua risposta. In realtà la depressione si è manifestata in modo repentino e violento subito dopo la morte di mia madre, e a quanto mi è stato detto finora ciò non farebbe pensare a una demenza. Da giovane non ha avuto alcuna diagnosi, purtroppo si è curato sempre molto col “fai da te” usando e dosando (secondo criteri tutti suoi) farmaci dati da psichiatri privati a cui occasionalmente si rivolgeva. Il primo grave episodio depressivo (sempre con deliri di rovina, somatici ecc) lo ebbe quando aveva già 64 anni e fu risolto con un mese e mezzo di ricovero. Al di là di esso è sempre stato una persona che poteva definirsi un pò sopra le righe, un pò “troppo” ottimista, espansivo, attivo, loquace, generoso, e spesso anche presuntuoso in quanto riteneva di avere capacità non ordinarie. Forse il racconto di ciò ha portato i medici a formulare la diagnosi.
26 Settembre 2014 alle 9:59 AM #717Massimo Carlo MauriModeratoreSalve ! Da qs ultimo racconto sembra proprio un Episodio Depressivo in Disturbo Bipolare II (quando vi sono degli episodi/fasi di tipo ipo-maniacale). Be’ qs, almeno in teoria fa ben sperare in una possibile risoluzione !
13 Ottobre 2015 alle 10:38 PM #765Luca LeonePartecipanteL’unica cura è l’utilizzo della cannabis.
Anch’io soffro di disturbo bipolare di III tipo (carattere ereditario). Anche mio papà ne soffre e un suo fratello ne soffriva.
Verifica se in famiglia e tra i tuoi parenti vi sono casi simili.
Ascolta: non farti condizionare eccessivamente dagli specialisti, che invece di migliorare peggiorano il paziente. Fatti spiegare gli effetti dei medicinali, leggi la composizione chimica, tenendo conto della personalità e della capacità di sintesi nell’organismo. Ogni organismo reagisce in modo diverso all’introduzione di farmaci, specie gli psicofarmaci.14 Ottobre 2015 alle 10:17 AM #766Massimo Carlo MauriModeratore“L’unica cura è l’utilizzo della cannabis”…be e’ un po’ forte come frase. Sicuramente inizialmente puo’ dare un certo sollievo ed avere un effetto ansiolitico, ma soprattutto nel bipolare, o in che ne e’ sensibile (e non si sa come si possa definire una persona sensibile se non dopo gli effetti clinici) e’ ormai appurato in modo ineccepibile che anch’essa (per non parlare di cocaina, psicostimolanti, psicodislettici…) puo’ scatenare una sintomatologia psicotica. Quasi sempre reversibile (psicosi indotta) ma in alcuni casi purtoppo irreversibile avviando alla processualita’ psicotica in senso stretto.
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