Espatrio
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29 Marzo 2021 alle 12:57 PM #2581innooperPartecipante
Buongiorno Avvocato
Scrivo in questa parte del sito, perchè fin’ora dal lato dello psichiatra siete stati di grande aiuto.
I miei genitori, tramite delle querele, sono riusciti ad allontanare il figlio aggressivo e violento che soffre di schizofrenia paranoide ed è anche forte dipendente dai cannabinoidi. Lui, che è mio fratello, ha quasi 50 anni, attualmente è sottoposto ad amministrazione di sostegno da un legale nominato dal tribunale ed ha un procedimento penale in corso per il quale, covid premettendo, avrà una udienza a maggio.
Dal mese di settembre scorso si trova ricoverato presso una CTA in forma volontaria e finora non è andato via da lì perchè ha una ordinanza restrittiva verso i genitori, quindi non ha dove andare. Inoltre lui riceve assegno per la sua invalidità al 100% ed è percettore di reddito di cittadinanza. La parte economica è gestita dal suo amministratore di sostegno e noi della famiglia non sappiamo come, però finchè lui è seguito dai medici della CTA siamo sicuri che non potrà arrecare danni a se stesso e agli altri e questo ci rincuora.
Da qualche giorno ho saputo che ha conosciuto un tizio su internet disposto ad ospitarlo. Questo tizio si trova in una nazione straniera. Si sentono tutti i giorni, si videochiamano e conoscendo il suo carattere manipolatore credo sia riuscito a convincere questo tizio ad ospitarlo.
Ovviamente per i suoi medici, lui non è una persona adatta a vivere da solo e lontano, anche perchè ricadrebbe nuovamente nei suoi vizi che sono l’alcool e la marjuana. Per questo motivo a ottobre dello scorso anno i genitori hanno avviato le pratiche per la nomina di un tutore, nomina che a causa del covid risulta fortemente rallentata.
Allo stato attuale cosa si può fare per evitare che lui lasci la struttura e vada a vivere da solo o peggio all’estero, sapendo che prima o poi creerà dei problemi o peggio potrebbe arrecare danni ad altre persone, come ha sempre fatto negli ultimi 30 anni? E’ stato anche sposato, da giovane, ed è comprovato che la vita di relazione non è adatta a lui.
Grazie
29 Marzo 2021 alle 8:02 PM #2588Silvia De SanctisModeratoreGentilissimo,
Mi spiace moltissimo per la brutta situazione…
Entrando nel merito della richiesta di nomina di un tutore per suo fratello, se per la nomina di tale figura occorre attendere in genere anche diversi mesi, nei casi di urgenza e’ possibile ricorrere alla nomina di un tutore provvisorio.
Il tutore può anche essere nominato in via provvisoria nel corso dello stesso giudizio di interdizione dal giudice istruttore, qualora si sia reso necessario assicurare immediatamente una rappresentanza ad un soggetto in evidenti condizioni di incapacità , in attesa della sentenza.
Altresì, l’art 361 cc stabilisce che spetta al giudice tutelare di dare, sia d’ufficio sia su richiesta del p.m., di un parente o di un affine del soggetto, i provvedimenti urgenti che possono occorrere per la cura dell’interdicendo.
<p style=”text-align: center;”>un abbraccio</p>
silvia30 Marzo 2021 alle 1:55 PM #2589innooperPartecipanteAvvocato
grazie della risposta. Purtroppo l’amministratore di sostegno dall’alto delle sue competenze mediche (è un avvocato) mi dice che mio fratello non necessita di tutore, mentre gli psichiatri e psicologi della CTA dove lui attualmente è ricoverato mi dicono che senza un tutore ogni forma di recupero del soggetto è inutile; in pratica se non si obbliga a seguire i corretti percorsi terapeutici ricadrà nuovamente vittima di droghe e alcool.
Non riesco a capire come proseguire…..
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