Buongiorno, dottore. Vorrei farle una domanda di carattere medico. Quando mio padre non prende le medicine, elabora fantasie anche molto molto elaborate su tutta la sua vita, la vita di mia madre, il periodo del post università, i suoi colleghi, i suoi amici etc. Queste fantasie riguardano l’origine della sua malattia, i torti che dice di aver subito, le angherie che dice di aver ricevuto e da qui il rancore e la sofferrnza indicibile derivati. Mia madre dice che questi fatti sono falsi ed inventati. Tutti.
Quando lui prende le medicine, alcune di queste convinzioni restano. Il tradimento di mia madre resta, la convinzione che tizio o Caio gli abbiamo nuociuto in qualche modo che io non so. Ma se sono avvenimenti falsi ed inventati, non dovrebbero scomparire con la ripresa della malattia? Può essere che anche sotto terapia le fantasie restino ma che lui che le accetti meglio? Non so..