VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

i diritti del fratello

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  • #855
    dario
    Partecipante

    Buongiorno avv.to le sottopongo la seguete questione.
    Mio fratello ha 82 anni è stato ricoverato dalla moglie per demenza senile, in
    un istituto per anziani.
    Avemdo io pessimi rapporti con la moglie, che non mi ha inserito nei delegati aventi diritto di vedere le carte di mio fratello, che diritti ho?
    Posso parlare con i medici?
    Posso vedere gli incartamenti? o se la moglie non è d’accordo non è in mio potere accedervi?

    Grazie distinti saluti

    Dario

    #856
    Silvia De Sanctis
    Moderatore

    Caro Dario,
    Da un punto di vista generale la tematica del diritto di accesso alla cartella clinica ed ad altri documenti sanitari si lega a quella più generale del regime di trattamento dei dati personali in ambito sanitario contenuta nel “codice in materia di trattamento dati personali di cui al D.Lgs n. 196/2003.
    Gli aventi diritto cui è riservato il rilascio della cartella clinica e materiale sanitario sono individuabili in:
    – il paziente stesso;
    – soggetto munito di delega scritta del paziente;
    – medico curante;
    – autorità giudiziaria;
    – tutore/curatore in caso di paziente interdetto o inabilitato per incapacità di intendere e volere;
    – amministratore di sostegno (nominato se l’interessato si trova nell’impossibilità , anche parziale e temporanea, di provvedere ai propri interessi).
    La moglie di suo fratello non è persona avente la possibilità di rilasciare deleghe per la visione del materiale sanitario del paziente (a meno che la stessa sia anche tutore/amministratore di sostegno del malato).
    Sicuramente lei potrà tentare di parlare con i medici curanti di suo fratello per avere informazioni circa la malattia e la relativa cura, ricordando però che, in generale, non si può obbligare il medico ad un incontro con i familiari in quanto esiste la legge sulla privacy per cui i medici possono rifiutarsi di dare ai familiari informazioni sui malati e ricordando, dall’altra parte, che chiedendo al giudice che sia nominato un tutore o amministratore di sostegno si può costringere il medico a dare allo stesso tutte le informazioni.
    Buona fortuna.
    Silvia de Sanctis

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