Gentile Psichiatra,
sono la sorella nonché amm.di sostegno di mio fratello malato da sempre di schizofrenia ,psicosi e depressione.Vive da circa 5 anni in una struttura residenziale psichiatrica a bassa intensità assistenziale.Prima di me mia madre era l`amm.di sostegno poi questo`anno il 06-01-19 e`venuta a mancare.Premetto che io vivo all`estero mi sono presa istintivamente carico di questa funzione ( nessun mi ha spiegato niente) senza conoscere bene il tutto.Ho cercato subito di contattare lo psichiatra dell`ASL ma senza risultato.Inizi di febbraio sono dovuta rientrare all`estero per motivi di lavoro e la psicologa della struttura mi aveva assicurato che mi avrebbe aiutato ad organizzare le diverse visite mediche (INPS). A meta`febbraio scrivo un E-mail allo psichiatra ma finora nessuna risposta.Mio fratello intanto ha iniziato a commettere piccoli delitti (rubare nelle auto lui e`ossessionato dai soldi; urinare in giro per il paese) di modo che potesse ottenere più soldi. Vengo a sapere adesso che la psicologa non vuole accompagnare più mio fratello alle visite INPS (Revisione e reversibilità ) mettendomi in serie difficolta`perché io non posso per ogni visita lasciare tutto e partire ho degli impegni di lavoro; se perdo il lavoro chi mi paga lo stato italiano?Inoltre lo psichiatra vuole essere pagato con la Post-pay e non in contanti e non vuole modificare la cura di mio fratello perché ritengo che sia troppo leggera.Questi medici possono fare tutto quello che vogliono senza preoccuparsi della salute del paziente?Non ho parole.Chi mi può aiutare a capire come funziona il sistema sanitario nazionale?Telefono,invio e-mail ma non mi rispondono .Cosa posso fare?La ringrazio