VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

ldalbuono

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  • in risposta a: La mia storia #481
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    A quanto mi dice dovrebbe porsi due obbiettivi:
    – fare un amministratore di sostegno per suo fratello
    – mettere suo fratello in una casa diversa da quella di sua madre

    Certo dipende molto dalla struttura. Però si può fare lo stesso: Per l’amministratore di sostegno si può chiedere la perizia di uno psichiatra privato e poi presentare la richiesta in tribunale, tramite avvocato. Per la casa bisogna anche in questo caso fare una istanza in cui si dimostra – possibilmente con episodi antecedenti e numerosi – come la situazione nuoccia alla madre ed al malato. Ovviamente è sempre opportuno e molto più facile avere l’appoggio della struttura pubblica. E questa la si può ottenere operando senza timore riverenziale di nessun tipo per i medici, eventualmente con raccomandate. esposti e denunce. Più Vi darete da fare, più avrete possibilità di ottenere qualche cosa.

    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Insomma: ha ragione Garattini. Peraltro, a quanto dici, la sperimentazione è difficilissima. Anche perchè le fondamentali sperimentazioni sugli animali in questo caso hanno poco valore. Un’altra cosa: se non sbaglio tutti gli antipsicotici sono degli inibitori della dopamina. E quindi sembrerebbe che – in qualche modo – la schizofrenia, o almeno alcuni suoi sintomi, sia legata a questo neurotrasmettitore. E’ corretto o sono rimasto indietro?

    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Caro Mauri,
    prendo lo spunto per un Tuo parere. Tempo fa Garattini, in una trasmissione televisiva. diceva che uno delle più gravi lacune della ricerca scientifica è proprio nella ricerca di nuove molecole per le psicosi. A suo dire tutti i nuovi farmaci non sono altro che ripetizioni di una stessa molecola di base. E’ così ?
    In effetti il fatto che si usa ancora estesamente l’aloperidolo, fa sorgere il dubbio che Garattini abbia ragione.

    in risposta a: La mia storia #475
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Se Tuo fratello ha crisi violente, nonostante l’haldol, immagino che i farmaci supplementari che gli danno li prenda molto poco. Come sicuramente sai questi malati fanno di tutto per non assumere le medicine. Uno dei miei tutelati mi ha confessato che riusciva a sputare anche quello che gli davano nell’OPG. Ovviamente tutto è legato allo scarsissimo senso di responsabilità dei sanitari.
    Sono comunque sempre del parere che è fondamenale cercare di obbligare la struttura a lavorare con esposti, denunce ecc. Con tutto quanto la legge ed il diritto ci mettono a disposizione.

    in risposta a: La mia storia #472
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Cara Anna,
    Ti esprimo tutta la solidarietà mia e di tutti i soci delle Vittime della 180. Purtroppo capita spesso che si formi un legame malato tra il figlio schizofrenico ed un genitore, in genere la mamma. E’ tutto il nucleo familiare, a questo punto, ad essere malato. E capita addirittura che anche la madre debba essere sottoposta a cure e a volte al TSO. Tra l’altro, come Tu hai fatto esperienza, diventa difficile curare il malato per le continue interferenze del genitore.
    Voi comunque cercate di approfittare di questa pausa per rimetterVi un pò e per cercare di dare più serenità ed ordine alla Vostra vita. La vita di Vostra fratello scorre ormai sui binari di una grave malattia cronica e, oggi, inguaribile. Vostra madre vuole seguirne le sorti: è una sua libera scelta. Ma Voi avete il diritto ed il dovere di vivere la Vostra vita senza lasciarVi disrtuggere da quella stessa malattia che sta già distruggendo Vostro fratello e Vostra madre. A proposito: avete cosiderato la possibilità di creare un amministratore di sostegno sia per vostro frattello che -a questo punto – anche per la mamma? Fate presente anche all’avvocato che vostra madre ha scelto, l’inopportunità e la immoralità di cercare di fare uscire dall’OPG un malato che nell’OPG stesso almeno viene curato con efficienza. A proposito: di dove siete? Che OPG è? Cordiali Saluti. L.Dal Buono

    in risposta a: quali obblighi? #468
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Mi spiace di essermi accorto solo adesso delle Vostre richieste di aiuto. Lasciatemi dire che il problema fondamentale è che la malattia non deve e non può essere gestita dai familiari, ma deve essere gestita dalle strutture a ciò preposte e pagate per questo. Come? Agendo sulla base della legislazione e del diritto. Se la struttura non risponde adeguatamente bisogna affidarsi ad un bravo (e cattivo) avvocato e fare in modo che risponda. Con raccomandate, esposti, denunce. Responsabilizzate la struttura. Non abbiate paura del TSO. Non abbiate paura di esposti e denunce. Meglio parlare chiaro prima (e soprattto scrivere) che lamentarsi dopo. Il TSO se è necessario va fatto senza alcuna esitazione ed è compito della struttura fare in modo che non si traduca in ulteriore danno per i familiari. Tenete presente che un malato che non è conscio della malattia è un malato mal curato. E’ opportuno e fondamentale fare interdire il malato o almeno fare un amministratore di sostegno. Dietro l’amministratorre di sostegno c’è il giudice tutelare ed i sanitari non gli possono rispondere invocando la legge sulla privacy: devono giustificare i provvedimenti che prendono. Io sono tutore di uno schizofrenico che ha ucciso la madre e che non ha tuttora coscienza della malattia. Due vite distrutte:la sua e quella della madre. Per non parlare dei problemi che hanno avuto le sorelle che vivevano con loro. Il torto della famiglia è stato quello di non denunciare con forza ed in maniera documentata e continuata il comportamento colpevole e criminoso dei sanitari. Dopo diventa impossibile ottenere giustizia. Infatti abbiamo perso la causa penale. Speriamo in quella civile. Ma bisogna non avere rispetto umano: questi medici sono pagati per curare i malati di mente e devono farlo. Altrimenti sono dei parassiti della società e bisogna cercare di estirparli. Denunciate, denunciate, denunciate. Specie se i malati sono violenti. La situazione può rapidamente diventare insostenibile. O può esserci -come c’è – un dramma irreversibile.

    in risposta a: richiesta di chiarimenti #457
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Cara Signora,
    credo che sia piu che giusto essere rivendicativi. Sono trenta anni che i malati di mente sono stati abbandonati a se stessi. La situazione è tale che le famiglie abbandonano la struttura pubblica e si arrangiano: il decente e crescente numero di psicofarmaci permette una gestione “fai da Te”, che comunque ha il vantaggio di non ledere -come spesso succede nella struttura pubblica – la dignità delle persone. Certo l’efficienza di queste cure è bassissima. E comunque noi siamo fortemente contrari a questa prassi. Il nostro consiglio è sempre quello di affrontare in punta di diritto la struttura, preferibilmente appoggiati da noti e feroci avvocati, e pretendere quello che per legge ci spetta.
    Comunque La ringrazio. Non sapevo che anche i minori godono, si fa per dire, della stessa situazione di abbandono dei malati adulti. Mi auguro che questo nostro forum, le sia stato di conforto. Cordiali Saluti. L.Dal Buono

    in risposta a: mio fratello: psicotico che rifiuta le cure e le visite #375
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Buonasera, sono l’amministratore del sito.
    Sono ammessi file con estensione txt, rtf, pdf.
    Credo che non sia riuscita ad inviarlo perché abbiamo impostato una dimensione troppo bassa per i documenti. Provvederemo quanto prima, ma le consiglio di incollare il testo direttamente sul forum, in modo da permettere, a tutti coloro che vorranno risponderle, una lettura più immediata.
    Ci scusiamo per l’inconveniente.

    in risposta a: mio fratello: psicotico che rifiuta le cure e le visite #374
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Non so cosa sia successo. Domani chiedo al grafico che ci ha fatto il sito. Se vuole mandare il file questa sera, lo mandi a info@vittimedella180.org . Poi lo passerò io all’esperto. Comunque consideri con serietà il parere dello psichiatra: se non ha intenzione di dedicare la sua vita ai suoi malati e vuole avere una vita sua, deve allontanarsi fisicamente e emotivamente. Lucio Dal Buono

    in risposta a: richiesta informazioni #369
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Signora,
    Le rispondo anche io:
    – Per quanto riguarda il rifiuto della cura, la cosa migliore è effettivamente premere sul CPS, attraverso una adatta responsabilizzazione.
    – Per quanto riguarda l’elenco delle comunità convenzionate con la Regione Lombardia, ce l’abbiamo e, se vuole, Le diamo una copia. Anche se dubito che le serva.

    Per una assistenza domiciliare, il nostro esperto Marco Faita, sta aprendo una importante iniziativa.Provi a rivolgersi a lui. Cordiali Saluti. Lucio Dal Buono

    in risposta a: schizofeniaaffettiva prendo dei farmaci ma non vedo migliorameti #362
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    In attesa che Ti risponda lo psichiatra, Ti rispondo io. Ma di dove sei? E quanti anno hai? A quanto dici sei separato e vivi con Tua mamma. Nella Tua lettera Vi è però una notizia positiva. Durante l’ultimo ricovero sei stato meglio. Il che significa che le cure Ti hanno fatto effetto. E poi? Le hai seguite ?

    Ciao. L.Dal Buono

    in risposta a: mio figlio #340
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Signora, signora, che dice? Tossico è una circostanza aggravante. Bipolare è una parola. Tanti anni fa proprio il dott.Mauri mi ha illuminato dicendo “quella malattia lì”. E’ quella malattia lì. Non sappiamo cosa sia, nè a cosa sia dovuta, anche se capiamo che sono coinvolti i neurotrasmettitori. E’ una malattia che colpisce l’1% della popolazione in tutte le parti della terra. Noi poi la chiamiamo schizofrenia, borderline, disturbo bipolare, forma schizoide, neurosi ossessiva e chi più ne ha più ne metta, a seconda delle manifestazioni esterne che, d’altra parte, ogni individuo ha un pò diverse. In realtà non ne sappiamo niente, ma oggi – grazie a Dio – ne sappiamo almeno curare i sintomi. Così come facciamo con il diabete, l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla e tutte le malattie che non provengono da un agente esterno microbico o virale, ma da un malfunzionamento di un nostro organo. In questo caso il cervello. Per cui, oggi – domani, magari, ci saranno terapie più efficaci – dobbiamo contenere la malattia, lenirla, fare uno sforzo per garantire ugualmente al malato una vita accettabile con qualche caduta dovuta ad un aggravamento e all’implacabile decorso di una malattia.
    La rabbia che proviamo è il fatto che in Italia la legislazione non è al passo con la scienza. E’ una legislazione medioevale di superstizione ( la malattia – pensate un pò – è dovuta alla società capitalista). Quindi condanna al degrado, malati che potrebbero stare molto meglio, che potrebbero avere una ragionevole e buona qualità di vita. Però non siamo oggi in grado di guarire, ma solo di migliorare, di lenire, di curare. Esattamente come con i ragazzi malati di diabete. Però sono sempre processi lunghi, lenti. In cui una diagnosi lievemente errata non ha molto effetto. Bisogna puntare sul lungo termine. Sulla bontà della cura, sulla costanza, sulla eliminazione dei deliri e delle allucinazioni. Con pazienza, con elasticità. Disposti a cambiare struttura, a cercarne una migliore, come del resto la Costituzione ci permette. Disposti ad affrontare una lunga e difficile lotta per costringere al lavoro ed al rispetto delle leggi , pigri impiegati statali. Disposti a provare, a tentare. Ma ben consci che la malattia rimane. Ma che la vita continua e può essere accettabile, anzi bella, ricca di interessi. Ha visto quel bellissimo film “Beatiful mind”? E’ la storia di uno schizofrenico che arriva al premio Nobel. Ho pianto guardandolo. Perchè è vero. E’ proprio così. E’ grande e triste. Perchè è lotta, è sofferenza, è dolore. Ma è anche la vita.

    in risposta a: mio figlio #338
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Mi scusi se intervengo, ma volevo avvisarla che il Dott. Mauri è andato in vacanza per una settimana.
    Colgo anche l’occasione per spingerla ad appoggiarsi di più alla struttura: alle domande che lei rivolge nell’ultima lettera a Mauri, può e deve rispondere anche la dott.sa del CPS. Poi La prego di cercare di vivere con maggiore calma e serenità la situazione. So che, in un certo senso, sono parole stupide: questa malattie sono disgrazie molto grandi per un genitore. Però bisogna considerare l’arco di una vita: se ben curato, suo figlio potrà avere una vita quasi normale e con buone soddisfazioni. Però occorre che anche da parte sua, ci sia più calma e più sforzo di attendere con pazienza i risultati di una terapia e di una decisione. Al riguardo potrebbe essere utile avere vicino altri genitori di malati. Non c’è una associazione nella Sua zona? Ovviamente i Suoi interventi qui ci sono sempre graditi, ma noi purtroppo siamo fisicamente lontani

    in risposta a: Quesito #323
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Io sono del parere che bisogna sempre fare un’azione. Che poi sia un esposto, una denuncia, o una semplice protesta va valutato caso per caso. Ma strillare bisogna: l’unica possibilità di ottenere un miglioramento dell’attuale situazione è attraverso la protesta e la ribellione delle famiglie. Anche io non ho visto nel parere dell’avvocato niente di negativo verso la possibilità di un esposto o di una denuncia. Anzi diceva che ci sono sempre più casi.

    in risposta a: disperazione #313
    ldalbuono
    Amministratore del forum

    Signora,
    intervengo ancora per cercare di darle un pò di conforto. Intanto – e questo lo dico per tutti i parenti ed i genitori – non date mai retta a quelle iene di psicologi che danno a Voi la colpa della malattia del figlio. La malattia mentale è una malattia come ogni altra: come il diabete, il cancro o la polmonite. La psiche(supponendo che la parola significhi qualche cosa) o i genitori non c’entrano niente. Certo dopo l’esplosione della malattia, i genitori possono aiutare o no le cure al figlio con il loro comportamento. Peraltro l’aiuto dei familiari e dei genitori è sempre pesantemente condizionato dalla loro(nostra) emotività: io riesco a consigliare bene Lei, ma quando si tratta del mio familiare divento quasi deficiente.
    E’ per questo che una cosa da fare quanto prima è creare un amministratore di sostegno: diventa lui responsabile del ragazzo ed i medici non possono rifiutarsi di parlare con lui.
    Signora, poi dia retta a quello che Le dice Faita: l’unica possibilità di fare curare Suo figlio è seguire passo passo i Suoi consigli.

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