psicofarmaci inutili e dannosi ? davvero ?
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14 Settembre 2020 alle 6:32 PM #1964ElisabettaPartecipante
Mia sorella ha subito un TSO all’eta di 40anni nel 2004. poi un secondo nel 2006 a seguito di interruzione cura
Diagnosi schizofrenia paranoide
poi per 14 anni eravamo riuscite a costruire un rapporto
nel 2016 il medico del CSM dimezza il dosaggio
segnaliamo che le cose non vanno bene aumento dell’aggressività in casa (viviamo insieme a nostra madre).
nel 2018 trova uno psichiatra che dichiara che non necessita di terapia e la “sgancia” dal TSO e dai farmaci
nel 2019 si deve ricorrere ad un Aso ( ci accusa di avvelenarle il cibo , ha preteso le analisi delle urine per dimostrare che la stavamo drogando )
riprende la terapia
a novembre decide di non proseguirla con il placet della psichiatra del CSM
lockdown senza terapia la cosa degenera
non mangia con noi , nasconde il cibo in camera , non fa la doccia nel suo bagno perchè l’acqua le corrode la pelle , mentre negli altri bagni no )
ma il medesimo psichiatra dichiara di averla presa in cura …quindi che si fa ? Mia madre ed io viviamo assediate in casa
un altro TSo non ha senso se poi lei torna dallo psichiatra e si fa fare una lettera
oggi ha 56 anni , non lavora , sta studiano lettere ( 2 esami l’anno )
sono disperata
davvero la 180 è un disastro davvero gli psicofarmaci non servono ?
se volete venire a casa mia ne parliamo14 Settembre 2020 alle 7:59 PM #1966Massimo Carlo MauriModeratoreForse venire a casa sua da Milano e’ un po’ troppo ! … gli psicofarmaci servono e come… lei stessa nel racconto dice che quando prendeva le terapie la situazione si era “stabilizzata” e le ricadute sono avvenute nel momento dell’interruzione delle terapie.
Negli Stati Uniti il medico che toglie le terapie ad un pz Schizofrenico viene denunciato … forse e’ un po’ troppo, io non sono certo per le denunce in casi di qs genere.
In ogni caso forse e’ meglio fare riferimento al Primario dell’Unita’ Operativa a cui fa capo il CSM e spiegare la situazione: certamente il TSO (e ricovero in reparto di psichiatria) non e’ un rimedio definitivo ma quanto meno riporta ad una situazione di maggior equilibrio da cui si puo’ ripartire, ad esempio con un farmaco “long-acting” (ora ce n’e’ uno con sole 4 iniezioni all’anno) che garantisce una maggior “compliance” terapeutica.14 Settembre 2020 alle 9:21 PM #1967ElisabettaPartecipantebeh non siamo così lontani …. Modena
comunque grazie per la risposta : da una parte mia sorella mi accusa di averla condannata ad un carcere chimico , d’altra so che sono gli unici anni sereni con lei
se non riesce è colpa nostra
effettivamente forse sbagliarono i miei genitori a non intervenire prima , ma nessuno ci ha aiutato a cominciare dal medico di base
alla fine chi vive con questo problema è solo
personalmente sono allo stremo : mia madre ha 82 anni , mio padre è morto 9 anni fa e gli insulti che mia sorella lancia a mia madre non sono ” insignificanti ”
tipo crepa presto non vengo al tuo funerale , brucerai all’inferno” e peggio ancora
la convivenza è impossibile
ma un Tso che costa tanto dolore ad ambedue le parti non voglio più chiederlo
il sistema ha evidentemente una falla
se un privato può cancellare la cura obbligatoria senza che a lui sia imposto di riferire sulla cura e sullo sviluppo si rivela solo inutile e dannoso per i rapporti
pertanto cercherò di trovare le risorse e cercherò di mandarla a vivere da sola (sempre che accetti )
trovo anche assurdo che possa dire che la diagnosi è sbagliata senza consultarsi con il CSM
evidentemente il sistema ha una falla
grazie -
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