Farmaco e cura
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30 Gennaio 2013 alle 12:51 PM #501AnnaPartecipante
Gentile Dottore,
Le sottopongo il mio quesito, e le sarei grata per un suo commento in merito.
Spesso e volentieri, vengono segnalati casi di cure insufficienti a chi, o chi per esso spontaneamente le chiede.
Non riguarda il caso di mia figlia, a cui sono state imposte, contro la sua volontà, col consenso del tutore.
Ha 25 anni, è affetta da psicosi, e da 3 anni è inserita in una comunità riabilitativa (che a mio parere di riabilitativo ha ben poco, per non dir nulla).
Dopo aver sperimentato varie terapie (Serenase. Clozapina) senza alcun miglioramento, da più di un anno, mensilmente gli viene somministrata una iniezione di Haldol, e giornalmente compresse di Disipal per contrastarne gli effetti derivanti.
Sta di fatto che in un anno, mia figlia (alta mt 1,60) mangiando normalmente (e direi meno del consueto, visto la scarsa qualità del menù proposto in comunità) è aumentata di circa 30 kg, passando da 55 kg a 84 Kg.
Suppongo che l’ aumento di peso, sia conseguente la terapia di Haldol, e ritengo assurdo che per correre ai ripari, le sia stato imposto di rinunciare allo snack quotidiano, e di frequentare giornalmente la palestra. . . . . E mi chiedo quale livello di obesità potrebbe raggiungere, se quanto prima non gli verrà sospesa la terapia in corso.
Cosa ne pensa Lei ?
La ringrazio per un Suo commento.30 Gennaio 2013 alle 1:05 PM #502Massimo Carlo MauriModeratorePurtroppo tutte o quasi le terapie psicofarmacologiche piu’ o meno direttamente causano aumento ponderale: e’ un prezzo che purtroppo si deve pagare. In ogni caso la riduzione dell’assunzione di cibo (una dieta adeguata) ed esercizio fisico possono essere molto utili se non indispensabili. Nel caso specifico di sua figlia penso che l’aumento ponderale sia legato all’assunzione (anche se interrotta) di clozapina, farmaco per altri versi ottimo. Prima che si riduca l’eventuale peso indotto da clozapina ci vogliono comunque dei mesi.
30 Gennaio 2013 alle 1:40 PM #503ldalbuonoAmministratore del forumMauri,
certo che il problema dell’aumento di peso è un problema non da poco, specie in una giovane psicotica. Possibile che non si riesca ad iniziare contemporaneamente all’assunzione del farmaco una cura dimagrante? Una ragazza di 25 anni che aumenta di 30 kg di peso in poco tempo, ha un drastico peggioramento della sua autostima e della sua qualità di vita.
Mi rendo d’altra parte conto che il problema ha una serie di sfaccettature non da poco: il ragazzo che si ammala perde spesso gli affetti, il sesso, la scuola. Il cibo (e – purtroppo -spesso il fumo) è l’unica gratificazione che gli rimane dalla vita. Costringerlo a rinunciare anche al cibo non è una impresa da poco e andrebbe accompagnata dalla ricerca di altre gratificazioni. Così come costringerlo o convincerlo a fare l’indispensabile esercizio fisico, che -tra l’altro – può essere importantissimo per il benessere psico-fisico del soggetto. Mi ricordo la fatica mostruosa, quando facevamo le vacanze con i giovani psicotici, che facevo nel convincerli a fare passeggiate, fare esercizi o sport: una pressione continua e spossante (per noi volontari, ovviamente). E qui si innesta anche il problema delle Comunità: se non sono fatte e rette da persone veramente in gamba e motivate, si riducono a semplici dispensatori di farmaci. Cosa che con le stupide idee che la 180 ha portato e con la generale deresponsabilizzazione delle strutture credo che avvenga quasi sempre.31 Gennaio 2013 alle 6:28 PM #504AnnaPartecipanteDottor Mauri,
concordo con Lei che un aumento di peso dovuto all’ assunzione di terapia farmacologica sia scontato, ma non penso si possa giustificare un aumento di 30 kg in un solo anno. Secondo il mio punto di vista, sarebbe stato saggio sospender la terapia, e valutare qualcosa di alternativo. Perchè se tanto mi da tanto, quanto aumenterà di peso entro fine anno ?? Sia durante il periodo di somministrazione di Clozapina durato 2 anni che quello intercorrente all’ inzio della nuova terapia con Haldol, di pari durata, mia figlia non è aumentata di un solo kg. Dubito che una riduzione di cibo siai necessaria, in quanto la quantità assunta è modesta, oltre che di scarsa qualità e varietà.
La ringrazio per quanto Vorrà replicare31 Gennaio 2013 alle 6:42 PM #505AnnaPartecipanteDottor Dal Buono,
condivo perfettamente con le Sue cosiderazioni, ma purtroppo come Lei ben sa, non è sufficiente che venga modificata solamente la 180 …31 Gennaio 2013 alle 11:27 PM #506Massimo Carlo MauriModeratoreFrancamente di alternativo non esiste molto: certamente alcune terapie psicofarmacologiche inducono un minor aumento ponderale, o lo inducono in percentuale minima e questo sara’ il curante a deciderlo. Non vorrei comunque essere troppo provocatorio ma quando uno non mangia non aumenta di peso, e non serve essere un medico per dimostrarlo. Di fatto poi l’aumento di peso indotto indirettamente dai farmaci (che ripeto, aumentano l’appetito) non si verifica immediatamente, o comunque non in tutti i soggetti: molti aumenti ponderali si manifestano proprio dopo almeno un paio di anni di terapia, ripeto, soprattutto con la clozapina (che per altro ha altri vantaggi)(negli Stati Uniti alcuni medici sono stati incriminati per non aver introdotto la clozapina nella terapia di alcuni pazienti). Con questo non voglio sottovalutare i rischi dell’aumento ponderale e le sue coseguenze…
Mi rendo conto comunque che per un familiare “la malattia psichica forse non esiste o e’ qualche cosa che non si capisce bene”, “i farmaci sono sempre cattivi”, ma va curata, ed e’ malattia non di poco conto: l’alternativa e’ che la natura faccia il suo corso, ma questo puo’ essere applicato a qualsiasi malattia, pero’ poi non ci si puo’ lamentare (o ci si deve mettere d’accordo con i magistrati).31 Gennaio 2013 alle 11:34 PM #507Massimo Carlo MauriModeratoreCerto ci sono terapie che inducono un minor aumento ponderale o in percentuale minima !, ma questo va deciso con il curante. Smettere la terapia farmacologica ? puo’ essere una soluzione…ma le conseguenze !! mi spiace dirlo ma basta che non si coinvolga il medico !!
1 Febbraio 2013 alle 1:31 PM #508ldalbuonoAmministratore del forumAlternative ? Intanto come dice giustamente Mauri, l’aumento di peso è un fenomeno fisico legato solamente a quante calorie si ingurgitano ed a quante si consumano. Nei campi di concentramento di grassi non ve ne erano. Anche sua figlia – cara Signora, ingrassa perchè mangia troppo. Lo psicofarmaco induce maggiore appetito, ma di per sè, non ingrassa affatto.
Inoltre forse non ha ben chiara l’idea di che razza di drammatico orrore fosse la schizofrenia prima del’avvento degli psicofarmaci e delle terapie alternative d’urto (malarioterapia, elettroschock ed insulinoterapia) che – almeno l’elettroshock – vengono tuttora ampiamente usate in tutto il mondo e che non hanno effetti collaterali. Ma la 180 li ha proibiti. E qui dissento decisamente ancora da lei: la 180 ha distrutto e distrugge ogni prassi scientifica ed ogni ricerca seria ed ha portato nella psichiatria una ventata di superstizioni ideologico-sociali che sono dannosissime, anzi esiziali, sia nel trattamento quotidiano dei malati che nella preparazione dei medici e del personale curante.5 Febbraio 2013 alle 5:30 PM #509AnnaPartecipanteDott Mauri,
che la malattia psichica sia qualcosa che non si capisce bene, credo che valga un po’ per tutti, sia per i familiari, che per gli addetti ai lavori. Purtroppo la medicina non è una scienza esatta, e la disciplina psichiatrica, allo stato attuale, lo è ancora meno. L’ unica certezza, è che il dramma e lo strazio che ne deriva, ricadono esclusivamente su pazienti e familiari.
Avendo fatto l’ IFS (cat antipertensivi), ho imparato che i farmaci (a parte quelli inutili), si dividono comunque in buoni e meno buoni. Ed anche quelli buoni, purtroppo, non sempre sono buoni per tutti. Giustamente, quando uno non mangia, non aumenta di peso, ma se uno persiste, il risultato finale è scontato. . . Nello specifico di mia figlia, non si può considerare ipercalorico, un menù giornaliero di 1500 kcal, tenendo conto anche della scarsa qualità e varietà, che generalmente può offrire la stragrande maggioranza delle strutture sanitarie. E il sottoalimentarsi, comporterebbe necessariamente il ricorso agli integratori.
Ma Le chiedo: si può giustificare il danno arrecato a mia figlia, palesemente dovuto alla somministrazione incontrollata di farmaci, contro la sua volontà ?5 Febbraio 2013 alle 8:51 PM #510Massimo Carlo MauriModeratoreincontrollata ? ..ma non e’ una fiala decisa dai curanti ?. Contro la sua volonta’ ! …purtroppo quasi tutti i pz psicotici assumono la terapia contro la loro volonta !… altrimenti non sarebbe tale la loro patologia.
7 Febbraio 2013 alle 7:58 PM #511AnnaPartecipanteDottor Mauri,
come Lei ha detto, si tratta di una terapia decisa dal medico curante
Come sancito dalla nostra Costituzione, ogni cittadino ha il diritto di accettare o meno le cure proposte, qualora non sussistano particolari condizioni di pericolo per sé o per gli altri.
Personalmente non giustifico nemmeno la condizione “di pericolo per sè”, in quanto ognuno dovrebbe esser arbitro della sua persona. E la sentenza della Corte di Cassazione Europea, per il caso Luana, ne è un chiaro esempio.
Evidentemente, i nostri punti di vista sono discordi, ma credo sia umano.
Ma i danni arrecati a mia figlia, non sono punti di vista !8 Febbraio 2013 alle 1:26 PM #512Massimo Carlo MauriModeratoreE’ il “personalmente” (la mamma) il punto della questione !! Il probllema di Luana, mi si consenta, e’ un altro problema ! Comunque si puo’ discutere in eterno !
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