Massimo Carlo Mauri
Risposte nei forum create
-
AutorePost
-
28 Aprile 2019 alle 9:46 AM in risposta a: l’ufficio può pretendere dal cps ricovero e tso dipendente senza passare dal medico aziendale? #1264Massimo Carlo MauriModeratore
il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e’ proposto da un medico qualsiasi (qualunque medico, il medico di base, un medico di qualsiasi specialità o un non specialista) che ha visitato un soggetto e ritenga che vi siano le condizioni cliniche tali da proporre un TSO in base alla legge 180 (“necessita’ ed urgenza delle cure in ambito psichiatrico, rifiuto delle stesse da parte del pz, impossibilita’ di interventi domiciliari o/e ambulatoriali”). La motivazione e’ solo medica, clinica, non si riferisce assolutamente alla pericolosità’ del pz, a violenze o reati commessi. Poi ci sarà un altro medico, specialista della struttura pubblica (sono stabiliti dei turni a cui partecipano tutti i medici specialisti delle strutture pubbliche) che visita di nuovo il pz con l’aiuto del servizio di vigilanza al servizio del Sindaco, i Vigili Urbani, che visita di nuovo il pz e decide se convalidare o meno la proposta del primo medico. A quel punto e’ il sindaco o di chi ne va le veci che firma la convalida e rende esecutivo, “dispone” il TSO nominando un giudice tutelare di competenza per il periodo in cui il pz e’ sottoposto a TSO.
Il pz poi in realtà puo’ fare ricorso …. ma i tempi sono cosi’ lunghi che sicuramente possono superare il periodo di permanenza del pz in reparto psichiatrico (SPDC).Massimo Carlo MauriModeratoreSalve ! E’ una vecchia storia !….La “guerra” infinita, “l’odio” profondo espresso, malcelato o del tutto nascosto del pz con una malattia psichiatrica e lo psichiatra, “il persecutore”. E forse anche il contrario, inconsciamente !… diciamo, l’intolleranza dello psichiatra verso il pz e la sua famiglia … alla fine finisce per “odiare” entrambi !! E’ infatti in molti casi anche la famiglia del malato stesso che prova gli stessi sentimenti negativi verso lo psichiatra.
E’ forse l’unico caso in medicina: in genere uno cerca il medico, si reca dal medico che possa fare una diagnosi e curarlo. Ama il suo medico se lo guarisce, lo odia se non riesce o addirittura sbaglia le terapie arrecandogli dei danni ulteriori.
Nel caso dello psichiatra e’ tutto il contrario ….per le patologie “piu’ gravi”, naturalmente. Il pz non riconosce la propria patologia, viene costretto a prendere delle medicine che ritiene assurde e tossiche. La famiglia in parte ne e’ complice involontaria. In molti casi non vuole assolutamente che si faccia una diagnosi ..e’ una diagnosi che non si tollera … suo figlio e’ uno “schizofrenico”, suo figlio ha “un ritardo mentale”. Non se lo si vuol sentir dire !! E le terapie poi !… lo fanno diventare enorme, dipendente, lo “rincoglioniscono” (scusate il termine). E poi non riesce alla fine a combinare niente !…mio figlio sta sempre piu’ male ! E se in casi rarissimi una persona sta meglio ? … non sono certo le medicine che le ha dato lei dottore !
E lo psichiatra come si difende ? molto spesso arrabbiandosi !! assumendo un atteggiamento altezzoso !!
Che ci vogliamo fare !!??Massimo Carlo MauriModeratoreNon fin che lei (psichiatra) non crede ….fino a che lei (diciamo paziente) non lo fa più !! …. accenna lei stesso che c’e un problema “critico” !
Massimo Carlo MauriModeratoreSalve ! Siamo ancora in un paese libero….e lei e’ liberissimo di non prendere alcun farmaco ! ….cio’ vale anche per un tumore ….il problema e’ quando uno e’ in fin di vita e la responsabilità di curare diventa obbligatoria ….così vale per lei se crea dei problemi gravi ai parenti o alla società ….le cure diventano obbligatorie !
Massimo Carlo MauriModeratoreFrancamente mi sembra una situazione al limite !…deve rivolgersi al responsabile (medico) del CPS della zona in cui e’ seguito suo fratello (bisogna sapere qual e’ il numero della zona in base alla via di residenza). Non dovesse darle retta deve rivolgersi direttamente anche come email o telefonare (piu’ difficile) al primario dell’Ospedale a cui fa riferimento il CPS in questione (ogni CPS di MIlano dipende da un primario presso un Ospedale cittadino ( che sono il Policlinico, Ospedale Sacco, Niguarda, S. Paolo e Carlo (ex Ospedale S. Paolo e Ospedale S. Carlo separati) o Fatebenefratelli e spiegare il problema in poche parole.
Massimo Carlo MauriModeratoreFrancamente non so in Lazio come funzioni ! Deve chiedere al suo medico curante, lo specialista psichiatra che lo cura. ….se e’ una condizione insorta nell’infanzia e c’e’ un deficit cognitivo di base le comunità psichiatriche non lo accettano ….e si segue la strada, in Lombardia, del settore “handicap mentale” che ha altre realtà che non conosco …ancor meno in Lazio.
Massimo Carlo MauriModeratoreBe !!!! …. altrimenti non si curerebbero nel modo più assoluto !!! Comunque a parte le battute effettivamente il paliperidone (le è stata prescritta la formulazione long- acting) può dare qs problemi….aumenta la prolattina etc…. deve dirlo al curante !!! …ci sono anche altri farmaci !!!
Massimo Carlo MauriModeratoreDifficile dire come evolverà l’aggressivita ! ….. Comunque va curata, si può curare ! Come detto molte volte, non volesse curarsi assolutamente va fatto un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO), innanzitutto rivolgendosi al proprio CPS in lombardia o il corrispondente centro di salute mentale in altre regioni.
Poi in Lombardia, se ci sono le condizioni ….e il pz deve accettarlo … ci sono eventualmente le diverse comunità : a partire dai CRA alle CPA e CPM a seconda dell’intensita riabilitativa necessaria.
Devo dire che la situazione di suo figlio è un po’ particolare in quanto l’esordio risale nell’infanzia con diagnosi cliniche che si rifanno allo spettro autistico ed allora forse le cose sono ancora più complicate non essendo … forse… un problema prettamente psichiatrico.12 Luglio 2018 alle 8:30 PM in risposta a: Effetti irreversibili xeplion dopo 3 mesi dal trattamento #1215Massimo Carlo MauriModeratoreE be, si, dovrebbe parlarne con il suo psichiatra.
12 Luglio 2018 alle 1:29 PM in risposta a: Effetti irreversibili xeplion dopo 3 mesi dal trattamento #1213Massimo Carlo MauriModeratoresalve. Si l’ho prescritto a molti pz lo xeplion. E’ vero, puo’ dare una certa depressione dell’umore con il tempo ma poi dovrebbe passare. Rimane comunque un ottimo farmaco. Agisce sul sistema dopaminergico e serotoninergico come tutti gli antipsicotici di II Generazione (i cosiddetti Atipici) mentre quelli di prima generazione (come l’aloperidolo ad es) agivano solo bloccando il sistema dopaminergico.
Massimo Carlo MauriModeratoreSi, si puo’ dosare nel sangue…. puo’ fare quello che vuole con l’assunzione dei farmaci ! Se non vuole non li prenda, e’ libero…. ma poi bisogna vedere le conseguenze ! …e se sta male di nuovo ? Deve valutare un po’ i pro ed i contro !!
Massimo Carlo MauriModeratoreSi, dovrebbe andare meglio, anche perché’ e’ un dosaggio veramente minimo per il risperidone. Vale il rapporto quasi 2 a 1 con l’olanzapina. In altre parole il dosaggio dell’olanzapina corrisponde al doppio di quello del risperidone corrispondente in mg … all’incirca : 2 mg risperidone = 1mg olanzapina.
Massimo Carlo MauriModeratoreSalve ! Mi spiace ma a questo puo’ rispondere solo il suo curante che la conosce !!
Massimo Carlo MauriModeratoreNon mi risulta, ne’ da 10 mg ne’ da 5 mg. Volendo fa effetto anche quello da 2.5, dipende dalla gravita’ della sintomatologia….soprattutto deve dipendere da ciò’ che decide il suo curante !!… che la vede da specialista.
Massimo Carlo MauriModeratoreDimenticavo che il Valium e’ il diazepam.
-
AutorePost