Figlio con il disturbo schizzoaffettivo rifiuta le cure
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16 Giugno 2017 alle 6:38 AM #964AnonimoInattivo
Salve. Sono la madre di un ragazzo di 28 anni che dal 2012 ad oggi è stato ricoverato 5 volte con TSO, tante altre chiamate e richieste di aiuto al 113 da parte nostra che alla fine sono finite in niente, Decreto di Condanna penale con la pena sospesa perche aveva portato in giro coltello con la lama di 13 cm, chiaramente in uno dei suoi episodi di paranoia alimentata da mesi di assunzione dell’alcol, visto che rifiuta categoricamente le cure mediche. In 2 parole, io e mio marito siamo delle vittime a casa propria, costretti a subire infinite pretese di soldi per l’alcol, vita senza nessuna regola di normale convivenza, le notti senza dormire perche lui le passa a guardare la TV, a mangiare, bere, sbattere le porte. Non lavora, ogni anno si iscrive all’università diversa che frequenta per 1-2 settimane massimo, insomma, un incubo. Due anni fa ha distrutto la mia macchina sbattendola contro muro 3 volte quasi da fermo a velocita 5 km/h, dopo a mani nude ha sviscerato tutto all’interno e ha acartociato gli sportelli, con un chiodo l’ha rigata tutta-tutta. Senza parlare del telefono lanciato dal 2-o piano, model scaraventato in casa, TV buttata a terra, fili del PC strappati, porte buttate giù perche mi volevo isolare da lui. Posso continuare con le risse provocate in Villa comunale, le sue bracia tagliate con le bottiglie rotte dagli delinquenti (polizia ha rifiutato a prendere la denuncia, ero presente, dicendo, che comunque quello il giorno dopo sarebbe stato fuori!!!!) Da poco finalmente gli è stata riconosciuta l’invalidità civile. Io vorrei capire, ma veramente viviamo in un mondo, dove la madri vengono uccisi dai figli malati che non si curano perche hanno il diritto di rifiutare la cura e le madri non hanno diritto alla vita? I diritti dei genitori non sono uguali a quelli dei figli? Capisco che che uno può rifiutare la cura, ma a questo punto i famigliari dovrebbero avere diritto di rifiutare ad avere un soggetto pericoloso (per la sua libera scelta) a casa propria. Voglio mio figlio o sotto la cura e controllo sistematico o fuori dalla casa mia. Non ce la faccio più. Sto perdendo le staffe e ho paura che in uno dei soliti scandali a casa sarò io ad ucciderlo. Mi sono già fermata un paio di volte ad un passo da compiere qualcosa di orrendo. La foto di stanotte scattata dopo salto che abbiamo fatto dal letto alle 3.25 perche lui, ubriaco, è caduto dalle scale con la birra i mano. Giuro che ho imaginato me stessa con il colo della botiglia in mano per taglargli la gola. AIUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Credetemi, sono assolutamente sana di mente, ma ho paura di me stessa ormai. Lui ha bisogno di aiuto, altrimenti di aiuto abbiamo bisogno noi.
Attachments:19 Giugno 2017 alle 11:38 PM #967Silvia De SanctisModeratoreGentile Elena,
la sua lettera ed il suo dramma mi hanno lasciata senza parole…
Andiamo sul concreto:
– vostro figlio è seguito da una struttura territorialmente competente? un CPS?Che diagnosi psichiatrica ha? Cosa sta facendo per voi lo psichiatra?Segue il malato? anche a domicilio? non mi sembra proprio..e allora iniziate pure con il fare un esposto alla procura per OBBLIGARE IL MEDICO che non cura il paziente in modo diligente A FARLO.
I CPS si DEVONO occupare della salute mentale di persone con più di 18 anni in tutti i loro aspetti (visite anche a domicilio, prescrizione e somministrazione di farmaci, assistenza presso strutture specializzate, assistenza presso gli ospedali…);
– IL GIUDICE PUO’ DISPORRE CHE UN PAZIENTE PSICHIATRICO VENGA MANDATO IN UNA STRUTTURA:per ottenere questo dovete fare denuncia ai carabinieri ed alla procura della repubblica (meglio sempre se aiutati, purtroppo, da un avvocato) spiegando e documentando tutta la situazione;
– ricordiamoci, anche, che il TSO ha una durata massima di sette giorni ma può essere, su richiesta di uno psichiatra,prorogato “più volte” (la legge non stabilisce il numero massimo di volte);
– in teoria nel nostro Paese è stata costruita un’ampia rete di servizi territoriali: i Dipartimenti di Salute Mentale sono l’insieme delle strutture e dei servizi che hanno il COMPITO di farsi carico della cura, assistenza e tutela della salute mentale (tramite: Centri di Salute Mentale, Centri Diurni, Strutture Residenziali, Servizi Psichici di Diagnosi e Cura, Day Hospital…);
– chiamate SEMPRE i Carabinieri in caso di necessità contingenti che serviranno anche come prova e documentazione per ottenere la struttura di ricovero.
Non ho altre parole che augurarvi con affetto buona fortuna in un Paese dove la teoria è buona ma la realtà molto distante…
Silvia23 Novembre 2017 alle 11:46 PM #1025AnonimoInattivoSalve. Avevo risposto ma l’invio non ha funzionato
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