VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

Massimo Carlo Mauri

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  • Si i Centri Psico Sociali (CPS) della Lombardia corrispondono ai Centri di Salute Mentale (CSM)… in altre regioni CIM, Centri di Igiene Mentale …
    Be’ se e’ disposto a farsi seguire in privato, da un medico di fiducia va benissimo .. in piu’ se e’ il primario potra’ sempre ricoverarlo con piu’ facilita’ se fosse necessario …. sempre che si mantenga la fiducia !!
    Comunque mi sembra sicuramente prudente separli .. intendo moglie e marito !

    Salve ! E’ necessario che con la dimissione venga affidato al CPS di competenza (in genere si fa cosi’ dopo una dimissione da un SPDC … comunque ne deve parlare con i medici della situazione critica in casa !!) e quindi preso in carico dal CPS stesso in modo che se non assume la terapia venga fatto un nuovo ricovero, eventualmente anche per mezzo di un TSO.
    Il problema sta nell’eta’: a 70 anni e’ anziano ed in teoria per eventuali invii in comunita’ o altro, almeno in Lombardia il problema potrebbe essere palleggiato tra CPS e servizi del Comune.

    in risposta a: Consiglio sono disperato #1384

    Aggiungo… potrebbe cercare di farle capire che forse non sta bene e ha bisogno di qualche esame.. una TAC.. e per questo potrebbe farsi vedere se non da uno psichiatra da un neurologo !

    in risposta a: Consiglio sono disperato #1383

    Salve ! Situazione difficile… dovrebbe proprio convincerla a farsi vedere da uno psichiatra o del servizio pubblico o in questo caso da un privato, forse accetterebbe piu’ volentieri di recarsi in uno studio privato.
    Altrimenti … ma sarebbe cosa da non farsi…potrebbe darle una decina di gocce di Serenase a sua insaputa, la sera con dell’acqua, una bibita … e aspettare una settimana che si renda piu’ disponibile ad una visita specialistica. Il problema e’ che se si accorge poi ha perso la sua fiducia completamente.
    Un TSO, Trattamento Sanitario Obbligatorio in questo caso .. se capisco bene la situazione … e’ sicuramente un po’ eccessivo e traumatico.

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1379

    Salve ! Nel momento in cui si evidenzia che si tratta di patologia psichica non c’è’ appello che regga ! ….viste anche le notizie di cronaca …chi si fida a sostenere le tesi di un malato psichico !

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1373

    E’ l’eterno problema dello psichiatra e della psichiatria: come lei stesso dice e’ l’unico caso (se chiaramente si tratta di una psicosi) in cui il pz non vuole curarsi, odia lo psichiatra, odia il posto di cure e le terapie semplicemente perché’ non c’e’ l’insight ..” sto benissimo” “i farmaci mi danno solo problemi “.
    D’altro canto il ns ordinamento riconosce comunque la capacita’ di intendere e volere al malato di mente, compreso lo psicotico. Unica eccezione il momento del TSO in cui per stato di necessita’ di fatto il pz viene temporaneamente riconosciuto incapace di intendere e volere… viene “sospesa” per un certo periodo la sua capacita’ di intendere, privato della libertà personale ed affidato alla tutela di un giudice tutelare nominato d’ufficio… ma non “ha senso” oltre un certo limite. Sicuramente TSO dopo TSO il pz in genere, dopo anni, si rende conto che mangia qs minestra o salta dalla finestra, come si suol dire …in qualche modo si arrende.
    Sicuramente si puo’ instaurare il pensiero che lo psichiatra non abbia nessun interesse a cercare il pz: il problema e’ che siamo sempre meno (noi eravamo piu’ di trenta, forse troppi, nel 1980 ed ora siamo in 13 che tra l’altro devono coprire le 24 ore in PS, giorno, notte e festivi ininterrottamente, quindi immobilizzati in PS). Inevitabilmente si arriva necessariamente alla condizione di estrema urgenza e necessita’.
    Comunque ripeto, se ci sono delle denunce, necessariamente, e viene riconosciuta la pericolosità’ sociale oggi il pz puo’ essere inviato in una REMS.

    in risposta a: disturbo schizzoaffettivo #1370

    Salve, se la situazione e’ insostenibile ne deve parlare con il curante del Centro Psico Sociale dove fa l’iniezione mensile…eventualmente si dovrà’ pensare ad un TSO.

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1367

    Va bene come ha fatto ad allontanarlo… comunque se sputa in faccia a qualcuno altro che passibile di denuncia !…lo arrestano all’istante !!

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1365

    Se si ricorda e’ una delle prime cose che ho detto ! L’ultima “spiaggia” ma a volte l’unica percorribile…. la valutazione della pericolosità’ sociale …sulla base delle denuncie per violenza ( senza denuncie le dico fin da ora che il percorso e’ impossibile …abbiamo una certa esperienza in proposito) e la inseribilita’ in REMS ….noi ne abbiamo inseriti almeno quattro … a quel punto non e’ assolutamente un problema di “code” o “tempi infiniti” Decisa dal giudice la pericolosità’ l’invio e’ praticamente immediato…..poi certo la REMS cercherà’ di tenerlo il minimo possibile 1- 3 anni per un reato minore …e poi lo inserirà’ in una comunità’ “protetta” ossia per pz in dimissione da una REMS con dei vincoli giudiziari finché non verrà alla fine revocata la pericolosità’ sociale …anche dopo 4- 5 anni …. ma questo e’ tutto da vedere ..dipende dalla “condanna” emessa dal giudice in base ai reati commessi …chiaramente da un così “definito” malato psichico.

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1363

    La situazione risulta effettivamente complessa.
    In ogni caso se la situazione peggiora si può’ chiedere un’altro TSO. … TSO dopo TSO in genere capiscono che non possono fare quello che vogliono o meglio che devono darsi una regolata !!
    Comunque l’idea vivesse in un suo appartamento puo’ essere valida…e’ maggiorenne …non c’era nessuna necessita’ di riprenderselo in casa !!…rimanendo poi senza denaro qualche cosa dovrà’ fare…se combina un “guaio” …mi spiace ..ma verra’ arrestato. Mali estremi, estremi rimedi. Ovunque, qualsiasi Centro (nel mondo !) che si occupi di persone con “doppia diagnosi” o comunque con abuso di sostanze, come prima indicazione dicono di avere il coraggio di non dare una lira … si “arrangiano” e succeda quel che succeda…! Altre soluzioni non ce ne sono.

    in risposta a: perkè #1361

    Il problema e’ che per molti farmaci, i Italia, e’ stato imposto un prezzo troppo basso e gli importatori non hanno più’ convenienza ad acquistarli dalle industrie e venderli in Italia.
    Si possono sempre acquistare via internet, chiaramente pagandoli a prezzo pieno.

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1358

    Comunque la terapia alla fine non cambia se uno usa cocaina ! La cocaina induce sintomi psicotici, deliri persecutori, allucinazioni fondamentalmente …e quindi si usano gli antipsicotici !!

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1357

    Sulla faccenda della cocaina può’ essere stata una domanda per sapere se voi ne sapevate qualche cosa ….si, in genere si fanno i test per le sostanze …ma se il pz lo nega decisamente spesso non si fa il test…inoltre forse i medici non vi hanno semplicemente informato sui valori del test …in effetti se il pz nel consenso informato firma di non comunicare nulla ai parenti i medici non possono comunicare nulla

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1355

    Salve ! L’unica possibilita’ e’ che i medici del reparto inoltrino una lettera al giudice competente segnalando la “pericolosità’ sociale” della persona. E la denuncia in corso e’ indispensabile perché si possa inoltrare la richiesta. Cosi’ facendo…chiaramente sempre a discrezione del giudice.. potrà’ essere inviato in una REMS, la comunità’ chiusa che sostituisce gli OPG dove dovrà’ rimanere per un tempo stabilito…in genre non meno di 2 o tre anni. L’importante e’ sollecitare i medici del reparto ad inoltrare tale richiesta anche spiegando bene tutta la precaria condizione !!

    in risposta a: Moglie con psicosi o schizofrenia #1347

    Problema di difficile risoluzione. Di fatto più che dello psichiatra si teme una terapia farmacologica, considerata del tutto inopportuna.
    Se la situazione e’ invalidante per sua moglie si può’ insistere sul fatto che può’ migliorare se curata. Per altro verso si può passare al ….“ricatto” … dicendogli che se non si cura si sarà costretti ad un ricovero.
    Cordiali saluti !

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