Richiesta d’aiuto
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2 Maggio 2017 alle 9:41 PM #939RobertaPartecipante
Sono la madre di una ragazza bordeline. dopo 3 ricoveri volontari tra agosto 2016 e marzo 2017, il 21 aprile ha subito un TSO per essere stata violenta con me che sto facendo cicli chemioterapici, con la sorella al 4° mese di gravidanza, con il cognato e col padre. nonostante da giorni chiamavo la dottoressa che la segue per informarla che la situazione in casa degenerava. Le uniche risposte che abbiamo ricevuto sono state ” BISOGNA ASPETTARE NON POSSIAMO FARE NIENTE”. Giovedì dovrebbero dimetterla nonostante continua a dimostrare odio nei confronti di tutta la famiglia. Io vivo da sola con le mie figlie e dovendo tutelare entrambe mi trovo costretta ad allontanare la sorella. Quindi dovrei restare sola con lei in attesa di una catastrofe. Ho chiesto aiuto ai medici ma sembra che nessuno possa fare niente. HO ALTERNATIVE? SE SI QUALI????
Per favore se potete auitatemi, sono disperata.3 Maggio 2017 alle 12:20 AM #940ldalbuonoAmministratore del forumCara Roberta,
credo che lei sia la signora che mi ha telefonato dalla Sicilia e con cui ho parlato a lungo. Vedo con piacere che è riuscita ad accedere al Forum. Vediamo un pò cosa suggerirle. Vorrei intanto che le risponda anche l’avvocato, la Silvia De Sanctis, che domani solleciterò, in quanto la sua situazione ha bisogno, a mio parere, anche e sopratutto di un ausilio legale.
Se Sua figlia ha dei deliri contro di lei, non deve ovviamente rimanere in famiglia. Ma d’altra parte, come sempre, i medici minimizzano e cercano di fregarsene. Lei deve cercare un aiuto appellandosi alla legge, che prescrive che i malati vengano curati e paga i medici per questo. Però abbandoni, per favore, timori che in questa situazione sono dannosi. Il suo obbiettivo deve essere che sua figlia venga allontanata da lei e dall’altra figlia, almeno fino a che non ha trovato un accettabile equilibrio e non ha cessato di manifestare deliri nei suoi riguardi. Per questo deve denunciare alla Polizia ed ai Carabinieri ogni atto di violenza che la figlia fa. E non mi dica: “denunciare mia figlia? Che orrore!”. Sì, è un orrore, ma questa sconcia legge ci obbliga a farlo. Lei deve farlo senza esitazione per il bene di sua figlia malata, di quella sana e per il suo. Poi si rivolga ad un bravo avvocato che, a forza di raccomandate, chieda alla struttura di curare sua figlia e che responsabilizzi la struttura in caso di catastrofi. Infine faccia un amministratore di sostegno o un tutore. Possibilmente non lei, ma una persona di sua fiducia. Uno cattivo e rompiballe, che tormenti la struttura e che difenda con determinazione il diritto di sua figlia ad essere curata e seguita costantemente. L’obbiettivo è che la struttura (o il giudice) determinimo il ricovero di sua figlia in una residenza lontana da voi per un periodo di tempo sufficiente a curarla con efficacia e ad eliminare i deliri di persecuzione nei suoi riguardi. E non creda quando dicono: “non possiamo, la legge non permette ecc. ” Possono fare di tutto. Anche tenere un malato per mesi e mesi in TSO. Basta rinnovarlo ogni settimana. Solo che fa fatica.3 Maggio 2017 alle 11:52 PM #941Silvia De SanctisModeratoreCara Roberta,
condivido pienamente quanto detto dall’amico Lucio soprattutto sulla necessità di allontanare sua figlia dal nucleo familiare per un periodo di tempo sufficiente a farle riacquistare un discreto equilibrio; continuare questa convivenza nel costante timore di qualcosa di catastrofico non aiuta nessuno e, men che meno, sua figlia malata.
I medici che hanno in cura la ragazza non possono continuare a minimizzare il problema e a ribaltarlo sulla famiglia: il medico che non segue il malato grave e violento in modo adeguato non sta facendo il suo dovere e bisogna COSTRINGERLO a farlo, con raccomandate prima e con esposti e denunce a seguire. Non si faccia alcun problema a farlo!! Il medico specialista ha tante possibilità di agire e, tra l’altro, può richiedere alla Procura l’allontanamento dall’abituale residenza del malato in caso di “molestie” di vario genere in ambito familiare.
Anche lei, riguardo eventuali strutture di ricovero, appoggiandosi preferibilmente ad un avvocato, può esporre denuncia ai Carabinieri e alla Procura della Repubblica spiegando e documentando tutta la situazione; il tutto verrà poi esaminato dal Giudice che, se riterrà il malato pericoloso per sé e/o per gli altri, allora potrà disporre che venga mandato in una struttura (OPG).
Sicuramente utile, come ha evidenziato Lucio, la nomina di un Amministratore di sostegno che ha proprio l’obiettivo di dare aiuto alle persone che hanno bisogno di protezione anche solo momentanea.
Non dubiti mai, cara Roberta, che l’allontanamento di sua figlia, almeno per un periodo medio-lungo, porterà benefici a tutta la famiglia ed alla stessa malata.
Da ultimo, non si faccia MAI problemi a chiamare i carabinieri o la polizia in caso di contingente necessità di tutelare lei stessa o altri componenti della sua famiglia da comportamenti pericolosi e minacciosi di sua figlia.
Auguri per tutto.
Un abbraccio.
Silvia de Sanctis8 Maggio 2017 alle 8:26 PM #942RobertaPartecipanteScusate se non ho risposto subito, non sono stata bene.
hanno confermato il TSO per altri 7 giorni, e con l’aiuto di un avvocato con cui abbiamo parlato dovrebbe andare in una struttura. Anche se fino a ieri sembrata tutto tranquillo, ma stamattina quando ho chiamato l’ ospedale per sapere notizie di mia figlia il Medico di turno in maniera molto scortese rispetto al solito ha sottolineato la Cronicità della malattia, levando ogni minimo di speranza di un miglioramento.8 Maggio 2017 alle 8:51 PM #943ldalbuonoAmministratore del forumRoberta,
non si preoccupi per la scortesia di un sanitario, che essendo stato costretto a lavorare, se la prende con lei. L’importante è che la sua azione abbia avuto effetto. Continui così. Per quanto riguarda Sua figlia, penso che sapesse già che sono malattie da cui non si guarisce. Si può però arrivare ad un accettabile livello di vita. Le suggerisco di leggere il libro mio e di Mauri: Vi troverà utili suggerimenti per la malattia di Sua figlia.9 Maggio 2017 alle 8:41 PM #946RobertaPartecipanteGrazie per il tempo che ci dedica, la terremo aggiornato su qualsiasi cambiamento.
Quel’ è il titolo del libro?10 Maggio 2017 alle 12:06 PM #950ldalbuonoAmministratore del forumSchizofrenia e Psicosi: Conoscerle, Combatterle, Curarle. Edizioni Minerva Medica
16 Maggio 2017 alle 12:56 PM #953RobertaPartecipantescusi se la disturbo ancora, oggi mia figlia è stata dimessa per andare in un RTA purtroppo dopo un mese circa che non mi voleva parlare mi ha chiamato per farsi venire a prendere. Tutti mi dicono che non posso fare niente e che devo a prenderla , si sono pure offerti i medici ad accompagnarla. Nonostante mia figlia nei giorni precedenti parlando con i medici gli ha confidato che se avesse potuto l’avrebbe ucciso al padre,l’hanno dimessa e la stanno mandando a casa.
abbiamo appena parlato con l’operatrice della struttura e ci ha detto che fino alle 2 la possono tenere poi dobbiamo prenderla per forza nonostante siamo a piedi.
PER FAVORE MI AIUTI SONO DISPERATA!16 Maggio 2017 alle 4:56 PM #954RobertaPartecipantei medici hanno appena accompagnato mia figlia a casa dicendo che nella struttura non la possono tenere.
davanti hai dottori ci ha trattato in modo molto astioso, e nonostante tutto ci hanno detto che non possono fare niente.
gli hanno fatto promettere di prendersi la terapia, e quando gli ho detto che domani non posso farmi la chemioterapia perché poi sto male e non sono in grado di starle dietro mi hanno risposto di farmi la cura tranquilla e di non preoccuparmi perché gli ha promesso di comportarsi bene. Ora se ne sono andati tranquilli , io non so davvero cosa fare
AIUTOOOO.17 Maggio 2017 alle 7:31 AM #956ldalbuonoAmministratore del forumSignora,
Le allego qui il modello di opposizione alle dimissioni di un paziente. E’ possibile ( e si deve) opporsi a qualsiasi atto che comporti rischi per la salute dei pazienti e dei familiari. Ovviamente bisogna saperlo fare. E’ per questo che mettiamo a disposizione delle famiglie il “Survival Pack”. E’ un gruppo di documenti e consigli che trovate gratuitamente qui nel sito e che Vi permette di , appunto, sopravvivere. Tutto quello che le dicono i medici è falso o tendenzioso ( a favore loro). Si rivolga all’Avvocato e non accetti niente se prima non si è consultata con lui. Mi raccomando inoltre: denunce, esposti alla Polizia ed al Giudice ogni volta che la malata Vi minaccia. Non esitate Coraggio e auguri.Attachments:17 Maggio 2017 alle 10:08 PM #958RobertaPartecipanteieri pomeriggio l’hanno accompagnata a casa. Da quel momento è ostile con me e con sua sorella. Stamattina la dottoressa mi ha chiamata per sapere come andava, anche lei è visibilmente preoccupata. Oggi pomeriggio sono stata dall’avvocato che mi ha confermato che è stato nominato un amministratore di sostegno a partire da venerdì prossimo. Ho parlato tanto con l’avvocato ed insieme abbiamo pensato una qualsiasi soluzione. Purtroppo sembra che non c’è via d’uscita.
Ho parlato di questo forum con l’avvocato ed ha visto il link che lei gentilmente mi ha inviato. Ha proposto anche l’intervento degli assistenti sociali.
Nonostante questo sembra che una soluzione sia impossibile da trovare.7 Giugno 2017 alle 10:47 PM #960RobertaPartecipanteBuonasera, sto leggendo il libro che mi ha consigliato.
Se è possibile vorrei dei chiarimenti.
– Nel libro parla per lo più di schizofrenia, che differenza c’è con la personalità Bordeline?
– A pagina 42 nel paragrafo REGOLE DI SOPRAVVIVENZA, cita delle leggi che obbligano il DSM a prendere in mano la situazione, Quali sono queste leggi?
– A pagina 44 parla di provvedimenti che un genitore neanche si sogna, Quali sono?
Se gentilmente puo essere più preciso, perchè nessuno ci sta tutelando, ne a noi “famiglia” ne a mia figlia.9 Giugno 2017 alle 12:30 PM #961ldalbuonoAmministratore del forumRoberta,
dopo la 180 sono state fatti dei “Progetto Obbiettivi per la salute mentale” che sono decreti legislativi e che il suo avvocato può facilmente procurarsi. Forse l’ultimo è del 2000. Per quanto riguarda il CSM questi recita:
” In particolare il CSM svolge:
• attività di accoglienza, analisi della domanda e attività diagnostica;
• definizione e attuazione di programmi terapeutico-riabilitativi e socio-riabilitativi personalizzati, con le modalità proprie dell’approccio integrato, tramite interventi ambulatoriali, domiciliari, di “rete”, ed eventualmente anche residenziali, nella strategia della continuità terapeutica;
• attività di raccordo con i medici di medicina generale, per fornire consulenza psichiatrica e per condurre, in collaborazione, progetti terapeutici ed attività formativa;
• consulenza specialistica ai servizi “di confine” (alcolismo, tossicodipendenze ecc.), alle strutture residenziali per anziani e per disabili;
• attività di filtro ai ricoveri e di controllo della degenza nelle case di cura neuropsichiatriche private, al fine di assicurare la continuità terapeutica;
• valutazione ai fini del miglioramento continuo di qualità delle pratiche e delle procedure adottate. ”Capisce che qui c’è da sbizzarrirsi. Per esempio: hanno fatto per sua figlia il programma terapeutico e socio-riabilitativo? Lo stanno seguendo? Le visite domiciliari? Tutte cose prescritte per legge. Per quanto riguarda pag.44 non capito bene la domanda. Se il giudice ha stabilito che l’amministratore di sostegno deve essere informato delle cure, i medici lo devono informare.
10 Giugno 2017 alle 5:09 PM #962RobertaPartecipanteGrazie per la sua continua disposizione. Mia figlia dopo il primo ricovero è stata per pochi giorni in una struttura (star) ma è voluta tornare a casa. Tutti concordano sul fatto che senza la volontà di mia figlia non si può fare niente, (tranne il tso), intanto peggiora sempre più, è sempre più trascurata, per non parlare delle condizioni igieniche della sua stanza dove mi impedisce categoricamente di entrare. Da quando è tornata le hanno fatto solo una visita domiciliare e una visita all’ ASP.
Ora mia figlia non risponde più ne ai medici ne all’amministratore ne tanto meno parla con noi.
Per quanto riguarda pagina 44 c’è scritto: “A loro non possono dire che, per effetto della legge della privacy, gli devono tacere lo stato del malato e le loro cure a cui è sottoposto. il tutore può e deve concordare con loro le cure. Inoltre dietro di lui sta, a supporto, il giudice tutelare, che può OBBLIGARE i sanitari a provvedimenti che un povero genitore manco si sogna.”
Di quali provvedimenti parla?? -
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