Fratello paranoico e borderline e genitori anziani
Home › Forum › Lo psichiatra risponde › Fratello paranoico e borderline e genitori anziani
- Questo topic ha 30 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 3 anni, 9 mesi fa da innooper.
-
AutorePost
-
7 Marzo 2020 alle 12:43 AM #1358Massimo Carlo MauriModeratore
Comunque la terapia alla fine non cambia se uno usa cocaina ! La cocaina induce sintomi psicotici, deliri persecutori, allucinazioni fondamentalmente …e quindi si usano gli antipsicotici !!
7 Marzo 2020 alle 11:21 AM #1359innooperPartecipanteok, capisco adesso. Sicuramente lui non vuole che noi sappiamo i valori…
Quando andò 14 ani fà dal medico per la sclerosi multipla, gli fece un elenco di sostanze che allora prendeva, enorme. Quasi tutto lo scibile degli stupefacenti.
Oggi non so in realtà cosa prende, sicuramente la marijuana e alcolici li ho visti, birra e vino a casa, superalcolici al bar.
Ieri ho parlato con un maresciallo dei cc che ci ha seguito in un TSO e mi diceva anche lui che le rems potrebbero essere di aiuto, solo che in italia cè ne sono una decina e tutte con lunghissime file di attesa.
Mi viene il dubbio che lasua psicosi sia indotta dalle droghe piuttosto che dalla malattia vera e proprio…14 Marzo 2020 alle 6:07 PM #1362innooperPartecipanteOggi l’epilogo
non è voluto rimanere a casa da solo, aveva chiesto di affittargli una casa in un altro paese ma è durato 4 giorni da solo. Sostanzialmente non ha trovato dove rifornirsi dell’erba e non aveva alcun amico in zona.
E’ andato dai carabinieri e ha detto che lo avevamo abbandonato e quindi l’ho dovuto riprendere e portare a casa dai miei.
Reiniziano i problemi… Inizio a scoraggiarmi….non riesco a trovare alcuna soluzione.
ovviamente già alle 14:00 di oggi si era scolato 4 birre e nel pomeriggio andrà a rifornirsi di erba.14 Marzo 2020 alle 8:29 PM #1363Massimo Carlo MauriModeratoreLa situazione risulta effettivamente complessa.
In ogni caso se la situazione peggiora si può’ chiedere un’altro TSO. … TSO dopo TSO in genere capiscono che non possono fare quello che vogliono o meglio che devono darsi una regolata !!
Comunque l’idea vivesse in un suo appartamento puo’ essere valida…e’ maggiorenne …non c’era nessuna necessita’ di riprenderselo in casa !!…rimanendo poi senza denaro qualche cosa dovrà’ fare…se combina un “guaio” …mi spiace ..ma verra’ arrestato. Mali estremi, estremi rimedi. Ovunque, qualsiasi Centro (nel mondo !) che si occupi di persone con “doppia diagnosi” o comunque con abuso di sostanze, come prima indicazione dicono di avere il coraggio di non dare una lira … si “arrangiano” e succeda quel che succeda…! Altre soluzioni non ce ne sono.14 Marzo 2020 alle 8:56 PM #1364innooperPartecipanteIl carabiniere che me l’ha consegnato mi ha detto che era meglio non lasciarlo più li.
Lui adesso dice che vuole una casa nella stessa città dove vivono i genitori, quindi settimana prossima vedrò di cercarla.
Ma dubito che lui sarà capace di autogestione, considerando che non è sotto effetto di droga o alcool quasi mai.
L’amministratore di sostegno mi ha detto che l’unico modo sarà procedere per via penale dove si documentano le ultime tre aggressioni ai genitori con tanto di referto del ps e querele dai cc da avviare in procura.
Sarà poi il giudice a disporre l’allontanamento dalla casa dei genitori.
Credo sia l’ultima strada da percorrere, non ho altro da provare.15 Marzo 2020 alle 12:00 AM #1365Massimo Carlo MauriModeratoreSe si ricorda e’ una delle prime cose che ho detto ! L’ultima “spiaggia” ma a volte l’unica percorribile…. la valutazione della pericolosità’ sociale …sulla base delle denuncie per violenza ( senza denuncie le dico fin da ora che il percorso e’ impossibile …abbiamo una certa esperienza in proposito) e la inseribilita’ in REMS ….noi ne abbiamo inseriti almeno quattro … a quel punto non e’ assolutamente un problema di “code” o “tempi infiniti” Decisa dal giudice la pericolosità’ l’invio e’ praticamente immediato…..poi certo la REMS cercherà’ di tenerlo il minimo possibile 1- 3 anni per un reato minore …e poi lo inserirà’ in una comunità’ “protetta” ossia per pz in dimissione da una REMS con dei vincoli giudiziari finché non verrà alla fine revocata la pericolosità’ sociale …anche dopo 4- 5 anni …. ma questo e’ tutto da vedere ..dipende dalla “condanna” emessa dal giudice in base ai reati commessi …chiaramente da un così “definito” malato psichico.
18 Marzo 2020 alle 6:42 PM #1366innooperPartecipanteSalve
continuo il racconto. Adesso c’è in giro il corona virus, lui ovviamente se ne frega perchè secondo lui è una scusa per rifiutare l’italia dall’europa….. ed altre amenità simili.
ha scoperto però che invece di picchiare, può sputare in faccia ai genitori, per lui è una nuova arma di attacco che non lascia cicatrici e quindi possibilità di denuncia.
Non conosco l’origine di tanta cattiveria, però spero che si riesca a farlo curare anche contro la sua volontà. Intanto ho detto ai i miei genitori, anziani, di andare in un’altra casa e lasciarlo da solo. A loro è più facile affittare un appartamento, mentre a lui è quasi impossibile che qualcuno lo voglia come locatore.
ma convincere degli ottantenni a lasciare le loro radici è impresa alquanto ardua..
ps.. il 21 marzo, dovrebbe fare la iniezione di depot, ma lui già ha detto che non la farà; la cosa che comunque mi lascia perplesso è che nessuno dal DSM di appartenenza lo venga a cercare….18 Marzo 2020 alle 9:46 PM #1367Massimo Carlo MauriModeratoreVa bene come ha fatto ad allontanarlo… comunque se sputa in faccia a qualcuno altro che passibile di denuncia !…lo arrestano all’istante !!
6 Giugno 2020 alle 11:52 AM #1372innooperPartecipanteAggiornamento….
In questi mesi ho avuto varie possibilità di parlare con i medici del DSM, compreso quello che ha in cura mio fratello. Mi sono convinto che il problema di fondo è che nessuno ha interesse a curare un malato mentale.
Se il paziente va di sua spontanea volontà dal medico, il medico gli somministra la terapia e lui sta calmo. Se il paziente non va dal medico, il medico non ha nessun interesse a cercarlo per la terapia fino a quando scoppia l’ennesimo problema con aggressione e successivo TSO. A quel punto il problema è rimpallato al reparto psichiatrico che terrà il paziente per i canonici giorni del TSO.
Appena dimesso, l’igiene mentale, prenderà in carico il paziente solo se il paziente riconosce la sua malattia e cioè nel caso di una persona affetta da schizofrenia paranoide, mai.
Ho notato che il medico del DSM, se lo chiamo io, viene a casa dei genitori e somministra il depot. Quindi mio fratello alla vista del medico si intimorisce e si sottopone a terapia. Se il medico però non lo cerchiamo noi parenti, non si fa vedere se non quando non c’è la tragedia.
Si può paragonare uno psichiatra al cardiologo o al nefrologo o all’oncologo? Se il cardiologo cura il cuore, il nefrologo cura i reni ed i pazienti vanno di loro spontanea volontà, lo psichiatra cura la testa della gente, il cervello, quindi và da se che non ci si può aspettare la spontaneità del paziente a farsi curare. E questo dovrebbe far capire allo psichiatra che se non riesce a far curare spontaneamente un malato, forse la sua terapia o cura è sbagliata…
Parlando con il maresciallo dei CC che nella mia città si occupa di maltrattamenti famigliari, sono tanti mi dice, ultimamente ha avuto altri problemi nel gestire persone del genere.
Un tizio che ha mandato la sua compagna dal prete, perchè secondo lui invasa da spiriti maligni, ha spaccato la testa al padre per prendere le chiavi dell’auto, oltre a chiedere soldi per droga alcool e cose così non è riconosciuto dal DSM come malato mentale, mentre il giudice non lo ha mandato in galera perchè testuali parole: Marescià… e che dobbiamo spedire un pazzo in galera? Si immagina che potrebbe succedere?…..
Morale… In Rem no, in galera neppure, che deve succedere oltre???
Sicuramente c’è qualcosa nell’ordinamento giuridico che non funziona…..
Riguardo mio fratello, attualmente è ancora dai miei genitori, in attesa che si pronunci il giudice sulle querele esporte e sulla ennesima esporta oggi.
i miei genitori hanno messo un legale e li farà costituire parte civile in un eventuale processo….Riassumo tutto per dire che è trascorso oltre un anno e tra aggressioni e minacce, mio fratello ancora tormenta i nostri genitori a casa loro.:(
6 Giugno 2020 alle 3:38 PM #1373Massimo Carlo MauriModeratoreE’ l’eterno problema dello psichiatra e della psichiatria: come lei stesso dice e’ l’unico caso (se chiaramente si tratta di una psicosi) in cui il pz non vuole curarsi, odia lo psichiatra, odia il posto di cure e le terapie semplicemente perché’ non c’e’ l’insight ..” sto benissimo” “i farmaci mi danno solo problemi “.
D’altro canto il ns ordinamento riconosce comunque la capacita’ di intendere e volere al malato di mente, compreso lo psicotico. Unica eccezione il momento del TSO in cui per stato di necessita’ di fatto il pz viene temporaneamente riconosciuto incapace di intendere e volere… viene “sospesa” per un certo periodo la sua capacita’ di intendere, privato della libertà personale ed affidato alla tutela di un giudice tutelare nominato d’ufficio… ma non “ha senso” oltre un certo limite. Sicuramente TSO dopo TSO il pz in genere, dopo anni, si rende conto che mangia qs minestra o salta dalla finestra, come si suol dire …in qualche modo si arrende.
Sicuramente si puo’ instaurare il pensiero che lo psichiatra non abbia nessun interesse a cercare il pz: il problema e’ che siamo sempre meno (noi eravamo piu’ di trenta, forse troppi, nel 1980 ed ora siamo in 13 che tra l’altro devono coprire le 24 ore in PS, giorno, notte e festivi ininterrottamente, quindi immobilizzati in PS). Inevitabilmente si arriva necessariamente alla condizione di estrema urgenza e necessita’.
Comunque ripeto, se ci sono delle denunce, necessariamente, e viene riconosciuta la pericolosità’ sociale oggi il pz puo’ essere inviato in una REMS.6 Giugno 2020 alle 8:15 PM #1374innooperPartecipanteConcordo
ovviamente sul fatto che negli ultimi 20 anni c’è stata una enorme e pericolosa riduzione del personale sanitario è stato certificato con gli eventi legati al Covid-19.
Sono stati fatti enormi tagli lineari, sia nei dsm che nei reparti. Questo a scapito ovviamente delle cure e dei pazienti. Ovviamente nel caso dei pazienti psichiatrici il problema si amplifica.
continuerò ad aggiornare questo post, nella speranza che il problema si possa risolvere nel miglior modo possibile e sopratutto possa essere d’aiuto a qualcuno…
E’ un mondo che non conoscevo e nel quale la nostra famiglia si è trovata trascinata volente o nolente…7 Luglio 2020 alle 8:12 PM #1377innooperPartecipanteIl 4 luglio scorso è una data da segnare.
Alle 21:00 di sera sono arrivati i Carabinieri a casa dei miei genitori ed hanno notificato a mio fratello il divieto dal giudice di avvicinarsi a casa dei genitori a meno di 500 metri, divieto di telefonargli, divieto di citofonargli, e divieto di incontrarli per strada. ha dovuto fare lo zaino e uscire di casa.
io l’ho raccolto dalla caserma dei cc e portato in un B&B della zona dove è rimasto fino a stamattina.
Intanto si è trovato un altro alloggio da un altro suo amico, ovviamente anche questo con disagi psichiatrici. Sembra voler vivere con lui e la sorella, entrambi anziani e con disagi psichici, oltre che in condizioni quasi precarie.
In questi giorni, vedendosi da solo, ha cambiato anche atteggiamento nei miei confronti, usa molto garbo e cortesia nel chiedermi di prendergli le cose a casa dei genitori, visto che lui non può andare.
Sembra tranquillo, sembra redento, sembra, ma in cuor mio che lo conosco, basta una scintilla…..anche perchè non prenderà alcun farmaco ma solo marjuana, alcool e tabacco.
Adesso il dilemma. Lasciarlo vivere in questo stato o inserirlo in una comunità dove si curano le malattie mentali e le tossicodipendenze con reinserimento nella società?
Io propenderei per la struttura, dove può essere seguito e curato, piuttosto che lasciarlo con questa sua calma apparente al suo destino.
L’ads che adesso ha la responsabilità penso farà richiesta al giudice per un ricovero forzato in struttura.
Sarà la scelta giusta?
🙁7 Luglio 2020 alle 10:30 PM #1378innooperPartecipanteAggiornamento del 7 luglio.
Mi chiama l’ads di mio fratello e mi dice che mio fratello si vuole appellare contro la decisione del giudice. Quindi domani procederà alla nomina di un avvocato difensore.
Questa storia non sembra avere fine……8 Luglio 2020 alle 7:12 PM #1379Massimo Carlo MauriModeratoreSalve ! Nel momento in cui si evidenzia che si tratta di patologia psichica non c’è’ appello che regga ! ….viste anche le notizie di cronaca …chi si fida a sostenere le tesi di un malato psichico !
14 Luglio 2020 alle 10:52 AM #1380innooperPartecipanteBuongiorno
Adesso, chi deve occuparsi di lui? I genitori non lo possono avvicinare, Io lo posso supportare fin dove posso anche perchè mi detesta.
Adesso è l’amministratore di sostegno che lo deve gestire?
Vuole andare a vivere da solo in affitto, non è disposto ad andare in una struttura che gli gestisca la malattia mentale e le dipendenze da alcool e droghe. Lui ha la sua pensione ed il reddito di cittadinanzam anche se i contratti e gli anticipo li dovranno versare i genitori.
Ma una persona che già a metà mese ha sperperato circa 800 euro come potrà gestirsi, pagarsi le bollette, l’affitto, etc…?
Inoltre, chi lo seguirà clinicamente visto che rifiuta qualsiasi cura psichiatrica?La confusione regna sovrana. La famiglia avremmo preferito inserirlo in una struttura che ne avrebbe curato tutti i suoi problemi e tentato il reinserimento in società, ma lui vuole stare solo.
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.