VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

doveri di genitori divorziati e con figlio schizofrenico

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  • #852
    laura
    Partecipante

    Buongiorno, figlio con diagnosi di schizofrenia paranoidee , pensione di euri 290,00 mensili, io vivo attualmente con mio figlio, pago tutto affitto mangiare spese tutto e di piu’, il padre “siamo divorziati” contribuisce con euri 300,00 mensili ,e partecipa anche per altre spese di entita’ minima , 7 anni fa ero andata a vivere da sola ed ero riuscita per ben 4 anni, poi 2014 sono ritornata a vivere in casa sua come ospite casa aler con pagamento di affitto in base al mio reddito, ma il problema e: non resisto , viva impossibile, ingestibile avendo anche lui 46 anni, io disturbo riconosciutomi nell’anno 2000 di bipolarita’ , sono stata costretta a ritornare a vivere con lui per problemi economici, non miei , ma perchè avendo due case e doppie spese bollette affitti tutto e di piu’ , sono ricaduta nell’errore, grave errore , “premetto in cura anche io al cps ed in analisi dal 1993 .
    Devo andare ,ma mi pongo problemi , mi dispiace , ma in questo caso il padre dovrebbe dare una cifra maggiore suppongo , in maniera tale da poter rimanere fuori e vivere “senza mai abbandonare mio figlio, lo seguireri sempre ) anche perchè non riesce neppure a prendere un appuntamento medico, (esempio banale) il padre di e’ risposato , la somma e’ stata decisa da lui euro 300, cosa devo fare per poter prendere questa decisione e vivere tutti nella tranquillita’. ,io figlio con il mio rientro in casa e’ regredito , non ho mai chiesto il peggioramento ossia l’accompagnamento, perchè non so se le spetta. potrei avere un consiglio grazie

    #853
    Silvia De Sanctis
    Moderatore

    Gentile Laura,
    Partiamo dal fatto che il dovere di ENTRAMBI i genitori di “mantenere, istruire ed educare i figli” è principio indiscutibile dell’ordinamento giuridico e si applica anche quando i genitori si separano.
    In caso di separazione, a norma dell’art. 337 ter cc , è il giudice a fissare la misura e il modo con cui ciascun genitore deve contribuire alla cura dei figli sulla base del principio di “proporzionalità”.
    Mi sembra di capire che lei vorrebbe chiedere un aumento del contributo mensile del suo ex marito: tra le circostanze più comuni che spingono a chiedere al giudice una modifica delle condizioni di separazioni sicuramente rientrano le aumentate esigenze dei figli – come la sua. La revisione del l’assegno però non è automatica ma richiede un provvedimento del Giudice per cui si dovrà rivolgere ad un avvocato.
    Per quanto riguarda il suo dubbio sulla richiesta di indennità di accompagnamento, posso dirle che è un sostegno statale corrisposto dall’INPS e ne hanno diritto coloro che hanno ottenuto il riconoscimento di un’invalidità totale al 100% accertato dalla competente commissione sanitaria in presenza di TOTALE inabilità.
    Questo anche a seguito di disturbi psichici, come chiarito dalla Cassazione in alcune pronunce del 2015.
    L’importo dell’indennità di accompagnamento mi sembra si aggiri sui 510 euro/mese e per richiedere il riconoscimento di invalidità e indennità è necessario presentare una domanda alla Commissione Medica per invalidi civili della ASL di competenza ma per questa procedura è bene farsi assistere da un patronato sindacale, un’associazione o un avvocato.
    Non mi resta che augurarle, con affetto, buona fortuna…
    Silvia de Sanctis

    #854
    laura
    Partecipante

    Grazie idee chiarite , devo farlo anche se non vorrei

    cordialmente laura

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