VITTIME DELLA 180
Le testimonianze che mostrano come la 180 sia inefficienza, crudeltà, sfruttamento, superstizione

Vittime della 180

Dimostrare che la legge 180 è dannosa e, spesso, omicida

Rossi Marco

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  • in risposta a: Terapia errata. #686
    Rossi Marco
    Partecipante

    Dopo quasi tre mesi nessuna risposta. Tra un pò andro a consultare privatamente anche un legale. Ci tenevo comunque ad avere il suo parere (dal momento che questo è gratuito) signor Bonzio. Per ora ho consultato vari medici (che mi sono costati parecchio), ho sei persone tra cui i famigliari con cui vivo che possono testimoniare su anni di sintomi precedenti la cura, in particolare sui due sintomi che sono stati erroneamente interpretati. Quindi il medico che mi ha ingannato e per di più ha sbagliato diagnosi non potrebbe dire che mi sto inventando una mia versione dei fatti postuma agli eventi.
    Le diagnosi successive sono state fatte alla presenza dei miei genitori (dopo il fattaccio ho sempre richiesto la loro presenza ai miei consulti medici) e il sintomo è stato spiegato nei minimi dettagli. Non vi era nulla di delirante o che giustificasse l’aggiunta repentina di un antipsicotico a dosaggi elevati. Gli antipsicotici si possono si usare nel DOC ma solo dopo averne accertato la resistenza ai trattamenti di prima linea. Nel mio caso non sono stati attuati tali trattamenti per via della diagnosi aggiuntiva che era stata fatta e si è passati subito allo Zyprexa. Stò anche cercando informazioni di natura legale riguardo al “Consenso informato” in medicina. Aspetto un suo parere. Avevo già espresso delle domande nel post precedente. Se non vuole esprimersi apertamente nei riguardi dei medici e della mia vicenda può magari darmi delle informazioni di natura legale riguardo al consenso informato e agli eventuali obblighi del medico nei confronti del paziente. Almeno così risparmierò un pò di tempo durante il mio consulto legale.

    in risposta a: Terapia errata. #611
    Rossi Marco
    Partecipante

    Salve signor Bonzio. Rispetto alla prima volta in cui le ho scritto c’è stato un notevole aggiornamento. Ritirando la cartella territoriale del mio caso c’è stata una grossa sorpresa. Il medico responsabile della prescrizione farmacologica aveva fatto una diagnosi aggiuntiva di cui ne io ne i famigliari eravamo stati informati. Avevamo varie volte chiesto chiarimenti ma nulla. Per aggiornarsi può leggere il consulto da me richiesto nella sezione “Lo psichiatra risponde.”
    Dal punto di vista legale:
    Se il medico fa una diagnosi è obbligato a comunicarla al paziente o famigliari qualora ne venga fatta richiesta?
    Se il paziente o famigliare (avevo dato pieno consenso a rispondere alle domande dei famigliari) richiede il perché di una prescrizione il medico ha l’obbligo di comunicarlo?
    Se il medico giunge ad una diagnosi errata quanto la colpa è attribuibile ad un “essersi espresso male” del paziente? Non sarebbe obbligo del medico fare tutti i dovuti accertamenti del caso?
    Sbagliare sarà umano ma spero che almeno il mentire al paziente omettendo una diagnosi sia legalmente perseguibile.

    in risposta a: Terapia errata. #610
    Rossi Marco
    Partecipante

    Grazie ancora per la rapida risposta. Se ho ben capito anche dopo aver chiarito l’errore diagnostico non sarebbe possibile dimostrare alcun danno.
    Specifico comunque alcune cose.
    Lei mi dice “in quanto ai dosaggi poi … ci sarebbe da ridere”.
    Fù proprio guardando alcuni consulti su internet che mi sono insospettito sulla terapia. La classica risposta dello specialista era “E’ strano che per un DOC l’antidepressivo venga usato a dosi medie e lo zyprexa venga introdotto a 10 mg al giorno. Ci deve essere qualche altro motivo per la prescrizione”.
    Fù proprio uno specialista a dirmi come generalmente i nuovi antipsicotici vengano usati nei DOC ma a dosaggi più bassi rispetto alle psicosi altrimenti possono addirittura portare ad una esacerbazione del DOC contrastando il potenziamento della trasmissione serotoninergica ottenuta con gli SSRI. Nel caso dello zyprexa mi spiegò come normalmente si rimane sui 5mg. Riguardo ai punti fissi si può dire una cosa precisa un ossessione è un ossessione mentre un delirio è un delirio. Sbagliare è umano (forse anche io ho un po’ di colpa, mi sarò spiegato male) però almeno il comunicare a me o ai famigliari la diagnosi (tra l’altro richiesta) avrebbe portato ad un immediato chiarimento, avrei avuto l’opportunità di spiegare bene il tutto e probabilmente la terapia sarebbe stata diversa. Così invece mi sento anche preso in giro. Ribadisco: Fortuna che non ho accettato i 20 mg al di.
    Sono abbastanza deluso per la mia prima (e spero anche ultima) terapia psicofarmacologica. La ringrazio comunque per il parere esposto e per la pazienza. Cordiali saluti.

    in risposta a: Terapia errata. #608
    Rossi Marco
    Partecipante

    Grazie per la rapida risposta. Rimane un problema di fondo molto importante. Mentire a paziente e familiari su una diagnosi grave (quale appunto è il disturbo delirante) per di più non azzeccata come confermano ulteriori accertamenti in cui ho rispiegato la stessa cosa. Mi venne anche risposto “Ma sicuramente ti devi essere espresso male per aver portato lo psichiatra a formulare questa diagnosi.”
    I famigliari pure sono rimasti sorpresi e infastiditi nel leggere la mia documentazione sanitaria.

    Riguardo ai danni abbiamo gia parlato con due medici. Ci sono anche studi di questo genere:
    -The influence of chronic exposure to antipsychotic medications on brain size before and after tissue fixation: a comparison of haloperidol and olanzapine in macaque monkeys.
    -Effect of chronic exposure to antipsychotic medication on cell numbers in the parietal cortex of macaque monkeys.
    -Effect of chronic antipsychotic exposure on astrocyte and oligodendrocyte numbers in macaque monkeys.
    Più tanti altri studi che non starò qui a riportare.

    La prescrizione immediata dell’antipsicotico olanzapina a 10mg al giorno non può che essere correlata alla diagnosi di disturbo delirante (dal momento che questa è stata formulata). Come potenziamento nel DOC si rimane a dosaggi più bassi.
    Ciò che mi serve è il parere medico legale di uno psichiatra. Quanto un medico può permettersi di sbagliare diagnosi? Quanto può permettersi di mentire al paziente sulle terapie? Quali possono essere i risvolti legali?

    in risposta a: Terapia errata. #606
    Rossi Marco
    Partecipante

    Effettivamente la cosa può interessare tutti. Cosa si fa quando un medico sbaglia diagnosi e per di più mente continuamente al paziente e ai famigliari?
    Diagnosi di DOC specifico pure che ero bloccato in casa. Miglioramento miracoloso con antidepressivo SSRI a dosaggio medio. Mi è poi stato proposto (con molta tenacia) lo zyprexa a 10mg al giorno (assunto per 4 mesi). Il DOC che avevo ha avuto modesti benefici (diciamo pure che l’unico beneficio è stata la sedazione indotta dal farmaco). A convincermi ad assumere lo zyprexa sono stati l’ansia, l’angoscia e i frequenti attacchi di panico causati da alcuni pensieri intrusivi che non riusivo più a gestire.
    Dopo aver cercato informazioni la prescrizione non tornava pienamente ne a me ne ai familiari. Per conoscere la verità abbiamo dovuto richiedere la mia cartella territoriale. Non è bastato chiedere “Di che disturbo soffro?”, “Di che disturbo soffre mio figlio?”, “A cosa servono i vari farmaci?”
    Diagnosi fatta dal medico in questione “DOC e disturbo delirante”. Subito dopo la prescrizione avevamo chiesto se si poteva usare una benzodiazepina che ci sembrava un farmaco sicuro (usato da alcuni conoscenti) e che tra l’altro avevo provato senza parere medico con ottimi risultati. Mi venne detto che le benzodiazepine sono dannose per il cervello e per l’intelletto.
    Se il problema erano ansia, angoscia e attacchi di panico bastava una benzodiazepina e per il DOC bisognava provare gli SSRI a dose piena. Non era necessario un farmaco da matti.
    Il medico in questione ha mentito al sottoscritto e ai famigliari. Avevo accordato il pieno permesso a rispondere alle domande dei miei famigliari che più volte hanno chiesto chiarimenti anche in mia assenza.
    Chi mi ripaga dei danni che a quanto pare i neurolettici (e non le benzodiazepine) provocano al cervello? Si parla anche di sensibilizzazione ai disturbi psicotici. E per fortuna che esistono i siti antipsichiatrici che divulgano gli studi eseguiti sugli psicofarmaci altrimenti avrei continuato a farmi imbottire di neurolettici. E per fortuna che sono intervenuti i famigliari per “incoraggiare” lo scalaggio del farmaco. E per fortuna ho rifiutato di cominciare con 20mg di olanzapina al giorno. Purtroppo come confermato da vari medici che ho consultato questi studi non fanno altro che mettere in risalto le modificazioni (comprendenti anche morte di cellule nervose e altre) indotte dal farmaco tramite l’interazione con i recettori dei vari neurotrasmettitori. Le uniche risposte che ho ricevuto sono: “Confidi nelle capacità neurorigenerative.” oppure “Quattro mesi non dovrebbero aver causato un danno eccessivo.”
    Le mie paure da contaminazione conosciute benissimo da famigliari e parenti sono state interpretate come deliri persecutori e altro ancora. Non mi si dica che magari mi sono espresso male. Il medico deve accertarsi bene prima di prescrivere sostanze del genere.

    in risposta a: Terapia errata. #584
    Rossi Marco
    Partecipante

    Salve. Innanzitutto grazie per la rapidissima risposta. Effettivamente non ho dato tante informazioni. Bisognerebbe aggiungiere altro. Chiedo se è possibile continuare il discorso con maggiore privacy via eMail anziche sul forum?

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