cristina
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cristinaPartecipante
La sua frase SE IL MEDICO LO HA DECISO, UN MOTIVO CI SARA’, mi ricorda anche questa volta, che quelli che capiscono DEVONO essere SOLO gli psichiatri…..e troppe volte mi sono imbattuta in questa situazione……Quello che ancora non mi e’ chiaro e’ se PARLARE E SPIEGARE le cose alla famiglia, sia secondo la PSICHIATRIA una perdita di tempo, oppure se NON SI VUOLE essere CAPITI in quello che la PSICHIATRIA decide di fare……..spero nessuna delle due……ma di certo quello che avviene e’ CHE SI AIUTA MOLTO POCO……
cristinaPartecipanteHo letto la tua risposta ma non sono d’accordo, nel lasciare soli i genitori nella gestione di un problema tanto grande. E’ vero che occuparsi di una persona con problemi di salute mentale e’ distruttivo, ma credo che sia molto importante aiutare chi come nel caso di un genitore, debba PER FORZA occuparsi quotidianamente del problema. Le strutture pubbliche aiutano molto poco, si rimane spesso sola con tutti i tuoi problemi, CHI TI STA VICINO ha una forma di PAURA verso persone con questi problemi. Quindi almeno dove possibile, aiutiamo chi deve gestire il problema cosi grande di un figlio malato.
Io ho un figlio schizofrenico di 29 anni e vi assicuro che sono SOLA col mio problema, la famiglia non ti aiuta, anche tuo marito spesso ha molta difficolta’ nel farlo……vivi il quotidiano sempre solo sperando…….cristinaPartecipanteSono fiduciosa, quando leggo da un medico come lei, che in fondo non e’ tutto come sembra….Lei sa molto bene, che la categoria degli psichiatri, che purtroppo ho dovuto conoscere, e’ una tra le piu’ distaccate e sufficienti della categoria medica. Sara’ per tanti motivi, non tutti plausibili….(demotivazione a non poter fare molto né alla famiglia, né al malato, e tanto altro…) ma comunque non giustificabile. E peggio ancora lei dovrebbe sapere molto bene, che presso le strutture pubbliche (ospedale, CSM, ecc.) con cui si ha a che fare, non puoi certo SCEGLIERE il medico che meglio si adatta al paziente….Anche quando ho provato a cercare qualcosa di privato, almeno per un parere, mi sono spesso sentita rispondere…..STRANO IN OSPEDALE SONO BRAVI…..Quindi ti trovi in una CERCHIA chiusa, dove forse non vogliono doverti dire STANNO SBAGLIANDO TUTTO…..! Quindi di certo un In Bocca al Lupo…..ci vuole di certo…..
cristinaPartecipanteA mio figlio NON hanno per ora MAI prescritto degli antidepressivi. Le hanno prescritto ansiolitici per l’ansia, sonniferi per dormire, ma per adesso e’ riuscito a non prendere nessuno dei due. Io sono del parere che finche’ e’ possibile meglio EVITARE di prendere tutta questa roba.
Penso di provare a riparlare con la sua psichiatra per capire perché non abbia mai provato a dargli associato all’INVEGA, un antidepressivo- Ho letto che FORSE potrebbe aiutare anche a diminuire una depressione che con la sua vita e la sua patologia, ha spesso. Ma purtroppo e’ sempre molto complicato parlare ad uno psichiatra, senza che desti in loro disappunto, quando invece dovrebbero essere secondo me MOLTO piu’ vicini al problema di una famiglia che convive con una persona malata.
Ma non perdiamo la fiducia…..e’ l’unica cosa che rimane…..cristinaPartecipanteSono la madre di un ragazzo schizofrenico di 30 anni, in cura da tre anni con INVEGA 12 mg. ogni giorno. Mi ha molto colpito e rattristato il tuo racconto. Proprio in questo periodo la psichiatra che ha in cura mio figlio, gli sta fortemente proponendo di cambiare il suo farmaco, per poter migliorare i suoi sintomi negativi molto forti. Gli ha detto che anche la sua irrequietezza, il suo disagio interiore potrebbe migliorare moltissimo. Lui ha molta paura di farlo per gli inevitabili effetti collaterali che questi farmaci purtroppo hanno. Leggo nel tuo scritto che ABILIFY ti ha distrutto e penso che il NUOVO FARMACO che vorrebbero dargli sia proprio ABILIFY. Io ho letto molto e penso anche io che cambiare farmaco non servirebbe a quasi nulla, ma non avendo altre scelte vorrei a volte poterlo convincere a provare……..non so…..
cristinaPartecipanteSono molto contenta, che ci sia ancora qualche ISOLA FELICE. Per la nostra esperienza invece, non mi sento molto SUPPORTATA. A parte il farmaco, a livello psicologico, mi sembra che la figura dello PSICHIATRA, non veda con molta fiducia l’aiuto che potrebbe dare in persone affette da schizofrenia. Per non parlare dello scarsissimo aiuto/supporto dato alla famiglia, che molto spesso e’ COLPEVOLIZZATA, sui comportamenti verso il paziente, MA rimane comunque IL SOLO appoggio che una persona con problemi di questo tipo ha realmente, e quindi come tale andrebbe dagli ADDETTI molto tutelata e aiutata…..comunque sono contenta per la positivita’ che leggo nelle tue parole…
cristinaPartecipantePurtroppo….le sue parole mi confermano che quando hai a che fare con qualsiasi tipo di MEDICO, devi essere MOLTO fortunata in chi trovi, non solo per la qualita’ del medico, ma anche per il modo in cui lui si vorra’ far CAPIRE dal paziente. Questo in PSICHIATRIA ho verificato, purtroppo sia ancora di piu’, MOLTO accentuato. Non capisco pero’ se per ARROGANZA o per MANCANZA di qualita’ dello stesso psichiatra, che NAVIGA nei sintomi della mente del paziente, senza purtroppo in questo modo AIUTARE la famiglia a capire cosa fare, cosa succedera’ ecc……
cristinaPartecipanteProprio di recente andando alla visita di controllo con mio figlio dalla psichiatra, e’ venuto di nuovo fuori pesantemente, questo ruolo di me madre, che DEVE modificare atteggiamenti, abitudini e quant’altro di sbagliato, nel quotidiano di mio figlio ! E se questo non avviene, ti ricordano che STAI FACENDO DEL MALE a lui, non lo educhi alla sua autonomia ecc.ecc. Dimenticando che il quotidiano con un ragazzo con questo tipo di patologia e’ devastante, ti priva di ogni tipo di riflessione sul cosa e’ giusto o sbagliato nei tuoi comportamenti, sei troppo presa dal poter andare avanti nel migliore dei modi ogni giorno…! E in questo addirittura fanno emergere persino che anche il padre e’ succube di questa situazione pesante, dove COME MADRE non fai quello che dovresti…..Ti consigliano di andare da una psicologa per farti aiutare…..ed io sono andata da una psicologa che anche lei non ti aiuta con consigli in questo percorso, ma TI PROCESSA sul tuo modo di agire….Alla fine ti convincono che tanti problemi di tuo figlio siano proprio colpa tua….ma purtroppo non riesci a modificare mai nulla……
cristinaPartecipanteMi sono documentata ampiamente su queste ideologie riguardo LE COLPE di MADRI inadeguate ed altro. Mi aspetterei che queste idee fossero pero’ in medici anziani, gia’ mi stupisce molto di piu’ in Psichiatri giovani come quelli che hanno in cura mio figlio, presso una struttura ospedaliera universitaria.
Purtroppo trovare un medico adeguato con i requisiti che lei elenca, e’ molto difficile. forse rivolgendosi alle diverse associazioni che aiutano chi vive questi problemi, sara’ magari piu’ proficuo, di quello che puo’ offrire il Servizio sanitario nazionale.cristinaPartecipanteIo sono del parere che anche in questi casi……..nulla sia il male minore. Tutto invece quello che una persona prende, sia un aumentare la sua DIPENDENZA da farmaci continuamente. Forse io ragiono da mamma…..ma credo che almeno quando si puo’…..bisogna evitare ad un giovane, di iniziare questo percorso di FARMACI sempre piu’ grande. Purtroppo come lei sa bene, sono obbligati gia’ a prendere per sempre dei farmaci come l’ INVEGA, ma in questo caso proprio non si puo’ evitare…
cristinaPartecipanteLei non pensa pero’ che le benzodiapezine, possano dare dipendenza ?
Cosa succede se dopo un po’ di tempo che uno le prende, si ritrova a doverle sospendere con i suoi problemi di ansia, piu’ forti di prima ?
Anche col sonno, in passato abbiamo cercato di EVITARE di prendere il sonnifero per la stessa ragione, che gli aveva prescritto la psichiatra, avendo grosse
difficolta’ a dormire di notte. Con molta pazienza abbiamo cercato di riprendere il ritmo sonno-veglia, senza dover prendere i sonniferi. Purtroppo persone come mio figlio, oltre al quotidiano farmaco antipsicotico che prende, credo debbano (nel possibile) evitare di prendere un FARMACO continuo……cristinaPartecipanteSi sta cercando di inserirlo a frequentare un Centro diurno. La sua psichiatra con chi gestisce il centro di salute mentale della nostra zona. Ma purtroppo per ora non sono riusciti a creare i presupposti per farlo uscire e quindi tanto meno
frequentare o fare niente.
Per irrequietezza, intendo un senso di ansia che ha molto spesso e che non gli fa vivere il suo quotidiano, chiuso sempre e solo in casa, con un minimo di serenita’ . Ecco per quale motivo forse i medici che lo seguono danno piu’ COLPA alla sua vita priva di interessi, che alla sua PATOLOGIA.
Io ho letto invece, che la schizofrenia e’ molto colpevole, di comportamenti come quello di mio figlio. Da qualche mese ha molta paura che uscendo, mi possa succedere qualcosa, per cui vive malissimo se devo assentarmi (cosa che quindi faccio pochissimo…)
Secondo voi l’ansia che ha da cosa preferibilmente puo’ essere causata?
La sua psichiatra gli aveva prescritto recentemente un ansiolitico (EN) ma lo stonavano e lui non ha piu’ voluto prenderlo. Grazie. -
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