VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

ldalbuono

Risposte nei forum create

Stai visualizzando 15 post - dal 46 a 60 (di 115 totali)
  • Autore
    Post
  • in risposta a: COME CAMBIARE CPS #896
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    AUGURI A TUTTI PER IL 2017!!!!!!

    Vi ringrazio per le Vostre lettere, che danno a chi cura questo sito, il conforto di sapere che a qualcuno siamo utili. Cosa volete che aggiunga? Sapete, siamo l’ultimo paese – a parte la Corea del Nord – in cui il socialismo reale è al potere dal 1980. E il Socialismo reale è sempre stato corruzione, inefficienze e crudeltà. Sarebbe molto strano che qui in Italia fosse diverso. Tra l’altro, da nobile, anche se crudele, movimento a favore delle plebi, qui in Italia si è trasformato nel movimento degli alto borghesi più ricchi ed egoisti. Per giunta, non potendo più dirsi comunisti, convertitisi al più gretto capitalismo finanziario. E uniti da una inflessibile complicità di stampo mafioso.

    Quando, qualche anno fa, esaminando la statistiche dell’OMS, ho scoperto che in Italia, dal 1980, la mortalità da malattia mentale è aumentata di 6 volte (sono i grafici che trovate nel sito), mentre negli altri paesi europei è rimasta inalterata, ho pensato: “ E’ fatta. Sicuramente, in un batter d’occhio, modificheranno la legge”. Stupido e illuso. Qui non si modifica niente, se la situazione fa comodo ai padroni. E non siamo neanche l’unico caso. Pensa alla legge Merlin: è dal 1960 che l’Italia è il paese dei Papponi e della prostituzione selvaggia. Non si riesce a cambiare niente. E oggi: lo sconcio della immigrazione clandestina, che -ovviamente – penalizza i nostri poveri. E penalizza un povero paese in rapido impoverimento. In Spagna l’anno scorso ne sono entrati 300. Qui in Italia 176.000 e 5.000 sono morti in mare. Bisognerebbe denunciare al Tribunale dell’Aia l’establishment italiano per crimini contro l’umanità e complicità coi mercanti di carne umana. Tra cui mettiamoci pure tutte le Onlus (tra i mercanti) che si pappano -sempre a nostre spese – 35 € al giorno a testa per mantenere i clandestini.

    Del resto quando Cristo dice a Ponzio Pilato “Il mio regno non è di questo mondo..”, dice che questo è il mondo di quell’Altro. Altro che Provvidenza! Nel regno di quell’Altro, ci siamo dentro in pieno. Comunque, auguri a tutti di un 2017 migliore del 2016, che del resto era un anno bisestile. Anno bisesto, anno funesto. Non possiamo fra altro che migliorare. Coraggio!

    in risposta a: Mio padre #895
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    AUGURI A TUTTI PER IL 2017!!!!!!
    Cara Viola,
    Ti ringrazio per la Tua lettera, che da a chi cura questo sito, il conforto di sapere che a qualcuno siamo utili. Cosa vuoi che Ti aggiunga? Sai, siamo l’ultimo paese – a parte la Corea del Nord – in cui il socialismo reale è al potere dal 1980. E il Socialismo reale è sempre stato corruzione, inefficienze e crudeltà. Sarebbe molto strano che qui in Italia fosse diverso. Tra l’altro, da nobile, anche se crudele, movimento a favore delle plebi, qui in Italia si è trasformato nel movimento degli alto borghesi più ricchi ed egoisti. Per giunta, non potendo più dirsi comunisti, convertitisi al più gretto capitalismo finanziario. E uniti da una inflessibile complicità di stampo mafioso.

    Quando, qualche anno fa, esaminando la statistiche dell’OMS, ho scoperto che in Italia, dal 1980, la mortalità da malattia mentale è aumentata di 6 volte (sono i grafici che trovate nel sito), mentre negli altri paesi europei è rimasta inalterata, ho pensato: “ E’ fatta. Sicuramente, in un batter d’occhio, modificheranno la legge”. Stupido e illuso. Qui non si modifica niente, se la situazione fa comodo ai padroni. E non siamo neanche l’unico caso. Pensa alla legge Merlin: è dal 1960 che l’Italia è il paese dei Papponi e della prostituzione selvaggia. Non si riesce a cambiare niente. E oggi: lo sconcio della immigrazione clandestina, che -ovviamente – penalizza i nostri poveri. E penalizza un povero paese in rapido impoverimento. In Spagna l’anno scorso ne sono entrati 300. Qui in Italia 176.000 e 5.000 sono morti in mare. Bisognerebbe denunciare al Tribunale dell’Aia l’establishment italiano per crimini contro l’umanità e complicità coi mercanti di carne umana. Tra cui mettiamoci pure tutte le Onlus (tra i mercanti) che si pappano -sempre a nostre spese – 35 € al giorno a testa per mantenere i clandestini.

    Del resto quando Cristo dice a Ponzio Pilato “Il mio regno non è di questo mondo..”, dice che questo è il mondo di quell’Altro. Altro che Provvidenza! Nel regno di quell’Altro, ci siamo dentro in pieno. Comunque, auguri a tutti di un 2017 migliore del 2016, che del resto era un anno bisestile. Anno bisesto, anno funesto. Non possiamo fra altro che migliorare. Coraggio!

    in risposta a: Mio padre #893
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Marcella,
    non è una situazione facile. Suo padre, a quello che dice, non ammette di essere malato. E forse non lo è: il suicidio di una figlia può benissimo alterare per mesi l’equilibrio psichico di una persona. Per quanto riguarda il parere legale, si rivolga, nell’altra sezione del forum, all’avv. De Sanctis. Per quanto riguarda l’aspetto pratico: non c’è qualche conoscente medico, di cui suo padre si fida che possa prescrivergli almeno un calmante, un ansiolitico? Altrimenti c’è il vecchio e ben sperimentato sistema: il calmante – dato comunque, mi raccomando, dietro prescrizione medica – glielo si fare bere di nascosto. Se si è naturalmente sicuri, che suo padre, accorgendosene, non abbia reazioni abnormi.
    Una volta che l’aggressività di suo padre si è un pò mitigata, forse accetta di farsi vedere da uno psichiatra

    in risposta a: Consiglio Urgente #892
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Daniela
    mi scusi moltissimo per il ritardo, ma mi sono accorto solo ora che la Sua lettera era indirizzata a me. Dato che si tratta di uno squisito parere medico deve chiedere al Dott.Mauri, lo psichiatra. L’unica cosa che posso dirle è che potete senz’altro chiedere che venga seguito da un altro medico (chiedere non guasta mai) ma – con probabilità del 90% . Vi risponderanno che la specializzanda è bravissima e dovete avere totale fiducia in lei. E, a questo punto, se volete insistere, potete solo andare per via legale e farVi cambiare Dipartimento di Salute mentale

    in risposta a: Consiglio Urgente #891
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Daniela
    mi scusi moltissimo per il ritardo, ma mi sono accorto solo ora che la Sua lettera era indirizzata a me. Dato che si tratta di uno squisito parere medico deve chiedere al Dott.Mauri, lo psichiatra. L’unica cosa che posso dirle è che potete senz’altro chiedere che venga seguito da un altro medico (chiedere non guasta mai) ma – con probabilità del 90% . Vi risponderanno che la specializzanda è bravissima e dovete avere totale fiducia in lei. E, a questo punto, se volete insistere, potete solo andare per via legale e farVi cambiare Dipartimento di Salute mentale

    in risposta a: Centro di salute mentale #871
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Diego,
    mi risulta che a Roma sono state fatte delle richieste al Tribunale per poter cambiare il Centro di Salute Mentale, di cui non si era contenti. e questo sulla base della Costituzione che sancisce la libertà del malato alla scelta del medico e della cura. Peraltro bisogna fare una causa con tutti i costi relativi. Anche in questa circostanza i malati di mente, grazie alle balorde teorie della 180, vengono penalizzati. Anzi gli vengono addirittura tolti i diritti costituzioinali. Bisogna dire che, in questa sconcia storia della 180, vi è un grande assente; la classe medica. A parte proteste individuali non vi è mai stata nessuna protesta ufficiale di qualche ordine medico ( e men che meno dell’ordine degli psichiatri) per protestare contro l’esistenza in Italia di una legge basata non sulla scienza ma su presupposti di pura superstizione.

    in risposta a: OBBLIGARE PSICHIATRA A RICEVERE FAMIGLIA #844
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Credo di avere già risposto a domande analoghe, ma in questi casi non ci si ripete mai abbastanza.Alla prima domanda la risposta è no: non si può obbligare ad un incontro con la famiglia lo psichiatra e l’assistente sociale. E questo perchè esiste la malaugurata legge della privacy per cui gli psichiatri (dimostrando ovviamente poco cuore e scarsissima professionalità) possono rifiutarsi di dare alla famiglia informazioni sul malato. Esiste un mezzo elementare ed efficacissimo per questo: chiedere al giudice che sia nominato un tutore od un amministratore di sostegno. A questo i medici devono dare tutte le informazioni. E’ necessario però rivolgersi ad un avvocato muniti di perizia medica psichiatrica (anche di uno psichiatra privato) e fare l’iter legale, che può essere fatto anche in urgenza.

    Per quanto riguarda l’assistenza al fratello del suo compagno, le affermazioni dello psichiatra nascondono ovviamente la volontà di interessarsene poco o niente. Anche qui bisogna fare una azione legale minacciandoli con raccomandate che sono responsabili del peggioramento del malato o di atti nocivi a sè ed agli altri che il malato possa fare. Tenete sempre presente che la cura del malato è precisa responsabilità della struttura psichiatrica che viene a questo scopo pagata. Se non lo fa, va denunciata. Ovviamente anche in questo caso è meglio avere l’assistenza di un valido legale. Vi suggerisco di chiedere un approfondimento di queste osservazioni anche al nostro legale, qui sul forum. E auguri.

    in risposta a: richiesta informazioni #820
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Caro Stefano,
    purtroppo. per esperienza diretta, so quanto può essere deleteria la malattia di un genitore. E che strascico di dolori, rancori, frustazioni. ansie lascia.
    L’esperienza che Voi avete fatto con le strutture è tipica: la loro tendenza è lavorare al minimo e colpevolizzare la famiglia. D’altra parte Silvia vi ha informato correttamente: dal punto di vista economico potreste essere chiamati in causa Voi. Ma da un punto di vista medico ed assistenziale è la struttura pubblica il Vostro braccio. E’ lei che deve su Vostro sollecito ed in Vostro conto dare la necessaria assistenza a Vs. padre. E su questo dovete tranquillamente, ma fermamente (esposti e denunce) chiedere che quanto vs. padre ha diritto gli venga dato. Mi sembra però -devo dire – che la situazione sia decente. Vs. padre ha quella attività quotidiana, che gli fa pasare un pò il tempo. I Vostri sono probabilmente sopratutto timori dovuti ad una esistenza passata di brutte esperienze. Comunque, in genere, con l’età le manifestazioni più spiacevoli della malattia si mitigano. Semai avete considerato la possibiltà di creare una amministratore di sostegno di Vs. fiducia, che si interponga tra Voi e le strutture?

    in risposta a: sintomi negativi #815
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Giacomo,
    devi esporre qui i Tuoi sintomi: non possiamo aprire l’allegato.
    L.Dal Buono

    in risposta a: Richiesta informazioni su elettroshock. #800
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Si meraviglia che ho cancellato la Sua lettera? Lei ha scritto: “ Un altro passo verso il miglioramento sarebbe quello motivato da questo vostro meraviglioso sito, ovvero il proseguimento da parte dello Stato della legge 180….” Fa questa affermazione su un sito che si chiama “Vittime della 180”, dove ci sono le testimonianze di coloro – le vada a leggere – che sono stati distrutti, uccisi, martoriati da questa legge criminale. Tra questi mia moglie, che è oggi una demente irrecuperabile e che, se non ci fosse stata la 180 e ci fossero stati ancora i manicomi, sarebbe stata forse come la Merini: una delicata poetessa.
    Ha mai sentito parlare di Di Bella, di Stamina, di Hamer? Tutti truffatori che sostenevano che una malattia inguaribile poteva essere guarita con le loro mirabolanti scoperte. E così è stato Basaglia. Sosteneva che la malattia mentale non fosse una malattia, ma un disturbo dovuto alla società capitalista. Abolendo i manicomi e facendo delle adatte comunità aperte tale disturbo sarebbe scomparso. Ebbene questa criminale superstizione è diventata In Italia -unico paese al mondo – legge di Stato. Gli Ospedali psichiatrici sono stati aboliti. La malattia (che è una malattia cerebrale con una degenerazione della corteccia visibile alla RM) è stata negata. Come conseguenza in Italia la percentuale di morti per malattia mentale, dopo la 180,è aumentata di 6 volte (statistiche dell’OMS). Con un mostruoso codazzo di dolori, di vite stroncate, di cronicizzazioni evitabili. Insomma con tutte le tragedie che l’abbandonare la scienza porta con sé. Legga la nostra rubrica, “I delitti della 180”.

    Io sono uno dei pochi superstiti che sanno cosa era l’Ospedale Psichiatrico. E si ricorda che mio fratello, che veniva ricoverato là per schizofrenia, lo chiamava “Oasi di pace e di serenità”. E non voleva gli psicofarmaci, che ottundevano le facoltà intellettive. Non voleva l’elettroshock, che faceva vuoti nella memoria a breve termine. Preferiva il coma insulinico, oggi stupidamente non più utilizzato, che gli dava dei risultati miracolosi.

    E mi ricordo che quando Basaglia è stato stroncato da un ictus cerebrale, l’ho visto come un segno della Provvidenza di Dio, che aveva voluto eliminare, in maniera clamorosa, la vita di chi aveva così crudelmente distrutto le speranze e spesso l’esistenza di una intera categoria di malati. Adesso purtroppo non sono più così sicuro della esistenza della Provvidenza: i Basagliani hanno vinto. La realtà è che in natura vincono i più forti, non i più giusti. La scienza – checchè ne dica l’amico Mauri – sussiste ancora nelle Università dove lui lavora. Ma è completamente abbandonata nel territorio. Insomma: la superstizione, la cattiveria, la crudeltà e l’indifferenza hanno vinto. Ma almeno a noi – galline destinate al macello – rimane ancora una possibilità: strillare prima che ci tirino il collo e rivendicare, anche se invano, la giustizia, che se non ci viene data da Dio, dovrebbe almeno venirci data dai nostri fratelli.

    Infine: l’elettroshock è la cura più diffusa al mondo per le psicosi, perchè ha il vantaggio di essere facile, comoda e non dare effetti collaterali, salvo la perdita di memoria (che, ovviamente, può essere molto spiacevole). Certo che, come dice Mauri e come è evidente per ogni terapia, può essere utile o no. Però se io avessi un figlio malato, prima di iniziare con gli psicofarmaci, inizierei con l’elettroshock, che non altera la qualità di vita di un ragazzo giovane E comunque in Italia non viene usato per puri motivi ideologici, anche quando sarebbe più che indicato.

    in risposta a: CHIEDO CONSIGLIO AIUTO #791
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Ma…Le sue sono tipiche richieste legali che è meglio ponga all’Avv.De Sanctis. Certo che se il comportamento di suo padre diventa pericoloso a sè ed agli altri, sarà giocoforza fare un TSO. Vi suggerirei di comnciare ad avvisare la struttura psichiatrica di competenza del problema.

    in risposta a: Ragazzo minorenne quali aiuti? #785
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Domenica,
    purtroppo noi non possiamo darle un aiuto se non attraverso questo sito. Ha sicuramente, comunque, letto il consiglio dell’avvocato De Sanctis, che le indica la strada da seguire. Ci tenga al corrente.

    in risposta a: Ragazzo minorenne quali aiuti? #782
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Cara Signora,
    per quanto riguarda il quesito posto all’avvocato, la rimando alla rubrica relativa. Confidiamo di poterle rispondere quanto prima, ma non sarà immediato: in questo momento stiamo cercando un nuovo legale.
    Io posso darle alcuni consigli generici. Penso che lei sappia che la situazione è molto seria: una psicosi precoce a 15 anni, non da buone speranze di una positiva remissione. E’ molto probabile che suo figlio debba convivere tutta la vita con la malattia. La cosa oggi tecnicamente fattibile è trovare un adatto mix di cure che garantisca a suo figlio una certa remissione dei sintomi ed una accettabile qualità di vita. Tecinicamente fattibile, ma molto difficile, perchè la struttura psichiatrica italiana non garantisce alcuna efficenza nè nel trovare le cure adatte, nè nell’ abituare il ragazzo a convivere con la malattia e, men che meno, a risolvere i problemi sociali di amicizie e lavoro che inevitabilmente si manifesteranno.
    Però posso indicarle un obbiettivo primario: salvi le altre sue figlie dall’impatto devastante della malattia. Deve assolutamente o allontanare suo figlio o allontanare le due ragazze. Da questo punto di vista forse – ma non conosco la situazione – il fatto che il padre abbia acconsentito a prenderlo in casa può essere una benedizione. Anche perchè un ragazzo psicotico ha bisogno anche di essere abituato ad una certa disciplina. E l’autorevolezza, anzi la durezza, di un padre, se c’è, può essere molto più efficace del comportamento materno. Tenga presente che questi malati non dovrebbero stare in famiglia: la permanenza in famiglia non serve niente a loro e danneggia gravemente se non irrimediabilmente gli altri componenti. Ed è normale che la madre che si tiene in casa il figlio precipiti anche lei in comportamenti patologici e che finisca per diventare la schiava del figlio. Da tutti i punti di vista. Anche, spesso, da quello sessuale. E questo, oltre al resto, peggiorando la situazione del malato.

    Indubbiamente l’unica speranza di una stabilizzazione della malattia del ragazzo sta in un suo inserimento in una comunità dove lo curino sia dal punto di vista medico che dal punto di vista sociale. Ma come fare?
    L’avvocato spero che le risponda adeguatamente. Io mi sento di dirle che deve appoggiarsi ad un buon avvocato che promuova una decisione del giudice per l’allontanamento coatto dalla famiglia e l’inserimento in una comunità. E quando ci sono episodi di violenza, non abba esitazioni a chiamare i carabinieri ed a denunciare il ragazzo. So che è inumano perchè è solo un malato. Ma serve per dimostrare al giudice che la permanenza in famiglia è impossibile. Tenga presente che fino a qualche anno l’inserimento in OPG, l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, era una benedizione: il ragazzo veniva finalmente curato con efficienza e costanza. Si abituava ad una buona disciplina e, spesso, quando usciva, sembrava veramente un altro. Adesso hanno chiuso anche quelli.
    Ma lei dove sta?

    in risposta a: DIFFICOLTA’ DI DIAGNOSI #775
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Cara Cristina,
    bisogna tenere presente che l’organizzazione psichiatrica statale italiana è basata sulle teorie basagliane: la malattia mentale non esiste. E’ un disturbo causato dalla pressione che le istituzioni della violenza (famiglia, scuola e manicomio) esercitano sulle personalità che si sottraggono alle logiche della società produttivistica. Disturbi curabili sottraendo il malato a tali istituzioni e inserendolo in comunità a carattere libertario e ugualitario. Fa quasi ridere ricordare simili baggianate. Ma è pur vero che sono tuttora la base fondante dell’organizzazione psichiatrica. I concetti di stigma, territorialità , riabilitazione, libertà del malato, diritto alla privacy, anche se non hanno alcuna importanza curativa, vengono continuamente sbandierati, perchè si basano su quelle teorie. E i sanitari più incolti ed ideologizzati spesso tacciono con i familiari non solo per ragioni umanitarie, ma anche perchè li ritengono responsabili della malattia del malato. E’ antipatico farsi pubblicità ma invito tutti a leggere il libro mio e di Mauri. E’ fatto apposta per permettere ai genitori di difendere se stessi ed i loro figli, traendo il massimo possibile da questa infausta situazione. Non dimenticate che le conseguenze possono essere catastrofiche. E’ di oggi la notizia di quel padre, ex-preside di scuola, costretto a convivere col figlio schizofrenico violento, che lo ha ucciso a colpi di pistola, appena dopo la morte della moglie che lo aiutava a sopportare il suo interminabile calvario.

    in risposta a: OSSERVAZIONE…. #770
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Non si convinca, mi raccomando. Sia invece assolutamente certa che questa è una malattia come un’ altra e che il sollievo o la remissione dei sintomi possono essere date solo da un approccio scientifico e non da improbabili teorie psicanalitiche o sociali. Certo, come in ogni sofferenza umana la psicologia ( o, meglio, lo stile di vita) aiuta. Ma deve essere una psicologia di supporto e di rassicurazione, da buon vecchio zio, tanto per intenderci. Ed è semmai fondamentale accompagnare la farmacologia con un recupero di una normale vita sociale e lavorativa. Che è proprio quello che manca.
    Io non sono così ottimista come Mauri sulla situazione attuale. Ma forse sono condizionato dal fatto che qui ci capitano solo i casi più gravi, che, con l’assistenza attuale, hanno poco o nessun giovamento.
    Comunque si appelli alla Costituzione, che garantisce la libertà di cura, e -con l’aiuto di un avvocato – cambi ASL e cerchi psichiatri più validi

Stai visualizzando 15 post - dal 46 a 60 (di 115 totali)