Dopo vari tentativi di avere un figlio io (65 anni) e mia moglie (54) stiamo valutando la possibilità di ricorrere alla Fecondazone Medicalmente Assistita, quale ultima nostra possibiità. Oltre ai rischi dovuti all’età di cui siamo consapevoli, ma che non riteniamo proprio del tutto determinanti, ci interesserebbe conoscere un parere in base alla sua esperienza, in linea generale, sul seguente aspetto. Mia moglie in concomitanza di una cura ormonale per una precedente FMA nel 2001 fu affetta da una crisi psicotica per cui fu necessario un TSO al quale però acconsentì quasi spontanemanente, ne seguì un’altra, nel 2002 questa volta senza una causa apparente. La diagnosi fu di schizofrenia. Dopo un periodo di assunzione di quelle ordinate in quelle occasioni, mia moglie non ha preso più medicine se non con una certa frequenza, poche gocce di EN per dormire e gli episodi almeno finora non si sono più ripetuti; pur rimanendo un pò di fragilità di umore, ci siamo dimenticati di quel periodo e non ci abbiamo più pensato fino ad adesso, cioè in occasione della valutazione di cui ho accennato all’inizio. Da uno Psicologo che abbiammo consultato risulterebbe un rischio del 25% di ripetizione della crisi in occasione delle cure ormonali, della eventuale gravidanza, del parto ed anche nella prospettiva della vecchiaia. E’ un elemento ineluttabile che ci deve indurre a desistere o dato l’esito positivo degli ultimi dieci anni possiamo continuare a tenere questo argomento nel dimenticatoio od altre considerazioni che ora ci sfuggono?
Grazie