Gentile Chiara,
Non ho capito se suo zio, in teoria, è seguito da una struttura territorialmente competente; un Cps? Cosa fa lo psichiatra della struttura?segue lo zio malato?Non mi sembra proprio… Dunque:
1) iniziate subito a mandare una raccomandata “minacciando” un esposto e, a seguire, in caso di mancato esito, fare seguire un esposto alla Procura della Repubblica per obbligare il medico che non cura il paziente a farlo. I CPS si DEVONO occupare della salute mentale di persone maggiori di 18 anni in tutti i loro aspetti (visite anche a domicilio, prescrizioni, farmaci, assistenza presso ospedali o strutture speciali…)
2) il Giudice può disporre che un paziente psichiatrico venga mandato in una struttura : per ottenerlo dovete fare denuncia ai Carabinieri ed alla Procura (purtroppo, meglio con l’aiuto di un Avvocato) spiegando e documentando tutta la situazione;
3) il TSO ha una durata massima di 7 giorni ma può essere prorogato , su richiesta dello psichiatra, prorogato più volte (non c’è , per legge, un numero massimo di volte.
Spero tanto che, purtroppo per la realtà italiana, tramite alcune delle modalità di cui sopra piuttosto “dure”, la situazione di suo zio si sblocchi….
Un abbraccio.
Silvia