Buongiorno avvocato,
sono la mamma di un ragazzo ricoverato da un anno in un centro di salute mentale e sottoposto a privazione dei diritti umani e civili piu’ elementari, a cure sconsiderate data la sua intolleranza ai neurolettici, privato di qualsiasi autonomia nella gestione della sua vita, gestito praticamente come un interdetto dal suo amministratore di sostegno e dal primario psichiatra di quella struttura. Chiarisco che mio figlio non ha alcuna interdizione, non vi e’ una perizia psichiatrica che documenti una sua patologia e non e’ in trattamento sanitario obbligatorio. E’ invece in possesso di numerose certificazioni e perizie psichiatriche (anche in base alle cartelle cliniche) sulle sue intolleranze ai neurolettici, con i quali, viceversa, viene “curato”, ma sarebbe meglio dire seviziato, dati i gravissimi effetti collaterali cui e’ soggetto, nella piu’ totale cecita’ dei medici della struttura che ignorano e ironizzano sulla sopracitata documentazione. Nonostante le numerose segnalazioni al primario di quel CSM e all’amministratore di sostegno inoltrate dagli psichiatri di fiducia di mio figlio e da mio figlio stesso, e nonostante il grave stato di sofferenza psicofisica del ragazzo, gli stessi perseverano in un accanimento terapeutico fine a se stesso, sordi a ogni possibile contributo medico o tecnico, garantiti dall’amministratore di sostegno.
Mi chiedo come, un istituto come quello dell’A.D.S., che dovrebbe preoccuparsi di fornire al beneficiario le migliori condizioni di cura e ascolto delle sue esigenze cliniche ed esistenziali, possa invece, di fatto, trasformarsi in carceriere e in garante, non gia’ del suo assistito, ma dell’operato (a prescindere) del CSM. Siamo intenzionati a chiederne la revoca: come possiamo agire senza che mio figlio debba subire ulteriori violenze e ritorsioni?
Preciso che tutti i legali da me consultati sull’argomento, hanno rifiutato di assumere l’incarico, sostenendo che il caso e’ molto complesso e che e’ molto difficile revocare un ADS.
La saluto cordialmente, la prego ci aiuti, mio figlio e’ quasi annientato nel fisico e nel morale.
Layla Samar