l’ufficio può pretendere dal cps ricovero e tso dipendente senza passare dal medico aziendale?
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27 Aprile 2019 alle 9:26 PM #1263tinaPartecipante
mi hanno fatto tso da visita domiciliare senza malattia mentale né gravità pericolosità né alcun sintomo sanitario come da cartella clinica.
un omceo mi ha denegato accesso atti per segretezza di atti e soggetti coinvolti.come sospettavo,il mio ufficio mi ha chiesto in segreto ricovero.
mi chiedo se lo poteva fare senza farmi fare accertamenti col medico aziendale,so di una mia collega che ha dato i numeri tipo mani al collo e strappi di immagini sacre che è stata segnalata dal direttore che diceva di doverlo fare d’ufficio.
ammesso che anche col mio medico aziendale sia avvenuto tutto sotto banco,non avrei dovuto avere visita straordinaria chiesta dal mio datore per idoneità sul lavoro?
la denuncia dovrebbe risalire a quando ebbi un rimprovero scritto da direttore che me la giurò,mi definì per iscritto delirante per aver detto cose vere in relazione che termina con oscuramento dei testi contro di me che in realtà non ci sono ,il sindacato mi ha detto che è grave abuso nascondere i testi e ancor + farlo per pura invenzione e intimidazione contro di me.
che io possa dimostrare che quel direttore ormai in pensione abusò fino alla falsifiacazione perché misi in discussione ordine illegittimo altrettanto dimostrabile, purtroppo devono avermi fatto congiura perché una collega voleva farmi confessare che voglio ammazzarmi con tranello che volevo ammazzarsi anche lei. se mi hanno calunniato alle spalle in gruppo non mi posso difendere. ma se avessero dichiarato orribili cose sul mio conto,allora avrebbero dovuto sospettare una vera e propria malattia in me. e invece no.
il maresciallo che vi indaga mi ha promesso che mi dirà chi mi ha denunciato al cps, io ci sottitendo che c’è una possibilità che chi l’ha fatto abbia commesso reato. ma nel caso del mio ufficio mi rimarrebbe possibilità di denuncia mobbing con altre prove mobbing oltre quelle già subite dal tso.quindi il mio ufficio la fa franca.
del resto, il mio ufficio poteva chiedere trattamenti a mio carico oltre che segnalare il mio comportamento?penso che il reato stia proprio qui,certo che il cps non aveva obbligo di obbedire al mio ufficio se non valutandone i fondamenti di segnalazioni e richieste.
il cps può riferire al mio datore del mio tso in accoglimento della richiesta? o anche solo al mio medico aziendale?
di fatto,mi hanno costretto a firmare di poter notiziare i miei sull’andamento del mio tso e non mi è stata riconosciuta alcuna privacy a livello familiare.28 Aprile 2019 alle 9:46 AM #1264Massimo Carlo MauriModeratoreil TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e’ proposto da un medico qualsiasi (qualunque medico, il medico di base, un medico di qualsiasi specialità o un non specialista) che ha visitato un soggetto e ritenga che vi siano le condizioni cliniche tali da proporre un TSO in base alla legge 180 (“necessita’ ed urgenza delle cure in ambito psichiatrico, rifiuto delle stesse da parte del pz, impossibilita’ di interventi domiciliari o/e ambulatoriali”). La motivazione e’ solo medica, clinica, non si riferisce assolutamente alla pericolosità’ del pz, a violenze o reati commessi. Poi ci sarà un altro medico, specialista della struttura pubblica (sono stabiliti dei turni a cui partecipano tutti i medici specialisti delle strutture pubbliche) che visita di nuovo il pz con l’aiuto del servizio di vigilanza al servizio del Sindaco, i Vigili Urbani, che visita di nuovo il pz e decide se convalidare o meno la proposta del primo medico. A quel punto e’ il sindaco o di chi ne va le veci che firma la convalida e rende esecutivo, “dispone” il TSO nominando un giudice tutelare di competenza per il periodo in cui il pz e’ sottoposto a TSO.
Il pz poi in realtà puo’ fare ricorso …. ma i tempi sono cosi’ lunghi che sicuramente possono superare il periodo di permanenza del pz in reparto psichiatrico (SPDC).28 Aprile 2019 alle 4:05 PM #1265tinaPartecipantecome da altro post,nel mio caso i rifiuti sono stati inventati perché una settimana prima del tso mi rivedevo consecutivamente con psichiatra privato.
che un tso possa essere fatto arbitrariamente nn lo credo proprio altrimenti il medico sarebbe un manettiere peggio del giudice.
un medico legale mi ha garantito che ogni medico deve rispettare le ipotesi di legge, per libera equiparazione si può ricoverare chiunque specie se a sua insaputa si inventano i rifiuti. mi recavo da anni al cps di mia iniziativa e non potevo aspettarmi che inventavano che aderivo scarsamente a piano di cure pluriennale mai menzionatomi ma fattomi trovare a tranello a casa mia.
siccome sono ora sicura che tutto è partito dal mio ufficio, ora vivo nell’incubo che mi facciano tranello in ufficio o o per strada magari sul tragitto di lavoro visto che prendo treno e cammino sempre nelle stesse strade e alle stesse ore.
dubito che il mio medico aziendale abbia richiesto il mio ricovero.
se poi mi denegano le cure private, me lo possono sempre fare.
e pensare che una settimana prima del tso la psichiatra privata mi definì non ricoverabile e di stare tranquilla che la visita domiciliare sarebbe stata amichevole che me l’aveva promesso il cps.
né credo che lo psichiatra del cps possa liberamente occupare casa ancora prima del sopraggiungere delle forze dell’ordine.
rifiutando poi ogni cura alla madre che si vanta di lanciare la spesa nel prato davanti alle psichiatre col padre teste dei comportamenti squilibrati dalle chiavi auto nascoste al chiudere fuori di casa i familiari al suonare di notte citofono per non far dormire gli altri.
e poi leggo su questo forum dei casi opposti ossia di familiari che disperati vanno dal cps a dire dei familiari che bevono,non si lavano,squilibrano e il cps categoricamente non interviene.
a me hanno usato madre per farmi tranello e ricoverarmi per molto meno, nn ho registratore per dimostrare che la psichiatra mi fece credere fino all’ultimo che non ero caso psichiatrico ma cardiaco per tachicardia e che mi rifiutava lei le cure.
il tso non è uno scherzo e non penso proprio possa farsi a libero arbitrio se non a titolo di grave abuso.
tutti mi dicono che in ambulatorio non avrebbero mai potuto farmi ciò che mi hanno fatto a casa mia, uno psichiatra forense mi ha detto che in casa lo psichiatra può fare il dio di terzo grado.
ora dovrei dipendere a vita dalle parcelle degli psichiatri privati? sempre che non me le deneghino ancora con dichiarazioni mendaci. -
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