VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

Massimo Carlo Mauri

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  • in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1336

    Innanzitutto l’amministratore di sostegno non fa un ricorso contro il mandato, molto semplicemente dice no al giudice, e’ un suo diritto se non se la sente, ce ne sono altri 20 a sostituirlo, non e’ un problema se non si trova con suo fratello: il giudice tutelare ne nominera’ un’altro.
    Be’ uno dei primi compiti dell’amministrazione di sostegno e’ quello di monitorare le uscite economiche: se decide di dargli 10 euro al giorno difficile che la cocaina possa acquistarla, anche se decide di morire di fame. E se se la procura illegalmente andra’ incontro a problemi con la giustizia.
    Poi l’amministratore di sostegno si rivolgera’ ai curanti per provvedere alle terapie adeguate e se non le vuole assumere i medici provvederanno ad un TSO finche’ non capira’ che le medicine e’ meglio assumerle, se non altro per non finire ogni volta in reparto psichiatrico contro la sua volonta’.
    Oltre a cio’ dovra’ frequentare i centri per le dipendenze (SERT a Milano) visto che e’ un abusatore.
    Non dovesse funzionare c’e’ sempre la possibilita’ di inserirlo in una comunita’ a doppi diagnosi (deve avere meno di 50 aa)…. questo pero’ sempre che suo fratello lo accetti.Ma in genre alla fine lo accettano tutti o quasi.

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1330

    Si certo, in accordo con i curanti. In alcuni casi si fa un TSO, o un accertamento sanitario obbligatorio solo al fine di fare l’iniezione di depot. Comunque quasi certamente dopo tre volte che il pz si rifiuta e lo si obbliga, accetta, suo malgrado la cura.

    in risposta a: cerco contatti con parenti di persone schizofreniche #1324

    Salve ! Io non sono di grande aiuto ma volevo solo dirle che a Milano se un pz rimane in ospedale più di 15 giorni e’ un miracolo. Tenga comunque conto che un ricovero in SPDC costa alla societa’ (a tutti noi) 1200 euro al giorno ! Sembrera’ impossibile ma e’ così !

    in risposta a: tso unico caso di ambulanza prescritta senza medico? #1309

    L’aver colto l’aspetto umoristico e’ sicuramente un indice prognostico molto positivo !!! … ad ogni buon conto il parente puo’ salire in ambulanza con il pz in TSO ma spesso si preferisce non salga per non creare ulteriore agitazione nel pz (anche perche’ spesso il TSO e’ richiesto proprio dai parenti !
    In quanto al medico…non c’e’ nulla di losco !!… e’ previsto cosi ! Per altro il posto in ambulaza e’ ristretto e per un pz con una patologia psichiatrica … in genere… il medico in ambulanza serve a poco !

    Non per tutti. Ad esempio lo Xeplion puo’ non prevedere una terapia per os precedente. Anche per i vecchi antipsicotici come Haldol Decanoas e Moditen Depot era in uso utilizzarli anche senza un periodo iniziale di dose per os.

    in risposta a: tso unico caso di ambulanza prescritta senza medico? #1302

    E’ vero quello che scrive ! … non e’ previsto il medico !
    Comunque in realtà’ a Milano dopo il fatto di cronaca di un anno fa (per un decesso ma non a Milano) il medico segue sempre l’ambulanza sull’auto della polizia che accompagna il pz in ospedale dopo averlo prelevato da casa. Sull’ambulanza comunque ci sono sempre due ambulanzieri che conoscono le pratiche di urgenza.

    Per altro le modalità’ del TSO sono quanto meno bizzarre !… il medico che convalida il TSO in realtà’ lo esegue a suo rischio e pericolo: non e’ pagato per farlo, non esiste assicurazione che copre il medico che esce per il TSO che per altro non potrebbe lasciare il suo posto di lavoro in Ospedale. Non esiste alcuna procedura scritta !!!!
    Se comunque vogliamo polemizzare tra poco non ci saranno più medici nemmeno in ospedale o saranno ridotti al minimo ! …. secondo un mio collega e’ un programma occulto per ridurre la popolazione, in particolare quella anziana cosi’ non si devono più’ pagare le pensioni !! … considerando poi che arriverà’ il momento, essendo i medici per la maggior parte di 50 – 65 anni, figli del “baby boom” del dopoguerra, tra non molto…. io faccio parte di quel gruppo !! ….passeranno a “miglio vita” in blocco anche loro.

    in risposta a: Farmaci a lunga azione per pazienti che si sottraggono alle cure #1298

    Puo’ provvedere anche un parente…il farmaco può essere acquistato in farmacia. Fa eccezione lo Zypadhera perché’ necessita controllo in Day Hospital o comunque in un Presidio Ospedaliero.

    No, per quello n ! Anzi i farmaci a lunga durata sarebbero piu’ efficaci perche’ piu’ stabili nei livelli plasmatici.

    Per il DOC specificatamente no. Bisogna dire che l’antipsicotico Risperdal (risperidone) microsfere che e’ un antipsicotico si usa anche nel DOC. Difficile pero’ che un DOC non voglia assumere le terapie, il soggetto e’ molto disturbato dai sintomi e cerca costantemente l’aiuto di tutti compresi i medici, compresi i farmaci che assolutamente desidera per alleviare l’ansia. Forse non e’ un DOC e quindi a maggior ragione i “long-acting” ci sono, compreso come quello che cita lei della durata di tre mesi, il Trevicta.

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1292

    Be non e’ proprio cosi’! Innanzitutto i genitori devono contattare un Centro (CPS o CSM che sia) perche’ un medico lo visiti e possa fare la proposta di TSO. In alternativa ci puo’ essere un medico anche privato o il medico di medicina generale che esce e propone il TSO. Non ci puo’ essere una richiesta diretta di TSO da parte dell’utente, un parente ad es.
    In caso di estrema necessita’ puo’ essere chiamato il 118 che al limite se vede la gravita’ della situazione puo’ accompagnare il pz in Pronto Soccorso per una valutazione….ma sempre con il consenso del pz. Carabinieri o polizia possono intervenire contro la volonta’ del pz in situazioni veramente estreme in cui ci sia un evidente pericolo di vita per qualcuno o una aggressione in atto.
    Per complicare le cose se il tutto e’ legato ad un eccesso di alcool o droghe il TSO potrebbe anche non essere richiesto se non ci sono gravi turbe del comportamento. La patologia psichiatrica e’ una malattia ! … l’abuso di sostanze o alcool, in realta’…. (si deve distinguere da caso a caso) sono legati a delle scelte volontarie del soggetto….

    in risposta a: Certificato Csm a paziente che ha abbandonato le cure #1291

    Se un pz non e’ piu’ seguito da un Centro e non prende terapie in teoria risulta “guarito” e quindi il Centro al limite puo’ fare una relazione dicendo che non e’ piu’ seguito ed in teoria puo’ essere revocata l’invalidita’.Se il pz e’ seguito privatamente lo specialista privato puo’ contattare il Centro, scrivere una relazione in modo che poi il Centro scriva la sua.

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1287

    Come dico spesso il TSO e’ una procedura medica:”per necessita’ ed urgenza delle cure, rifiuto delle stesse, impossibilita’ di interventi domiciliari e/o ambulatoriali”, la pericolosita’ o l’aggressivita’ in realta non c’entrano nulla.

    in risposta a: Fratello paranoico e borderline e genitori anziani #1284

    Salve ! L’ha data lei la soluzione ! Gli si fa fare un TSO almeno rimettono in ordine le cure ! E se poi non segue le terapie altro TSO …..mi rendo conto che non e’ il massimo ma le assicuro che la quarta volta ci pensa prima di smettere le terapie ! L’unica cosa che non mi torna e’ che sia affetto da Sclerosi Multipla ….in genere i problemi sono un po’ diversi !! …. le problematiche fisiche e motorie rendono la situazione molto più “gestibile” sul piano comportamentale.

    in risposta a: Suggerimenti su come interagire con sorella bipolare e psicotica #1278

    In ultima analisi deve rimediare un medico che possa fare un TSO a sua sorella in modo che venga ricoverata in un SPDC (reparto di psichiatria): puo’ essere il medico di base, il medico del Centro Psicosociale a cui afferisce la zona dove abita, ad un qualsiasi medico anche privato.
    Ma e’ una pz seguita dai servizi sociali, e’ in cura presso uhn CPS !? …. se cosi’ sono loro i primi ad essere chiamati richiedendone l’intervento anche solo domiciliare per comprendere la situazione reale.

    il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e’ proposto da un medico qualsiasi (qualunque medico, il medico di base, un medico di qualsiasi specialità o un non specialista) che ha visitato un soggetto e ritenga che vi siano le condizioni cliniche tali da proporre un TSO in base alla legge 180 (“necessita’ ed urgenza delle cure in ambito psichiatrico, rifiuto delle stesse da parte del pz, impossibilita’ di interventi domiciliari o/e ambulatoriali”). La motivazione e’ solo medica, clinica, non si riferisce assolutamente alla pericolosità’ del pz, a violenze o reati commessi. Poi ci sarà un altro medico, specialista della struttura pubblica (sono stabiliti dei turni a cui partecipano tutti i medici specialisti delle strutture pubbliche) che visita di nuovo il pz con l’aiuto del servizio di vigilanza al servizio del Sindaco, i Vigili Urbani, che visita di nuovo il pz e decide se convalidare o meno la proposta del primo medico. A quel punto e’ il sindaco o di chi ne va le veci che firma la convalida e rende esecutivo, “dispone” il TSO nominando un giudice tutelare di competenza per il periodo in cui il pz e’ sottoposto a TSO.
    Il pz poi in realtà puo’ fare ricorso …. ma i tempi sono cosi’ lunghi che sicuramente possono superare il periodo di permanenza del pz in reparto psichiatrico (SPDC).

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