Ada Santamaita
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Ada SantamaitaPartecipante
anzitutto la ringrazio per la sua disponibilità….ci tengo a chiarire il punto focale della sua risposta, che la tossicità sia un aggravante credo che anche una persona come me che non è laureata in medicina, ma per esperienza lo deduce, il problemaccio è che una dott.ssa, capisco dispiaccia, abbia confuso un bipolare per un tossico, non l’ho detto io, sono stati fatti degli errori, ci è stato proferito dalla stessa…io sono la mamma, una sempilce donna a cui è capitato un treno a tutta velocità addosso e si è fidata delle strutture pubbliche, non è che con questo voglio dire che siano tutte sbagliate, ma la nostra realtà oggi ci fa dire ciò per quanto riguarda il n ostro servizio di appartenenza. Piango anch’io, molto, piango per tutte queste persone che soffrono come mio figlio e che non hanno la fortuna d’incontrare medici competenti, ho pianto leggendo la testimonianza sul vostro sito del papà del ragazzo pianista, la cotanta ignoranza della materia, questo mi fa disperare. Cmq lei deve sapere che anche una semplice parola per me è una soperanza. GRazie con stima Ada
Ada SantamaitaPartecipantela ringrazio del consigliio..vorrei essere calma, dote per altro che mi ha contraddistinto nell’arco della mia vita, ovvio che in queste circostanze non è facile, vedere il proprio figlio, l’unico figlio, ammalarsi ed essere curato per tossico dipendende, sbagliando cure farmacologiche e psicoterapiche è devastante, queste cose con tutto il rispetto mi sono state proferite la scorsa settimana dalla psichiatra che lo ha assistito durante la malattia, quando mio figlio era accessibile a tutti i tipi di terapia ed oggi non lo è più, scioccato e peggiorato, quando ci si sente dire sono stati fatti degli errori, è stato scambiato per tossico ed invece è un bipolare, il ragazzo sta malissimo, faccia lei le somme, quando io che sono la mamma ho lottato con i denti per far capire che la situazione andava oltre.La ringrazio per il consiglio, esistono i gruppi ma noi non nè facciamo parte, perchè ritenuti non in grado di assistervi, questo solo perchè credevo di stare nel posto giusto tirando fuori la mia disperazione, non è piaciuta la verità, quindi bisogna schiattare in silenzio.
Ada SantamaitaPartecipantebuongiorno dott.re….la prego di rispondermi, dopo aver somministrato per una ventina di gg lo zyprexa 10mg, mio figlio da uno stato quasi catatonico è passato ad uno stato di super eccitamento, abbiamo interrotto terapia ed è tornato depresso come prima.la dott.ssa che ci ha consigliato ha presupposto che forse sarebbe accaduto anche senza farmaco in quanto lo ha dichiarato bipolare.Ora mi chiedo, ma un bipolare non ha momenti up e down senza l’induzione da farmaco? perchè come lo abbiamo interrotto è tornato, tempo qualche giorno, depressissimo come prima? forse è schizzofrenico? nel caso in cui lo fosse, lo ziprexa fa male?
Ada SantamaitaPartecipanteMaurizio caro…purtroppo abbiamo un destino devastante, anch’io dopo quasi cinque anni sono allo stremo, siamo vittime della malasanità, vittime di un ingranaggio pazzesco, la malattia mentale non è riconosciuta come altre malattie gravi, nessuno ci aiuta, dispensano tutti perle di saggezza ma nel concreto non ci dicono nulla, per far curare i nostri cari dobbiamo discutere a suon di articoli di legge che peraltro disconosciamo, sembra d’impazzire….a te voglio dire di non abbatterti, forza! tua moglie ha bisogno di te anche se non lo intende.Sai cosa dovremmo fare? dovremmo cercare di fondare un gruppo di famigliari come noi e andare a montecitorio legandoci con le catene, far parlare i giornalisti, sputtanarli in tv, urlare la nostra disperazione, divulgando quello che ci viene detto, che se i nostri cari non commettono atti gravi non si può fare nulla, oppure devono decidere di curarsi sapendo che la malattia consiste proprio nella disconoscenza di essa.Basta!! questi ruba soldi nostri! siamo noi che paghiamo i loro salari e ci hanno condannato a morte! bastardi! gli auguro che un loro famigliari si ammali di questa malattia per vederli morire dentro come noi! un abbraccio forte forte, fammi sapere, entriamo dentro tutti i siti che riguardano questa materia e spacchiamogli il c….
Ada SantamaitaPartecipanteciao Maurizio, ti ricordi di me? sono la mamma del ragazzo che sta male come tua moglie, c’eravamo scambiati alcune opinioni in merito. Oggi ti chiedo, se hai voglia di rispondermi… hai applicato i consigli dell’esperto? la perizia, le raccomandate, il ricovero, sei riuscito a fare qualcosa per farti sentire? mio figlio peggiora e non ci ascolta nessuno. ti va di parlarne con me?
Ada SantamaitaPartecipantenon sono un medico, ma una mamma di un ragazzo dichiarato ieri bipolare dalla sua psichiatra. La mia vuole essere solo una grande solidarietà nei suoi confronti.Sono una mamma disperata in cerca della parola miracolosa che non esiste.Le faccio tanti auguri spero per lei sia meno grave la situazione.
Ada SantamaitaPartecipantebuongiorno dottore….ci sono delle novità,sarei molto interessata al suo parere. Dopo molto tempo mio figlio si era deciso a tornare dalla psichiatra che lo aveva seguito per anni, soltanto per vederla, dico così perchè non era in grado di recepire e quindi di dialogare,la dott.ssa accortasi dello stato grave ci ha fatto somministrare con il nostro consenso 10mg di zyprexa al giorno senza il suo consenso.Purtroppo non ha cambiato in meglio la situazione, anzi! sentendosi più padrone di se stesso è come se fosse partito a missile, come può beve, ha uno stato di iperattività sia nel linguaggio che nel comportamento,le faccio un esempio…ha una macchina fotografica che non aveva mai guardato, ora fotografa di tutto in modo esagerato, l’altra sera ha raccontato di aver aiutato in un intervento di incidente di persone, a differenza di prima è tutto rigido,come se l’olfatto, l’udito e la parola si fossero acutizzati…..Ieri siamo stati dalla psichiatra per raccontare il tutto, ha sospeso il farmaco, e ci ha detto che purtroppo su nostro figlio sono stati fatti degli errori perchè la malattia del bipolarismo si sta manifestando sempre più ed invece è stato trattato come tossico. Ora mi chiedo; sono anni che sta male, anni che dico che si chiude in casa e che non ho mai dovuto corrergli dietro per la droga. Caro dottore la prego di rispondermi è molto importante. Grazie
Ada SantamaitaPartecipantesono ancora qui per chiederle un informazione importante, esistono strutture che lei sa specifiche per i problemi di mio figlio, molto efficienti, dove hanno ottenuto risultati eccellenti? le ricordo che non ancora alcuna diagnosi…può l’uso di acidi come sostanza renderlo quello che è oggi? se è si, si può recuperare? e dove sono esperti, privati e pubblici? grazie tantissime per la risposta.
Ada SantamaitaPartecipantePurtroppo la situazione è molto più complessa, mio figlio ha fatto uso di cannabinoidi,alcol, per breve tempo droghe pesanti, tranne l’eroina. Durante questi anni gli psichiatri che lo hanno avuto in cura sostengono che non sia tossico dipendente, ma che ne abbia fatto uso come automedicazione. In quest’ultimo periodo è molto sotto controllo, abbiamo chiuso da un anno tutti i rifornimenti e precedentemente erano molto scarsi. Non sta facendo uso di nulla, ma a differenza dell’inizio avventura dove era consapevole di stare male,da quindici mesi non lo è più, questo avveniva doPo sospensione cure all’improvviso, non riconosce il suo stato, è confuso, assenza totale di stimoli, difficoltà nel relazionarsi, crede che la tv parli con lui, scrive sui muri, esce di casa e non fa ritorno per gg senza nulla dietro, a volte ride da solo, ma se io lo guardo cerca di nasconderlo….. Tutto questo è incredibilmente lasciato solo a se stesso… Grazie a presto. Buonasera.
Ada SantamaitaPartecipantemi recai dal dirigente sanitario locale, raccontai tutto l’accaduto, anche altre cose accadute, non battè ciglio e mi garantì che avrebbe trasferito mio figlio ad un altro servizio e così è…oggi questi altri medici lo hanno incontrato, hanno cercato di parlare con lui, ma non ritiene di essere malato, non segue nessuno e tutto continua come prima, se non è lui ad andare spontaneamente nulla si può fare…mio figlio sta male, anzi malissimo, è finito il periodo di rabbia e aggressività, è dolce, ma continua a vagabondare senza soldi, a volte con il freddo senza cappotto,confusissimo, assente, è convinto che la tv parli con lui….grazie a presto
Ada SantamaitaPartecipantedopo poco tempo si convinse e si recò a parlare e in quella seduta l’operatore lo invitò a ricoverarsi dove per altro già ci era stato ed era scappato solo dopo una notte vivendolo come un trauma, il ragazzo in quella sede sembrava aver capito cosa gli stesse proponendo, ma così non fu, talmente confuso che nemmeno se ne ricordava, tantè che uscì di casa e tornò dopo qualche giorno, nel frattempo chiamò la segretaria dicendo che c’era un posto libero, mi scusai dicendo che di mio figlio non ne sapevo nulla, allora telefonai alla psicologa del sert che lo aveva in carico da anni e le chiesi di farmi da tramite con lo psichiatra e in quella telefonata mi sono sentita aggredire a voce alta che era tutta colpa mia, mio figlio versa in queste condizioni per me, e che se si fosse ricoverato dovevo sperare che buttassero le chiavi, chiudendomi la telefonata in faccia.
Ada SantamaitaPartecipantemi scusi provo a raccontarle ancora degli episodi accaduti…dopo l’incontro con il sindaco senza la nostra presenza, lo psichiatra che lo avrebbe dovuto prendere in carico oltre a farsi sempre negare, un giorno ci riservò un’altra sorpresa..mi chiamò di sera la psicologa dicendomi che la mattina dopo erano riusciti come evento straordinario ad avere un appuntamento al sert per vedere il ragazzo, riuscimmo a portarlo ci sembrava un miracolo, ma la beffa fu subito palesata, in quell’incontro dopo che parlarono da soli mi si chiese di entrare e fu lì che le mie orecchie non riuscivano a capacitarsi di quello che si stava dicendo, mettendo nero su bianco, lo psichiatra disse a mio figlio che non era affetto da nessuna depressione, che non necessitava di alcun ricovero, tantomeno di cure farmacologiche, invitandolo quando si sentiva più nervoso di andare a parlare con un operatore per scaricare tensione…
Ada SantamaitaPartecipantebuonasera….mio figlio ha quasi 27anni…iniziò tutto quando aveva poco più di 21anni…la situazione però era diversa, perchè allora causa uso sostanze da pochissimo tempo, noi genitori lo portammo immediatamente al sert che le dicevo, stava ancora bene, durante i primi mesi di psicoterapia cadde all’improvviso in questo stato depressivo, fu lui a chiedere aiuto a noi per essere aiutato, era accessibilissimo, ci seguiva ovunque, faceva tutti i tipi di terapie, capiva al100% il suo stato, pian piano nel tempo mostrava sempre più insofferenza alla terapia farmacologica e così la faceva in modo altalenante, fino a quindici mesi fa….studiava all’università di bologna con buon profitto, ora non riesce più a studiare, non riesce a lavorare, dorme di giorno veglia la notte, a volte dorme tantissime ore per poi non dormire per de o tre notti consecutivamente
Ada SantamaitaPartecipantefino a che nella disperazione più totale, io che sono la mamma, andai a parlarne con il sindaco, il quale fece un tavolo di concertazione fra le parti per capire cosa stesse accadendo, ovviamente tutti si difero strumentalizzando il nostro stato familiare, il divorzio, facendo credere che tutto dipendesse da noi che creavamo dei problemi…le garantisco che non abbiamo mai avuto conflitti, godiamno di stima reciproca, abbiamo sempre seguito il ragazzo insieme….però… qualcosa accadde dopo questo incontro, qualcosa ancor più ostacolativo, il dottore del DSM che lo aveva preso in carico si avvalse di un articolo di legge che cita, siccome maggiorenne, non ha alcuna responsabiltà nei confronti dei genitori e quindi ha sempre negato la possibilità di avere un dialogo con noi senza la presenza di nostro figlio, ovviamente non accessibile, non ci rispondeva nemmeno al tel, ci faceva dire che era presente, ma non voleva parlare con noi.
Ada SantamaitaPartecipantela psicologa in questione fu lei a dicidere quando nostro figlio durante la psicoterapia cadde in depressione, trasferirlo da ciampino, servizio di appartenenza a frascati non di appartenenza, creando così a nostra insaputa, conflitti interni, poichè sorpassò il DSM di ciampino, ma dopo tre anni di terapia farmacologica, nel momento in cui decise di non assumere più farmaci entrando in quella fase delicatissima, la psichiatra ci disse che lei non poteva fare più nulla e che dovevamo andare al DSM, fu allora che capimmo attraverso il malumore dimostratoci dal servizio in quanto facevano resistenza nella presa in carico del ragazzo, scaricando responsabilità e rimandandoci da dove eravamo venuti, senza però alcun esito positivo, perchè a loro volta ci rimandavano al DSM, che qualcosa fra servizi sert e dsm di ciampino non correva una stima reciproca, mentre nostro figlio stava in delirio, ci creavano mille difficoltà.
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