Mio fratello soffre di qualche malattia: ma quale?
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13 Novembre 2014 alle 9:58 PM #729MarinaPartecipante
Buonasera, mi rivolgo a Lei con la speranza che qualcuno possa aiutarmi. Non e’ mai corso buon sangue tra me e mio fratello, ma l’anno scorso una domenica mattina mi chiama mia madre per dirmi che aveva chiamato la compagna di mio fratello (ormai ex) dicendo che mio fratello era uscito di testa e che dovevamo andare a prendere i bambini. Io che mio fratello lo vedevo una volta l’anno, ricevo una doccia gelata. Corro, a casa sua e i bambini dormivano, ad un certo punto arriva lui, lo vedo e la prima cosa che mi viene da pensare e’ stata: Questo adesso muore. Era piu’ sporco del solito con vistose macchie di urina sui pantaloni ( non e’ mai stato un patito dell’igiene personale ed e’ totalmente privo delle regole generali di pulizia), parlava pochissimo, sguardo assente, prendeva confusamente cose e se le metteva in tasca, aveva occhi fissi e i nervi a fior di pelle. La sua energia era qualcosa di incredibile. Abbiamo cercato di convincerlo ad andare in ospedale e dopo vari tentativi ha ceduto, porto i bambini a casa dei miei e mia cognata lo porta all’ospedale. Dopo 10 min mi chiama lei: dicendomi di andarla a prendere perche’ lui l’aveva fatta scendere e si era portato via la macchina, e’ andato dai miei , ha spintonato mio padre ( che odia) ed ha 76 anni, e si e’ preso i bambini che stavano facendo colazione. Al telefono non rispondeva e abbiamo dovuto far intervenire delle volanti. Partiamo io e mia cognata a sirene spiegate a cercarlo in montagna… lo ritroviamo ma senza i bambini che si erano ribellati e lui li stava facendo scendere da soli fino all’inizio della strada. Recupero i bambini.La polizia lo ferma ma poi lo lasciano andare. Porto i bambini a casa di mia sorella e nel frattempo mia cognata gli dice che lei se ne andava di casa con i bimbi. Lui era completamente strordito e diceva cose senza senso. Parlava da solo e i suoi pensieri andavano a mille all’ora. Premetto che mio fratello e’ un geniale architetto . Insomma , la sera lo lasciamo da solo. Il giorno dopo mi chiama dicendomi di portarlo dalla sua compagna perche’ voleva vedere se i bambini stavano bene. Lo passo a prendere e non stava ancora bene. L’ho rincorso per tutto il centro , camminava velocemente e non si fermava mai, mangiava qualsiasi cosa con una voracita’ allucinante, arriviamo a casa di mia cognata e lei non apre, lui inizia ad urlare, cerco di calmarlo ad un certo punto ha desistito ma poi e’ tornato alla carica : si posiziona davanti al cancello: allunga una mano come per prendere la maniglia che era a 10 mt circa e con le mani simula il movimento dell’apertura, io ero terrorizzata. Gli tocco la mano e lui si e’ chiuso su se stesso come se qualcuno gli avesse inferto un colpo al petto, completamente contratto, e sono quasi certa che lui quel dolore l’ha sentito veramente. Poi si decide di colpo a camminare e se ne va, lo seguo e si ferma a mangiare e soprattutto a bere. Dopo mille peripezie riesco a portarlo a casa. Ne parlo con i miei, dicendo loro cosa aveva fatto , mia sorella mi crede ( mio fratello odia da sempre mia sorella) i miei no. Per tutta la settimana andava a casa dei miei, sempre in quello stato… a svuotare il frigorifero. Pochi giorni dopo mi chiama mia cognata decendomi che lui voleva essere portato al p.s perche’ mentre si stava recando a milano in macchina, aveva le virtigini. Corro all’ospedale cercando di fare in modo che qualcuno lo facesse visitare da uno psicologo quanto meno. Niente, lo mandano a casa. Inizio a cercare di parlare con gli psichiatri dell’ospedale di Varese, per capirne di piu’… Loro mi dicono che potrebbe essere una fase di sovraeccitamento e di cercare di portarlo da loro per una visita. Facile a dirsi, impossibile da farsi. Insomma per un mese ne ho viste di tutte e anche i miei nipoti: Incontri con la polizia e i bambini, l’ho visto volare, pregare ( non e’ da lui), parlare da solo, cercare di muovere oggetti con la forza del pensiero… Fino a che una mattina mi chiama dicendomi che si era spezzato una gamba nel corso della notte , ma che era scappato dall’ospedale, poiche’ aveva sentito i dottori dire che lo avrebbero aperto tutto dalla testa ai piedi. Vado. Il piede era effettivamente fasciato. Mi chiede di portarlo da un cliente, mi rifiuto ( puzzava in una maniera allucinante, non potevo di certo portarlo da un sindaco in quello stato a parlare di lavoro) . Litighiamo , lo convinco ad andare dai miei e li inizia ad avere delle allucinazioni, con le stampelle guardandoti in faccia con aria di sfida dava ordini. A tavola inizia ad ingurgitare cibo , ad un certo punto mi dice: portami a casa. Andiamo, mi chiede di portarlo in montagna, con una scusa rifiuto e lo riporto a casa. Torno dai miei che oramai parevano convinti che quell’uomo andasse aiutato. Dopo 2 min chiama lui e dice a mia madre ( l’unica con cui a rapporti , poiche’ mia madre e’ sempre stata soggiogata da lui) che aveva chiamato un ambulanza e che andava all’ospedale perche’ il piede gli faceva male. Partiamo io mia madre e mia sorella , tutte d’accordo di andare a chiamare personalmente un medico di psichiatria per un consulto. E cosi’ fu. Il piede andava operato e lui ha detto all’Ortopedico che voleva essere operato in quel preciso istante senza anestesie. Insomma, dopo la visita psichiatrica scatta il TSO. Ero sollevata , ci aveva raccontato in un primo momento che si era fatto male dopo aver sentito uno sparo mentre camminava nei boschi la notte , poi in un secondo momento mi ha confessato di essere caduto mentre di notte scappava perche’ era inseguito dagli zombie. Il giorno dopo fissano una visita in psichiatria con lui, me e mia sorella. Durante la visita fortunatamente si mostra nel suo splendore, cercando pero’ di mascherare la cosa, ma si tradisce perche’ ad un certo punto inizia a parlare da solo e chiede al dottore di spegnere la luce perche’ gli dava fastidio, peccato che fosse il sole. Un giorno sono andata a trovarlo, e mi ha confessato che non prendeva le medicine che gli davano, mi ha riferito che i Viola ( praticamente una setta segreta che vive in un universo parallelo) erano andati da lui nella notte e gli avevano sistemato il piede e in piu’ mi ha chiesto di portargli il cane , che era un super eroe che l’avrebbe aiutato a fuggire.Lo dico ai dottori che come risultato dopo solo 3 gg di tso me lo rispediscono a casa. Anzi dicono ai miei che era meglio che non rimanesse da solo che era meglio se lo avrebbero ospitato loro.I miei sono anziani, mia madre ha la leucemia cronica mio padre e’ ipovedente… come ho detto , mio fratello odia mio padre, ha detto ai dottori che mio padre lo picchiava e posso giurarlo su quanto ho di piu’ caro che mio padre non ha mai alzato un dito contro nessuno . Mia madre invece l’ha sempre adorato, gliele ha sempre fatte passare tutte, anche se si comportava molto male con noi e soprattutto con suo marito. Insomma dopo un anno la situazione e’ la seguente: mia madre e’ stata ricoverata con la pressione a 220 ed il diabete per via della situazione che c’e’ in casa, lei non vuole mandare via suo figlio mentre noi gli diciamo che deve farlo , mio padre oramai vive da recluso e non mangia nemmeno piu’ , lui e mio fratello litigano tutte le sere. L’altra sera stavano venendo alle mani mentre mio fratello mandava messaggi a mia sorella dicendole che mio padre era pazzo e che aveva bisogno di un TSO. Non vedo mia madre da un mese circa, poiche’ ha sbattuto fuori di casa mia sorella ed e’ arrabbiata con noi perche’ dice che la colpa della situazione e’ la nostra. Ho una famiglia distrutta e non sappiamo piu’ come muoverci. Lui ci gode da morire per questa situazione e a pagarne le conseguenze siamo noi che da un anno viviamo un incubo. Mia madre non sta bene di salute, mio padre sta perdendo completamente la vista, mia sorella per gli sbalzi di pressione vede doppio ed io sono stata ricoverata per una crisi asmatica che non voleva passare. Vi prego , datemi un consiglio… Grazie, Marina -Varese.
14 Novembre 2014 alle 12:30 PM #730Massimo Carlo MauriModeratoreCapisco il dramma familiare! Mi rendo conto che non e’ semplicissimo, ma l’unica cosa da fare e’ prendere contatto con il CPS (Centro Psicosociale) competente (della zona dove abita suo fratello), e parlare del caso allo psichiatra. Non capisco come non sia gia’ stato preso in carico dallo stesso CPS dopo il ricovero in TSO, in SPDC (il reparto psichiatrico competente). Comunque, a giudizio dello specialista, si dovra’ ricorrere ad un nuovo TSO. E’ tutto molto drammatico, e spiacevole a volte, ma e’ l’unica strada da percorrere.
14 Novembre 2014 alle 8:06 PM #731MarinaPartecipanteIntanto la ringrazio e cerchero’ di prendere contatti con il centro territoriale competente… il problema e’ che dopo i miei devono riprenderlo in casa? no perche’ dopo 50 anni di matrimonio hanno deciso di separarsi… Io mio padre e mia sorella siamo completamente in disaccordo… e poi l’anno scorso hanno detto che per far scattare il TSO doveva essere pericoloso per se stesso oppure per gli altri… Io sinceramente di prenderle da lui non ho molta voglia…
14 Novembre 2014 alle 9:06 PM #732ldalbuonoAmministratore del forumLa struttura, in genere, non vuole fare il TSO, in quanto è una dimostrazione di scarsa efficienza nella cura dei malati. Inoltre i TSO compaiono nelle statistiche regionali ed i primari si vantano di farne pochi. Quindi giocano sull’atteggiamento delle famiglie che è sempre timoroso e restio ad una pratica spiacevole, ma che sta alla psicosi come la chemioterapia sta al cancro: se va fatta, va fatta. Non mi stanco di ripetere che i familiari, se vogliono che la struttura faccia il suo dovere, non devono minimizzare le manifestazioni del malato. Devono pretendere che la struttura si prenda cura del malato e che non racconti le balle che al malato non si può fare il TSO se non è pericoloso. La legge non dice affatto questo, Certo da una ampia possibilità di decisione al medico, ma il caso che lei ha enunciato mi sembra chiarissimo. O suo fratello si fa curare, o è necessario obbligarlo (e abituarlo) a curarsi. Un malato di quel tipo non può poi vivere in famiglia, per giunta con dei malati. Quanto meno tutta la famiglia diventa psicotica. Le suggerisco di estrarre dal sito il “survival pack”. E’ fatto apposta per i familiari. E di leggere anche il libro mio e di Mauri: “Schizofrenia e psicosi. Conoscerle, combatterle e curarle”. Troverà notizie molto utili.
17 Novembre 2014 alle 10:39 PM #733MarinaPartecipanteGentilissimo Dottore, sono stata al CPS , e non ne ho cavato un ragno dal buco. Si sono chiesti come mai lui non fosse in cura da loro e si sono fatti mandare da psichiatria il referto medico delle dimissioni che finalmente ho potuto leggere: Reazione psicogena data da un forte momento di stress per famiglia,lavoro etc. Mi hanno detto di provare a convincerlo a farsi vedere qui o dal dottore che l’ha seguito in reparto. Ora, come possiamo convincere una persona che ora ci odia e con cui nn vogliamo alcun tipo di rapporto a farsi vedere in psichiatria quando sua mamma continua a dire che lui e’ sano?? Loro nn vorrebbero fargi un tso perche’ e’ un architetto e data la scenograficita’ della cosa potrebbero rovinargli l’immagine. Il problema e’ che lui se l’e’ gia’ rovinata da un pezzo. In piu’ in oncologia a mia madre malata di leucemia hanno detto che se non si da una calmata sono costretti a farle le trasfusioni . A questo punto io nn ho scelta. Grazie per il suo tempo, Buona serata, Marina
18 Novembre 2014 alle 11:40 AM #734Massimo Carlo MauriModeratoreIn che senso non ha scelta ?!… il TSO comunque puo’ essere proposto da un medico qualsiasi ! …forse non le e’ arrivato il mio secondo messaggio in cui spiegavo il significato del TSO e la sua specificita’ medico- sanitaria !
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